Pagine

giovedì 28 febbraio 2013

Berlusconi va cacciato dal Parlamento

Non ho votato M5s, ho votato SEL, ma condivido l'appello lanciato a Grillo da una delle sue elettrici per dare la fiducia ad un governo con PD-SEL. Se il Movimento è così sensibile alla "democrazia della rete", come dice di essere, allora firmare questo appello è più utile che mai.
Condivido inoltre l'articolo di d'Arcais che riporto di seguito. Penso che il centro-sinistra abbia già sacrificato molto ad accettare un governo tecnico, allora era forse inevitabile, adesso la situazione è cambiata. Accettarlo di nuovo sarebbe il suicidio non solo del centro-sinistra ma dell'Italia a venire.


Berlusconi va cacciato dal Parlamento, da MicroMega

All’opposto di quel che pensano i teorici dell’inciucio, l’abc della governabilità consiste nel dare a Berlusconi un definitivo ostracismo. Come? Semplicemente applicando la legge del 1957 che dichiara ineleggibile chiunque goda di una concessione statale. Al Pd scegliere se stare con la legalità (e con M5S) o con l’illegalità del Cavaliere.

di Paolo Flores d’Arcais


Eugenio Scalfari – dallo schermo di Repubblica tv – ha trattato a pesci in faccia Bersani per la timidissima apertura a Grillo, e ha lanciato il suo ukase: s’ha da fare un governo di alleanza del Pd con Berlusconi e Monti, perché governabilità e stabilità sono il bene supremo. Scalfari da tempo è il più stretto compagno d’armi di Napolitano, le sue parole apodittiche suonano perciò come autorevolissima “sponda” a quella parte di nomenklatura del Pd, D’Alema in primis, che vuole l’inciucissimo.

All’intelligenza di Scalfari sfugge tuttavia che l’abc della governabilità e della stabilità consiste nel dare a Berlusconi un definitivo ostracismo, lasciandolo fuori dal parlamento, e dunque anche “eguale di fronte alla legge” e a eventuali mandati di cattura. Se infatti Berlusconi esce definitivamente dalla scena politica crolla anche la sua coalizione, e lo spettro di nuove elezioni perde una parte del suo colore apocalittico.

Questo abc è del resto facilissimo da realizzare, esiste la legge 361 del 1957 che dichiara ineleggibile chiunque goda di una concessione statale sia in proprio (proprietà effettiva) che come amministratore o manager. Questa legge deve essere applicata dalla Giunta delle elezioni, anziché da un magistrato, e dunque è stata sistematicamente violata. Ma al Senato la somma di centro-sinistra e M5S garantisce una forte maggioranza, si tratta solo di vedere se il Pd questa volta sceglierà di stare con la legalità (e con M5S) o con Berlusconi, calpestando la legge una volta di più.

Questo abc di ogni possibile “stabilità” non solo è dunque facilmente realizzabile, non solo è democraticamente doveroso, poiché si tratta solo di rispettare la legge anziché sputacchiarla, ma oltretutto sarebbe anche nell’interesse del partito di Bersani (e di quello di Monti) perché porrebbe fine all’ipoteca putiniana su un quarto dell’elettorato, favorendo come nuovo centro-destra quello in loden e “presentabile”.

Naturalmente Berlusconi e le sue Santanché farebbero fuoco e fiamme, di fronte ad uno scenario di legalità parlamentare finalmente rispettata. E allora? E poi? Chiamerebbero alla piazza? Forse, ma sarebbe un flop. Mentre immediatamente si scatenerebbe la diaspora tra le fila berlusconiane, definitivamente in rotta perché questa volta senza più speranza di essere risuscitate da bicamerali provvidenziali. Perfino i mercati reagirebbero meglio (o meno peggio), visto che da settimane la loro stampa internazionale non faceva che auspicare la fine politica del Cavaliere.

Cosa osta, a tutto ciò (che va certamente in direzione dell’interesse nazionale, generale, e chi più ne ha più ne metta)? Solo quel po’ di demenza anti-repubblicana che evidentemente circola nel centro-sinistra, dove speriamo nessuno rispolvererà la giaculatoria “vogliamo battere Berlusconi per via politica e non con la legge”, come se il rispetto della legge non fosse un imperativo politico in democrazia ineludibile.

Speriamo perciò che questa volta accada il miracolo del rispetto della legge, con i cittadini del M5S eletti al Senato che mettono i loro colleghi del centro-sinistra con le spalle al muro.

p.s. da domani MicroMega lancerà su questo tema una campagna di opinione, con un appello, la raccolta di firme via web e altre iniziative.

