Stamattina ho ricevuto una mail da una mia carissima amica.
Hi,
how are you?
Perché bisogna sempre lottare per i propri diritti?!!!ma un diritto è un diritto…bisogna rivendicarlo? A mia figlia, che ha dei problemi cognitivi, dopo averle affidato una insegnante di sostegno per 22 ore settimanali in prima elementare, le stanno togliendo alcune ore perché tra tutti i bimbi disabili è la meno grave……insomma la scuola italiana vuole che mia figlia regredisca nelle sue capacità e potenzialità….. perchè????????????????????? sono una persona pacifica, avvocati, lettere di diffida, ricorsi non sono per me……………..cavolo!!!!
Un abbraccio
Per riprendermi dalla sberla ho dato un'occhiata alle prime pagine dei giornali e trovo che nel PdL si discute di scissione, che nel PD discutono delle regole congressuali... Una volta tanto sarò "populista", non me ne frega un cazzo di queste stronzate.
Sono schiacciato dall'impotenza, come questa madre e come milioni di persone in questo paese e in altri.
Quale attenzione merita la politica, questa politica, in un paese che schiaccia i suoi cittadini? Quale futuro attende le persone pacifiche come la mia amica e quelle pacifiche ma per niente pacifiste come me?
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Trovo consonanza al mio stato d'animo. Sono pacifica perché non faccio (o cerco di non fare) mai scorretezze. Però sono stanca di tutti i quaquaraquà e fra questi includo parecchi giornalisti. Sono stanca fino alla nausea.
RispondiEliminaSono milioni le persone che soffrono dell'andazzo di questo paese. Ci vorrebbe qualcuno che veramente convogliasse questa sofferenza e la rendesse attiva nella società nel pretendere onestà e giustizia nell'esercizio della cosa pubblica, ma ahimé, mi sento anch'io così impotente e purtroppo anche sfiduciata. Ci hanno annientati, questi ipocriti manipolatori! E purtroppo non c'è verso che qualcosa cambi, l'Italia è tenuta sempre sul filo del baratro da decenni, da quando la mafia la fa da padrona e gli omuncoli hanno accettato i favori che naturalmente sono stati tenuti a restituire quintuplicati. Mi sento in un paese che "pregare Dio se cadi nelle loro mani!" Purtroppo non è ancora finito il declino.
Nou
Condivido l'opinione di Nou parola per parola. Aggiungo solo.....'poveri noi in quali mani di scellerati siamo finiti!'
EliminaSiamo di nuovo alle brioches di maria antonietta ma ancora troppo pacifici e per bene.
RispondiEliminaPerché lottare? Perché il diritto è lotta, e laddove se ne perde la consapevolezza le istituzioni declinano.
RispondiEliminaVero, i diritti sono lotta ma è lecito pensare che non dovremmo avere una rivoluzione francese al giorno e se le istituzioni sono nemiche dei diritti, anche di quelli acquisiti e riconosciuti dalla Costituzione, c'è qualcosa che non va, allora sì, forse ci vorrebbe un'altra rivoluzione e non venitemi a citare gli smidollati al seguito di un ex comico perché vi riderei in faccia. Citando un articolo di Aldo Busi, "che gli italiani scendano in piazza contro se stessi [...] che si arrivi a una rivolta popolare definitiva, irrazionale, fratricida alla grande, coi parlamentari di entrambi i gruppi impalati sui ponti, le piazze, i pennoni dei tricolori: tanto, si scannerebbero solo fra morti. Mi dispiacerebbe certo per me, che sono così vivo e civile, ma pazienza, non si può avere il minimo indispensabile nella vita di una nazione che si chiami fuori dalla barbarie e poi salvare anche la pelle." Era il 2002 ma vale ancora perché questo paese è così immobile che anche la penetrante lungimiranza di Busi è sprecata.
RispondiEliminaForse dipende dal fatto che la forza politica e propulsiva che ha generato la Costituzione (testo politico e non semplicemente liberale, ricorda Carlo Galli) si è illanguidita sulla distanza, e le vecchie generazioni non sono state capaci di passare il testimone.
EliminaVero, la forza politica e propulsiva che generò la Costituzione si è indebolita, anche se adesso la si invoca di più di quanto non si facesse vent'anni fa ed è per questo che sulle "vecchie generazioni" che non avrebbero passato il testimone avrei qualche distinguo. Che in Italia ci sia la classe politica più anziana del mondo è un fatto incontestabile ma cos'hanno fatto le "nuove generazioni" per prenderselo quel testimone? E poi quali sarebbero state le nuove generazioni, quelle che si sono bevuto Milano e tutto il resto? Se le nuove generazioni sono quelle allora se lo sono preso quel testimone, se lo sono preso con la forza dell'arroganza e la debolezza del pensiero, se lo sono preso e lo hanno stravolto, snaturato, dissolto e quelle "nuove generazioni" di vent'anni fa sono le vecchie di oggi. Questo mantra a cucù delle vecchie generazioni che non mollano è buono per ogni occasione, persino per promuovere un Renzi qualsiasi!
Elimina...o i "giovani" del m5s, e qui taccio per pietà e autodisciplina.
EliminaNominare invano la Costituzione è precisamente il sintomo della perdita di consapevolezza del suo atto fondativo. Il mantra di cui parli, relativo alla fasulla dialettica vecchio-giovane, certamente non viene dal sottoscritto. Comunque si spalancherà nuovamente l'abisso, la ferita mai cicatrizzata - perché non suscettibile di cicatrizzazione - del "politico". E allora le generazioni (giovani e vecchie) potranno dimostrare di quale pasta sono davvero fatte.
RispondiEliminaNo HIV, non intendevo accusarti di quella falsa dialettica, come giustamente la chiami. La profezia dell'abisso aperto è già vecchia, ci stiamo cadendo da diverso tempo.
EliminaCiao Antonio, grazie per esserti unito ai miei lettori.
RispondiEliminaNon mi meraviglio affatto, io sono sordomuto e i miei anni di scuola in Italia sono stati un vero incubo, niente insegnanti di sostegno e insegnanti che facevano finta di non accorgersi delle mie difficoltà.
Ora studio a Parigi e devo dire che mi si è aperto un altro mondo, ho degli insegnanti sordomuti. E davvero triste che in Italia la scuola sia così bistrattata.
Un saluto
Xavier
Ciao Xavier, sono io che ti ringrazio per la visita e ringrazio Zio Scriba per avermi fatto conoscere te. Mi piace che tu abbia lasciato un commento qui, in un vecchio post, quelli di solito ignorati, anch'io quando scopro un nuovo blog giro molto per i vecchi post e immancabilmente leggo il primo, è come un atto di nascita. Un saluto a te.
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