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mercoledì 5 agosto 2015

Roma, tra grande bellezza e sacro GRA

"Ma chi ha riportato lo spirito della Legge tra gli uomini? Eh?
La Chiesa vi contribuì (sempre farisea o sadducea)

Tuttavia, sia pure a parole, non si è mai dimenticata,
essa Chiesa, della carità. Anzi, ci son esempi (tra i piccoli:
no, no, non certo qui in Vaticano) di pura carità.

La Chiesa vi contribuì dunque perché? Perché essa è, diletti figli,
istituzione!!
Benché la carità sia il contrario di ogni istituzione!!
Però la carità sa che le istituzioni sono anch'esse commoventi,
cari laici - laici intelligenti, stupendi, che strillate
per rivendicare all'uomo il diritto alla completa, assoluta,
irriducibile, libertà (responsabilità)
Voi volete essere orfani, senza più Padri e Madri?
Orfani dolenti e spaventati, ma eroici?
Eh! Eh! E invece le istituzioni sono commoventi
e commoventi perché ci sono: perché
l'umanità - essa, la povera umanità - non può farne a meno.
Essa li desidera, i Padri e le Madri: è perciò che commuove.
Vi dirò: anche il Partito Comunista, in quanto Chiesa, è commovente.
(Aòh, non vi scordate che ci sta la scomunica)"

Pier Paolo Pasolini, da L'enigma di Pio XII. In Trasumanar e organizzar, 1971.

***

Inutile dirlo, Roma non è una città come le altre. Altrove il tempo scorre, qui si accatasta. Fare un ritratto di Roma in poche pagine è compito duro, anche perché, piaccia o no, è il ritratto dell'Italia, sempre oscillante tra le gran cose di Machiavelli e il particulare di Guicciardini. Se vogliamo usare una metafora contemporanea il ritratto di Roma oscilla continuamente tra La grande bellezza di Sorrentino e Sacro GRA di Rosi. La Roma di oggi è un pendolo che oscilla continuamente tra Fellini e Pasolini. A volte oscilla freneticamente a volte sembra fermo.


Un amico londinese in visita a Roma mi ha sollecitato a riflettere sulla situazione sociale e politica d'Italia in generale e di Roma in particolare, sulla trascuratezza di questa città, sui turisti che divorano le sue bellezze con sguardi rapidi, sui migranti invisibili, sulle mura coperte di Lazio merda e l'immondizia per le strade, sulla metropolitana sporca e affollata, sui senza tetto che dormono per strada, sull'attuale saccheggio di Roma. Ne è venuto fuori il testo che segue che pubblico con il desiderio di suscitare altre riflessioni. Ringrazio Andrea, osservatore attento della vita di Roma, per lo scambio di opinioni e per i suoi numerosi suggerimenti.

martedì 4 agosto 2015

Incontri ravvicinati di un certo tipo

Sfoglia un libro e lo ripone. Lo sguardo è spento, il viso è bolso. Abbigliamento fintamente sciatto, studiato quanto basta per fare dispetto alla famiglia che alla forma ci ha sempre tenuto.
Qualche libro lo trova interessante, qualcun altro meno. Ne sceglie uno.
- Quanto viene questo?
- Dipende da dove lo hai preso. Da questa parte ci sono quelli da 1€, da quest'altra quelli da 3€.
- Non ricordo bene dove l'ho preso, forse da qui.
Con la mano indica con un movimento circolare la zona da 1€. Il libro è in inglese e quelli in lingua straniera sono nella zona da 3€. Fa niente, la cosa importante è dire il motivo di quella vendita di libri usati.
- Questi sono libri in vendita per sostenere una scuola frequentata da bambini senza genitori.
- Si lo so, l'ho letto su facebook. Allora ne prendo un altro ma trattami bene!
Non c'è ironia nella voce, riabbassa lo sguardo a cercare un altro libro. Nessuno conosce quel tipo ma si sa come vanno i passaparola, si manda una mail agli amici, quelli la fanno girare, qualcuno mette l'annuncio su fb e da lì non sai più dove andrà a finire e chi lo leggerà.
- Trattami bene? Goffo pitocco, come vuoi essere trattato? Vuoi che organizzo una colletta in Kenya per farti comprare un po' di libri che ti siano graditi? E' già misericordia d'avanzo se non ti prendo a pedate per impedire la crudeltà di portare via un libro in cambio di un risciacquo di coscienza al prezzo di 1 o 3 euro che ti serva in famiglia per fare bella figura con chi t'ha messo al mondo con la missione di trasformare tonnellate di ossigeno in anidride carbonica e se non avessimo acquisito quella pessima abitudine igienica di farci chiudere in una cassa magari per fare concime che vista la stazza la terra ringrazierebbe di vedersi restituire un po' della biomassa che le avrai sequestrato per un tempo sicuramente eccessivo.
Le parole però esplodono solo nella fantasia, seppellite dietro un sopracciglio corrucciato, pensando che sia un moto interiore che nessuno coglie.
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