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lunedì 27 settembre 2010

Scoop

Villa San Martino da Wikipedia
Ebbene sì, visto che siamo in tempi di rivelazioni scottanti, di segreti e misfatti, di dossier riguardanti case e appartamenti, lancio anch'io una notizia bomba, un vero e proprio scoop, un'anteprima assoluta, roba che scotta. Pare sia spuntata una faccenda di assoluto rilievo che, se confermata, sconvolgerà la vita politica, altrimenti tediosa, di un paese che una volta faceva parte dell'Europa. La notizia viene da un'isola nel mar dei caraibi dove in una cassaforte è stato rinvenuto un manoscritto di un autore sconosciuto che narra di oscure vicende riguardo l'acquisto di una «casa di abitazione».

venerdì 24 settembre 2010

La metafisica della solitudine

"Ecco: Agostino è il primo a capire che certe questioni, viste dall'esterno, non hanno soluzione e quando capisce questo inventa il genere dell'autobiografia, le Confessioni. Ma Leibniz è il filosofo che sull'idea dell'essenziale individualità di una vita degna del nome di «personale» edifica una metafisica. C'è in questo un che di profondamente irriducibile, che ha costituito una delle categorie costanti del mio pensiero: la categoria di unicità." Roberta De Monticelli[1]

lunedì 20 settembre 2010

Riflessione tardiva

Troppo bello per non copiarlo, l'autore mi perdonerà. Il pezzo che segue è un post ripreso dal blog Bioetica, ed è una definizione dei diritti che trovo straordinaria per le innumevoli vie di riflessione che apre.

giovedì 16 settembre 2010

Assolo per coro

Fabrizio Manco non è un musicista, è un performer, come si usa dire, eppure suona una molteplicità di strumenti. Suona strumenti davvero singolari, strumenti insoliti, tra tutti gli strumenti i più inattesi.

lunedì 13 settembre 2010

Lezioni di etica positiva

Giorgio Stracquanio, deputato del Pdl: "E' assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. E' invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo" ... "Se anche una deputata o un deputato facessero coming out e ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato" (da Repubblica.it).

Il deputato Stracquadanio non mancherà coerentemente di trasmettere ai suoi figli i principi in cui crede, da parte mia ho solo un paio di dubbi che mi piacerebbe chiarire. Il primo dubbio riguarda la frase "oggi la politica ha anche una dimensione pubblica", il secondo dubbio è di ordine etico ma, per carità, niente moralismo.
Per quanto riguarda il primo dubbio ho sempre pensato che la politica avesse solo una dimensione pubblica, sarebbe interessante chiarire di che natura è l'altra dimensione della politica di oggi. Per il secondo dubbio invece noto che dalle dichiarazioni del deputato emerge un'etica che potrei definire positiva (che inerisce quello che si può fare), a questo punto mi chiedo se il deputato può fornire indicazioni circa un'etica negativa (inerente a quello che non si deve fare). Immagino che la cosa non debba costare troppo sforzo all'onorevole!

domenica 12 settembre 2010

La voce interiore

Dal sito La Stampa di oggi "... alla richiesta della Meloni che chiede se non sia il caso di inserire le norma dell’incandidabilità per chi ha avuto problemi con la giustizia, il premier replica secco: «Sono assolutamente d’accordo ma con una precisazione e cioè che il giudizio non lo dia una certa magistratura, ma un organo interno al nostro partito»."

sabato 11 settembre 2010

Fanatismo nostrano

da: il manifesto 11.09.2010

Ieri Berlusconi in Russia ha detto che "in molte democrazie la magistratura ha assunto un potere indipendente da tutti gli altri poteri dello Stato, mentre la magistratura non deve essere un potere dello Stato ma un ordine dello Stato." Per non dire che il Parlamento è visto come un intralcio al Governo, che il Capo dello Stato e la Corte Costituzionale sarebbero vestigia della storia e che adesso sono ormai inutili orpelli "che vanno a scapito della governabilità del paese."

