Qualunque informazione sul futuro non può che essere il risultato dell'elaborazione dell'esperienza passata, per un semplice motivo, il tempo che viviamo in ogni istante è presente e passato, mai futuro. Il futuro lo possiamo solo concepire. Il futuro è il non vissuto, per definizione.
L'inferenza sul futuro dal passato vale nell'esperienza quotidiana come nel discorso scientifico. Tuttavia la scienza dovrebbe essere molto cauta sulla forza di questo ragionamento. Il mio professore di zoologia, fine pensatore, era solito usare una metafora per mettere in guardia sulla forza predittiva di alcuni ambiti della scienza. Diceva che non ci sono alternative all'inferenza sul futuro dal passato ma questo è come guidare l'automobile guardando lo specchietto retrovisore, nessuno lo farebbe mai.
Il terremoto in Emilia mi ha fatto tornare in mente questo aneddoto perché questo terremoto ha un carico di "inatteso" che lo distingue da altri eventi sismici in Italia. L'ultimo terremoto nella zona risale al 1570 (qualche minuto fa per la geologia!) e per questo motivo la zona è stata classificata a rischio sismico basso o nullo. Del resto le mappe sismiche sono realizzate in base alla frequenza e all'intensità dei terremoti registrati nella storia, né può essere altrimenti, sebbene sia utile considerare che i fenomeni accadevano anche prima delle nostre registrazioni.
Mi è parso di ravvisare un certo imbarazzo nei sismologi che sono stati intervistati in questi giorni e lo sconcerto per il dramma in sé si è accompagnato al disorientamento per un ordine di imprevedibilità che supera quello atteso e conosciuto. I terremoti sono imprevedibili, ciarlatani a parte, ma le zone in cui avvengono sono note o si da per scontato che lo siano. Nel caso del terremoto in Emilia si dava per scontato che la zona fosse esente da rischio sismico.
Abbiamo guidato l'automobile guardando nello specchietto retrovisore e l'abbiamo guidata senza cinture di sicurezza e senza airbag. Fino a quando continueremo a farlo?
Strano animale l’uomo. Quando la storia (passato) dice che non deve fare lui spesso ignora l’insegnamento, quando dice che deve fare lui spesso ignora l’insegnamento, quando invece la storia (il passato) tace per un po’ di tempo o non fornisce alcuna indicazione l’uomo si convince che l’insegnamento sia che può o addirittura deve fare! Questa asimmetria ci ucciderà tutti.
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