(28 febbraio 2013)

mercoledì 27 febbraio 2013

Dedicato a D'Alema, Veltroni & co.

Vai a capire le associazioni di idee che ti vengono in mente quando leggi certi articoli.


Fade To Black, Metallica

Life it seems will fade away
Drifting further everyday
Getting lost within myself
Nothing matters no one else
I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free

Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly lost this can't be real
Can't stand this hell I feel
Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness taking dawn
I was me, but now he's gone

No one but me can save myself, but it's too late
Now I can't think, think why I should even try

Yesterday seems as though it never existed
Death greets me warm, now I will just say goodbye

Goodbye

lunedì 25 febbraio 2013

Cure

Settant'anni fa l'Italia aveva un cancro, la massa tumorale era cresciuta per vent'anni. Solo una cura drastica poteva evitarne la morte. Per curare un tumore ci volle un chemioterapico potente, la Resistenza. Non tutte le cellule maligne furono distrutte, molte si annidarono nei tessuti e continuarono a proliferare, a volte silenti a volte con qualche recrudescenza, ma la massa tumorale regredì. La chemioterapia è una cura devastante, ma per curare un tumore non ci sono molte alternative. Le conseguenze inevitabili furono una guerra civile. Altrove lo stesso tumore cominciò a proliferare più tardi rispetto all'Italia, ma ebbe natura ancora più feroce. La sua genesi politica aveva radici remote ma le cause prossime trovarono terreno fertile nella conflittualità tra le forze democratiche della Repubblica di Weimar, conflittualità insanabili tra socialdemocratici, comunisti, cattolici. Insieme costituivano la maggioranza assoluta ma un'alleanza tra quelle forze era impossibile, sarebbe stata una medicina troppo amara. Fu così che il partito nazista governò con la maggioranza relativa. Per non arrivare alla chemioterapia a volte è necessario ingoiare medicine amare, anche se può essere difficile dire se è meglio scongiurare la chemioterapia o invocarla.

venerdì 22 febbraio 2013

Delle virtù del "non voto"

"[...] Chi non si reca alle urne, o annulla la scheda o vota scheda bianca si illude di «avergliele cantate» a quelli lì (sarebbero i politicanti della Casta, messi tutti nello stesso fascio), ma il risultato del suo «non voto», l’effetto pratico, è quello di aver votato in proporzione a come hanno votato gli altri italiani. Il suo «non voto» è il voto per eccellenza conforme alla media degli italiani votanti, un voto fotocopia, il massimo del conformismo, checché ciascuno racconti alla propria anima.

Il «non voto» avrebbe un effetto punitivo sui partiti solo se un numero di seggi proporzionali ai non voti o voti non validi fosse assegnato per sorteggio (proposta che ho avanzato ma che ovviamente nessun politico e nessun politologo d’ordinanza ha provato a discutere).

Votare è inevitabile, perciò. Si vota anche col «non voto», delegandolo a quelli che votano (compresi quelli che votano il lepenista Berlusconi, Bilderberg Monti e altri Calderoli). [...]" di Paolo Flores d'Arcais, Un salto nel voto, MicroMega 2/2013.

martedì 19 febbraio 2013

Frantumi

Sento un suono, Dove?, Non riesco a capirlo, Dove sei?, Ovunque, Cosa significa? Nulla, Ma non vuol dire niente, E' tutto quello che può voler dire, E la guida, dov'è?, Non c'è guida qui o altrove, nessuna curva del cielo disegna il giorno e l'orizzonte, Qui è buio, ma ci vedo benissimo, Certo, vedi quello che desideri, Cosa vuoi dire?, Se te lo spiegassi non lo capiresti, Non sono cieco, Non per sempre, Eppure c'è luce!, Non più di quella che riesci a vedere, Non ti seguo, Non devi, ti perderesti, Ma non so dove sono, Per questo dici che è la tua strada, Ti sbagli, Lo spero, Quel bambino ci dirà dove andare, La sua crudele innocenza inquieta, Preferiresti il deserto?, Non lo so, Forse non siamo noi a camminare su questa strada ma è la strada a scorrere sotto i nostri piedi, Serve capirlo per muoversi da un punto all'altro?, No, serve a capire chi siamo, forse, Ricordi quello specchio andato in frantumi?, Sì, Non è mai andato in frantumi, non è mai stato intero, è sempre stato in frantumi, anzi quei frantumi sono sempre stati interi, Schegge intere?, Sì, Come fai ad esserne sicuro?, Non lo sono, Lo senti questo suono?, Sì, Riesci a capire da dove viene? No, ma sono certo che saremo salvi fino a quando non capiremo, Capiremo solo alla fine? Forse, o forse capiremo che non c'era niente da capire.