giovedì 9 settembre 2010

Traffico sulle provinciali

Qualche giorno fa ho scritto dei post sui sentieri sardi della transumanza o sul traffico delle provinciali montane. Tra il serio e il faceto il tono dei post era canzonatorio di un certo mito del progresso tecnologico che solitamente è invocato in proporzione diretta alla sofferenza procurata da stitichezza mentale. Adesso è il caso di affrontare questa delicata faccenda con la dovuta serietà, poi però non dite che i miei post sono pesanti!
Con tempismo perfetto Marina mi ha fatto avere una serie di foto sul traffico di alcune strade provinciali molisane nei paraggi di Pietrabbondante che mi aiuteranno nell'impresa. Le foto sono state scattate in un lasso di tempo molto breve e fotografano - è il caso di dirlo - una situazione che non è difficile vedere in alcune zone d'Italia. Queste foto mostrano chiaramente le conseguenze devastanti del traffico sulle strade delle aree densamente urbanizzate.
Grazie a Marina per questo contributo straordinario e grazie a Damiano che delle foto è l'autore.

mercoledì 8 settembre 2010

Impegni istituzionali

Dal Corriere.it "...all'indomani del vertice di Arcore, il leader della Lega Bossi ribadisce: «Sì, chiederemo l'incontro al presidente della Repubblica». Bossi a Montecitorio, rispondendo a chi gli chiede se abbia intenzione, insieme a Silvio Berlusconi, di chiedere un incontro al Quirinale per parlare del ruolo del presidente della Camera Gianfranco Fini. «Aspetta - replica il Senatur - bisogna prima vedere quando siamo liberi io e Berlusconi. C'è un giro di telefonate»." (grazie a Marina per la segnalazione dell'articolo)

Un giro di telefonate? Due incompetenti presuntuosi pensano di salire al Colle per chiedere una cosa assurda come le dimissioni del Presidente della Camera e dicono che devono vedere quando sono liberi?
Ma questi due cosa pensano di andare a fare dal Presidente della Repubblica, la merenda?
A ragazzì, se siete tanto impegnati ditelo che organizzo una allegra compagnia e al Quirinale ci vado io e i miei amici per chiedere che trucco usa il Presidente della Repubblica per non scoppiare a ridere tutte le volte che in giro per l'Italia gli riferiscono le vostre dichiarazioni!

PS - I miei amici fanno giustamente notare che con tutta probabilità l'unico metodo efficace per non ridere è pensare a quanto c'è da piangere.

lunedì 6 settembre 2010

Della perspicacia

Fini a Mirabello ha messo in fila una serie di considerazioni che rappresentano l'abc della democrazia. La cosa curiosa è che in Italia c'è un tale digiuno di democrazia, causato anche dalle 'amicizie' di Fini, per cui una mera elencazione di ovvietà diventa manifestazione di acume politico. La verità è che quanto detto da Fini è apprezzabile e costituisce la base, spesso implicita, per la costruzione di qualunque discorso in democrazia. Il discorso di Fini inerisce i principi fondamentali di ogni contrattazione argomentale in politica, indipendentemente dal colore politico. Quando questo tipo di argomentazioni non sono più oggetto di riflessione e analisi ma di comizi e foga popolare allora diventano il sintomo di una patologia del sistema molto grave. Sarò all'antica o forse sarà per un eccesso di spirito critico ma uno che ci mette 15 anni ad accorgersi di cose evidenti come il sole lo ritengo un tonto.
Meglio tardi che mai!
Che la sinistra penda dalle labbra di Fini fino a fargli una proposta di alleanza che non poteva che essere rifiutata è soltanto la ciliegina sulla misera torta del 'pensiero politico' in Italia. Per non dire che Tremonti ormai raccoglie consensi e stime per diventare Capo del Governo! Che dire? Quando la cultura politica di un paese è un gioco al ribasso la previsione del futuro diventa facile.
Perché in questo gioco delle marionette ci sia ancora una parvenza di disegno politico di lungo termine comincio a pensare che la giostra di Fini faccia parte di un progetto di inclusione dell'opposizione all'interno del governo della destra, che dell'opposizione fuori dal governo non si parli più e buonanotte!
Dopotutto cos'è la democrazia se non continua inclusione delle diverse istanze sociali?

sabato 4 settembre 2010

Mestieri


Immaginavo mondi,
intrecciavo ghirlande di stelle.
Affacciato alla balaustra del tempo
mi sporsi curioso
e caddi in una bolla di sapone
per una folata di vento distratta.

