Leporello mostra a donna Elvira la lista di tutte le donne sedotte da don Giovanni.
Madamina, il catalogo è questo
Delle belle che amò il padron mio;
un catalogo egli è che ho fatt'io;
Osservate, leggete con me.
In Italia seicento e quaranta;
In Almagna duecento e trentuna;
Cento in Francia, in Turchia novantuna;
Ma in Ispagna son già mille e tre.
V'han fra queste contadine,
Cameriere, cittadine,
V'han contesse, baronesse,
Marchesine, principesse.
E v'han donne d'ogni grado,
D'ogni forma, d'ogni età.
Nella bionda egli ha l'usanza
Di lodar la gentilezza,
Nella bruna la costanza,
Nella bianca la dolcezza.
Vuol d'inverno la grassotta,
Vuol d'estate la magrotta;
È la grande maestosa,
La piccina e ognor vezzosa.
Delle vecchie fa conquista
Pel piacer di porle in lista;
Sua passion predominante
È la giovin principiante.
Non si picca - se sia ricca,
Se sia brutta, se sia bella;
Purché porti la gonnella,
Voi sapete quel che fa.
Dal Don Giovanni (titolo originale Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni) di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte, 1787.
Spesso la lirica (mi perdonino i suoi estimatori!) mi sembra la pubblicità del mal di pancia, ma quando c'è di mezzo Mozart...
RispondiEliminaE poi questa è davvero gustosa, in tutti i sensi... :D
Don Silvio come Don Giovanni? All'insaputa di Mozart, però, altrimenti gli roviniamo il piacer della sua cantata.
RispondiElimina@Zio Scriba. Benvenuto, sicuramente sei perdonato per la tua 'insolenza' e sono contento di averti fatto apprezzare un po' di lirica ;-)
RispondiElimina@Riverinflood. Hai ragione, tanto più che almeno Leporello non doveva stare a negare l'evidenza, anzi!
Mozart lo amo tantissimo, e invece Wagner pochissimo.
RispondiElimina@Alberto. De gustibus...purché sia per ragioni estetiche e non, diciamo così, politiche perché la storia e molti musicisti smentiscono la vulgata del Wagner precursore del nazismo!
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