Questa mattina facebook mi ricordava un post che avevo pubblicato esattamente un anno fa.
Linkando un articolo pubblicato dal The Guardian avevo scritto: Here you are another finding on "trickle down effect"! A god no one has seen in the real world yet. But never mind, don't care the facts, the neolib economy is true!
La cosa curiosa è che nel mio taccuino avevo appena scritto questa nota. La rete ci tiene d'occhio?
La fallacia del liberismo economico (totale libertà dell'iniziativa privata, zero controlli e vincoli dello Stato, ecc) è parente stretta della fallacia naturalistica: ciò che è diventa garanzia e dettame di ciò che deve essere. Questo tipo di economia considera la competizione economica alla stregua della competizione naturale stabilendo un nesso inconsistente tra ecologia ed economia, ma la prima è una scienza naturale che studia relazioni che non hanno necessariamente carattere morale, la seconda è una scienza umanistica di chiara impronta morale. Dimenticare questo ha creato l'imbarazzante coacervo di errori e arroganza che è l'economia liberista. In natura chi non sa competere muore, senza troppi problemi. E' questo quello che vogliamo nella società? Il discorso è tutto qui. Quanto della natura possiamo e dobbiamo portare nella comunità umana e come fare della società un terreno di accoglienza e difesa per chi in natura perirebbe.
Non basta il filantropismo, per quanto utile non basta. La forma più alta di fratellanza è la giustizia.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Condivido totalmente quello che hai scritto con chiarezza. Infatti termini come fratellanza e giustizia sono sconosciuti alla Natura dove il debole fatalmente soccombe.
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