Questa sera mi sono fatto un regalo straordinario. Mi sono regalato un mazzo di fiori, ho annusato i primi e il profumo mi ha già fatto girare la testa....
Ci leggi, Signore, negli occhi
almeno,
nell'acerbità dei muscoli del volto
tesi,
il divenire ineffabile dell'anima,
il nostro struggimento per un bene
che non può giungere oltre
il poverissimo limite del pianto?
Piccoli canti, 1947-1948. In: Alda Merini, La presenza di Orfeo, 1953.
Dalla raccolta di opere di Alda Merini, Il suono dell'ombra. Poesie e prose 1953-2009. Arnoldo Mondadori, 2010.
Le poesie della Merini vanno lette poco per volta, troppe potrebbero travolgere i sensi.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Il profumo intenso dei fiori e la poesia ancora più intensa di Alda Merini, una poesia che sgorga dalla sofferenza, dall'aver toccato con mano l'ultima Thule dei confini psichici, inebriano e travolgono i sensi. Anch'io leggo le sue poesie in modo parco e solo quando penso di poter reggerne tutto il peso.
RispondiEliminaUn saluto
eh sì, ci vuole allenamento, tanto allenamento.
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