"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
lunedì 13 dicembre 2010
Il grande comunicatore
Ci pensavo mentre tornavo dal lavoro in motorino, dev'essere il freddo. Di Berlusconi (con decenza parlando) s'è sempre detto che è un grande comunicatore, e in effetti lo penso anch'io, ha una capacità demoniaca di comunicare. Pensandoci bene però questo soggetto non si è mai misurato in un dibattito con qualcuno e quando l'ha fatto ha fatto la figura di un ragazzino impreparato che non sa cosa dire. Se la comunicazione è uno scambio c'è qualcosa che non mi torna. Sarà una legge della storia che tutti i cosiddetti grandi comunicatori sono quasi sempre dei maghi del pessimo monologo?
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Tutto sommato, meglio Woody Allen. O George Carlin. O mio cugino Osvaldo.
RispondiElimina@web. ma che stavi dietro l'angolo? ;-) non m'hai neanche dato il tempo di pubblicarlo!
RispondiEliminaRicordo quella volta quando comunicò a tutti dei due gemelli Romolo e Remolo. Ma sarà stato un modo per farci ridere. Ciao.
RispondiEliminaSarà per questo che non ho mai potuto sopportare i monologhi? Qualche volta mi è capitato di farmene uno da solo, ma mi sono sforzato imponendomi di non ascoltarmi, che dite glielo si potrebbe suggerire?
RispondiEliminaGrazie dei commenti, mi fanno pensare che il mio non sia un monologo!
RispondiEliminaLa grande capacità di Berlusconi è quello di trasformare ogni errore, anche comunicativo, in strumento di simpatia e di vicinanza alla "gente della strada"... Le opposizioni sembrano snob, e quindi lontane dalle persone comuni e dai loro problemi. Se imitano Silvio, perdono il contatto con il nucleo del proprio elettorato, se rimangono serie non conquistano l'indifferenziato elettorato non ideologico (oltre a perdere la capacità di risolvere i problemi sociali). Mica facile..
RispondiEliminaEh no, non è facile no! Ma forse il nodo della faccenda è che Berlusconi è facile, è quanto di più facile si possa immaginare, è da qui che sorge la sua efficacia comunicativa.
RispondiEliminaE quindi che fare? E si può fare qualcosa di fronte ad un popolo che esalta la facilità (non la semplicità: proprio la facilità) e rinnega la qualità?
RispondiEliminaHo usato il termine facilità a proposito, so bene quale sia la differenza con semplicità. Che fare? La faccenda è complicata ;-) forse bisogna imparare a dire cose complicate con più semplicità!
RispondiEliminaSì, sì, lo so che hai usato facilità a proposito :) Rimarcavo proprio il fatto che avevi usato il termine preciso...
RispondiEliminaDire cose complicate con più semplicità: cioè poesia. Qualcuno potrebbe pensare alle "narrazioni" vendoliane. O magari no. Io le speranze per questo paese a volte le sento volare via, e stop...