Tutte le fedi sono false, tutte le fedi sono vere:
la verità è uno specchio infranto, disperso
in miriadi di frammenti; e ognuno crede
che il suo piccolo frammento possieda il tutto.
Richard Francis Burton (1821-1890)

martedì 12 febbraio 2013

Il gran rifiuto

Non capita tutti i millenni di assistere alla rinuncia di un pontefice. Nei prossimi secoli si discuterà febbrilmente se a travolgere Benedetto XVI sia stata la modernità o la post-modernità.
Magari adesso gli succede pure un Bonifacio X.

martedì 5 febbraio 2013

Grande Obama

Da la Repubblica

L'idea di chiamare alle proprie responsabilità le agenzie di rating che, ricordiamolo, sono agenzie private con interessi di mercato, non è nuova. Già qualche procura in Italia aveva avuto la stessa idea e non sono mancate le critiche da parte dei soliti idioti con il pallino dell'inviolabilità del mercato. Adesso a fare causa è la Casa Bianca. Tempo fa scrissi un post sui termometri che fanno venire la febbre, speriamo che Obama vinca la sua battaglia e che possa servire a cambiare qualche termometro.

sabato 2 febbraio 2013

Del voto e altre amenità

"C'è grossa crisi" diceva il messia di Quelo, "qua non sappiamo più quando stiamo andando!"

Un ultraliberista, convinto di essere originale e di buon gusto, invoca la nazionalizzazione di Monte Paschi, della serie "tutti comunisti con i soldi degli altri".
Un tizio che ha autorizzato due condoni edilizi, ha millantato opere di bonifica mai effettuate, ha creato New Town invece di tutelare il patrimonio artistico a L’Aquila, ha cercato di affossare le politiche europee sulla riduzione delle emissioni atmosferiche di gas serra, ha "risolto" l’emergenza rifiuti a Napoli smaltendoli come fa la camorra da anni, ha prospettato la messa in campo dell’esercito per la costruzione di centrali nucleari, ha tentato di privatizzare l'acqua che ancora si combatte con gli imbecilli che si è lasciato dietro, adesso dice che da parte sua e del suo partito c'è sempre stata grande attenzione per l'ambiente e punta sulla green economy. In futuro qualcuno che non vanterà differenza tra la faccia e le terga dirà di lui che "per molti versi ha fatto bene". A proposito, visto che stiamo parlando di "un narcisista di successo" consiglio vivamente la lettura di questo post.
Monti promette di ridurre le tasse. Leggevo qualche tempo fa che è incredibile la quantità di cose che un tecnico non può fare e che un politico può fare. A suo onore va detto che nella sua lista ci sono anche poveri terremotati, che i suoi nipotini sono tanto dispiaciuti della sua entrata in politica e che di tanto in tanto è possibile vederlo insieme alla moglie «mentre passeggiano in corso Buenos Aires a Milano»!
A sinistra, tra una figura di merda e l'altra, si discute di voto disgiunto, che date le condizioni in cui siamo si potrebbe più correttamente chiamare voto schizofrenico!
Quelli che non sono né di destra né di sinistra saranno pure tanto bravi e onesti ma quello che penso di loro l'ho già detto nei commenti di questo post.
Poi c'è chi predica l'astensionismo, e sono quelli che sopporto meno, soprattutto quando citano il Saggio sulla lucidità di Saramago senza capire un cazzo dell'impegno politico di quel gigante. Comodo l'astensionismo, così ci si può lamentare di tutti e tenersi fuori dalla mischia e magari non si considera neanche il fatto che alle elezioni non c'è quorum per cui se votano in tre, dico tre, chi prende due voti governa per la maggioranza degli italiani.
La situazione è disperata. Non vedo alternative, voterò SEL. Non mi riconosco nel PD, dove a volte il pluralismo confina con la dissociazione schizoide, e sono stanco di una sinistra con l'opposizionite cronica. Sono consapevole che se PD-SEL non  raggiungessero la maggioranza ci sarebbe un'alleanza con la formazione di Monti ma se così dovrà essere che ci sia almeno una forte componente di sinistra, alla camera e al senato. Non mi piace l'idea di una coalizione con Monti, non mi piace per niente, ma l'alternativa sarebbe l'ingovernabilità del paese e la storia mi insegna che quando un paese è senza governo i "narcisisti di successo" trovano terreno fertile.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...