Margherita Hack: “Ma che paese è diventato l’Italia?”
di Margherita HackMa che paese è diventato l'Italia? Due fatti completamente scollegati fra loro ma che riempiono di amarezza.
1) 11 gennaio 2011. Il prepotente ricatto di Marchionne; se vince il no la Fiat va in Canada. Di fronte a una minaccia che vorrebbe dire disoccupazione in massa per un'intera città, e non solo, quale operaio avrà il coraggio di difendere i propri diritti? E il governo è completamente assente, preoccupato solo dei propri dissidi interni, dei processi del premier o del federalismo, che probabilmente vorrà dire solo raddoppio delle poltrone e dei costi.
È questo che significa liberismo? Tornare all'800 del Padron delle ferriere? E tutti gli aiuti statali che la Fiat ha avuto per decenni ? Perchè non li ha utilizzati per fare ricerca innovativa, sia per quanto riguarda le tecniche di produzione e di assemblaggio, sia per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche sulle macchine? O si vuol so-stenere che tutti gli operai italiani sono dei fannulloni mentre tutti gli stranieri sono gran lavoratori?
2) 6 gennaio 2011, Trieste. Una bambina di 6 mesi affetta da atrofia muscolare spinale e in attesa di essere curata con le cellule staminali da un eccellente pediatra triestino, Marino Andolina, è vittima di un improvviso stop. Il Comitato bioetico di Trieste dovrà decidere se l'intervento è MORALMENTE FATTIBILE. Non se possa essere utile o no, se è MORALE! Così ha deciso il giudice di Venezia Paola Ferretti.
Sul Piccolo di martedì 11 gennaio interviene Franco Panizon, già direttore della clinica pediatrica Burlo Garofalo e già maestro di Andolina: “Ci si chiede se Andolina ha seguito il protocollo… Ma cos'è un protocollo ? Non è una tavola della legge. Nessun protocollo è stato dettato da Dio agli uomini. Un protocollo è una linea di condotta pensata da uomini esperti, basata sulla logica delle cose e rivalutata e corretta continuamente sulla base dei risultati".
Una volta davanti a due fatti come questi intere città si sarebbero mobilitate indignate. L'indignazione, una virtù che l'Italia ha dimenticato, interessata piuttosto alla corsa per i saldi.
Felice 2011.
(12 gennaio 2011)
Se c'è ancora una rara novità nell'orizzonte oscuro sono le parole rare di rari intellettuali che raramente sono ascoltati. La classe operaia è, e ancora nessuno l'ha coscientizzato, enormemente incazzata. Le lacrime mediatiche di quel lavoratore sono lacrime di rabbia repressa che sta per eplodere! Ciao!
RispondiEliminaRiver, non sono le voci degli intellettuali a mancare, semmai il problema è che abbiamo le capre a pascolare nel prato della politica, a destra come a sinistra, ed è solo a queste capre che le pecore mediatiche danno voce. Le lacrime di quell'uomo mi hanno fatto urlare di rabbia, tanto da non essere riuscito a parlarne... un saluto a te.
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