Da allora mille anni e più mestieri,
giocoliere di desideri,
equilibrista di passioni,
trapezista senza rete
appeso alle parole,
spiccavo salti mortali
da un sogno all'altro.
Passavano le giornate
nell'incanto del pubblico
che dimentica ogni spettacolo.

Adesso scolpisco nuvole
a mani nude
e ho le dita dolenti.

giovedì 2 settembre 2010

Sicurezza sulle mulattiere

Un tempo, non molto lontano, due carretti tirati da due muli viaggiavano lungo una mulattiera stretta che correva lungo il fianco di una montagna. I due carretti procedevano lentamente l'uno incontro all'altro e quando erano di fronte i carrettieri rallentavano e accostavano sul ciglio del precipizio. I due carretti sfilavano piano, i muli si annusavano, i carrettieri si salutavano e andavano via. Incontrarsi su una mulattiera con un carretto tirato da un mulo non era molto sicuro ma bastava stare attenti e andare molto piano per evitare il rischio di cadere nel precipizio.

Dopo qualche tempo uno dei due carrettieri, per sentirsi più sicuro, comprò una piccola auto e quando incrociava il carretto sulla mulattiera il passaggio era complicato. Il carrettiere faceva fare al mulo un passo di lato ai bordi della strada, la povera bestia temeva un po' ma alla fine cedeva alle insistenze del padrone. Dopo qualche tempo anche il secondo carrettiere comprò una piccola auto, per sentirsi più sicuro. Il suo mulo fu mandato al macello, come quello del primo carrettiere. La mulattiera non era più larga abbastanza da far passare le due auto, allora l'amministrazione comunale aprì un cantiere per allargare la mulattiera e farla diventare una strada comunale. Quando le due auto si incrociavano sulla nuova strada gli autisti rallentavano, si salutavano di sfuggita e andavano via ma in alcuni punti, soprattutto in curva, era ancora pericoloso incrociarsi.

Dopo qualche tempo uno dei due autisti comprò un'auto più grande, per sentirsi più sicuro, e quando le due auto si incrociavano sulla strada comunale l'auto più piccola doveva accostare e rischiava di cadere nel burrone, allora anche l'autista con l'auto più piccola comprò un'auto più grande, per sentirsi più sicuro. La strada comunale non aveva più le dimensioni idonee per far passare le due auto. L'amministrazione provinciale aprì un cantiere per far diventare la strada comunale una provinciale. Al termine dei lavori i due autisti si incrociavano tranquillamente lungo la strada senza salutarsi, ma nei tratti in curva e in salita restava qualche pericolo quando si accostava troppo sul ciglio della strada e bisognava rallentare perché passassero le due auto.

Dopo qualche tempo uno dei due autisti, per sentirsi più sicuro, comprò un SUV e quando le due auto si incrociavano lungo la strada provinciale l'auto più piccola accostava pericolosamente sul ciglio della strada per far passare il SUV. Dopo qualche tempo anche l'altro autista comprò un SUV, per sentirsi più sicuro. La provinciale non era più una strada idonea a far passare i due SUV quando si trovavano uno di fronte all'altro. L'amministrazione statale non aveva i soldi per aprire un cantiere per far diventare la strada provinciale una strada statale e sul fianco della montagna non si poteva realizzare una statale senza causare disastrose frane.

Dove prima si incrociavano due carretti su una mulattiera adesso ci sono due SUV, fermi uno di fronte all'altro su una provinciale. Prima due muli trasportavano due carrettieri e due carretti carichi, adesso trecento cavalli non riescono a far muovere due somari!


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