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lunedì 6 maggio 2013

Quanto è grande la prima casa?

In questi giorni si fa un gran parlare di blocco dell'IMU sulla prima casa e addirittura di restituzione di quanto versato nel 2012. Si dice che è una tassa odiosa, che abolirla è cosa buona e giusta, che è un fatto di giustizia e che la prima casa è un diritto per tutti. D'accordo, è un fatto di giustizia e la casa è un diritto, ma quanto deve essere grande la prima casa per assicurare il diritto alla prima casa?
L'Agenzia del Territorio ha pubblicato nel 2012 uno studio interessante dal titolo Gli immobili in Italia. Ricchezza, reddito e fiscalità immobiliare. Nello studio sono stati utilizzati i dati degli acconti di giugno 2012 per fare una proiezione del gettito IMU e il capitolo 6 dello studio è particolarmente interessante riguardo la distribuzione dell'IMU sulla prima casa.
Se le rendite catastali degli immobili vengono divise in dieci porzioni uguali e disposte in ordine crescente di rendita allora troviamo che "il 10% dei contribuenti più “ricchi” in termini di rendita catastale (ovvero i contribuenti che possiedono immobili caratterizzati dalla rendita catastale più elevata) versa circa il 57,3% dell’IMU totale mentre, sommando i primi tre decili, emerge che il 30% dei contribuenti più poveri versa poco più del 6% dell’IMU totale."
Lo studio calcola che l'importo medio dell'IMU per il 30% degli immobili con rendita catastale inferiore è minore di 185 €. Chiunque abbia pagato l'IMU può fare il confronto con le cifre medie del decile più ricco, 4.747 € e di quello immediatamente precedente, 1040 €.
Continuando lungo la graduatoria della rendita catastale si vede che il 70% delle rendite catastali inferiori raccoglie il 22,3% del gettito IMU sulla prima casa, mentre il restante 77,7% del gettito complessivo è raccolto dal 30% degli immobili con rendite catastali più elevate.
E' evidente che la rendita catastale di un immobile risente di molti parametri, ma tra questi parametri c'è sicuramente la dimensione.


Andiamo avanti. La distribuzione del gettito IMU sulla prima casa in relazione alle classi di reddito mostra che i contribuenti che dichiarano sotto i 26.000 € all'anno sono complessivamente il 71,7% e coprono il 50,3 % del gettito dell'IMU sulla prima casa, mentre il restante 28,3% dei contribuenti con reddito annuo dichiarato maggiore di 26.000 € copre il restante 49,7%.


Lo studio riporta altri dati interessanti come la maggiore progressività dell'IMU rispetto all'ICI ma quello che ho detto è sufficiente per farsi un'idea minimamente compiuta quando gente come Berlusconi parla di giustizia. E' giusto togliere completamente l'IMU sulla prima casa indipendentemente dalle dimensioni della casa? Di quale giustizia sta parlando? Della giustizia sociale che deve riguardare tutti o solo di quella dei suoi pari?
E' evidente che l'IMU presenti molti difetti e la sua rimodulazione dovrebbe servire a correggerne le storture, ma è l'unico straccio di patrimoniale che il governo Monti è riuscito a mettere. Non c'è paese in Europa che non abbia una tassa sulla prima casa e non per questo sono meno democratici e giusti di noi. Già tempo fa dissi brevemente come la penso riguardo alla tassazione sugli immobili, la tassa sulla casa non è una bestemmia e in Italia è un freno necessario al consumo di suolo. La battaglia sull'IMU è condotta per scopi propagandistici che fanno leva sul fatto che si ignora l'effettiva incidenza dell'IMU e quale sia lo spropositato vantaggio che ne trarranno i più ricchi. D'altro canto se l'IMU verrà completamente abolita i più poveri sperimenteranno la riduzione dei servizi sociali dei Comuni, servizi ai quali difficilmente ha bisogno di accedere chi appartiene alle fasce più ricche, sia in termini patrimoniali che in termini di reddito.
Ecco cosa vuole Berlusconi con l'abolizione e la restituzione dell'IMU sulla prima casa. Ecco di cosa parla quando dice che si "tocca il bene più sacro". Quanto vale la sacralità per Berlusconi?
Da questo punto di vista è condivisibile la solerzia dei cittadini del M5s a dirsi pronti a votare l'abolizione dell'IMU ma senza favorire i redditi alti e di fronte a tale solerzia è quasi inspiegabile che nessun cittadino del movimento pentastellato si sia detto pronto a sostenere il ddl sullo ius soli che il ministro Cecile Kyenge presenterà a breve. Forse stanno pensando a come dirlo a Grillo.
A proposito, ho sempre criticato i cittadini pentastellati per non essere proprio delle aquile in fatto di autonomia di pensiero ma oggi devo fare ammenda, riconosco il mio errore. Messi alla prova se trattenere o no la diaria, col cavolo che hanno seguito i dettami del vertice. Queste sì che sono conquiste di autonomia!

6 commenti:

  1. Sulla questione dell'IMU che il berlufolle va sbandierando sin dall'inizio della campagna elettorale c'è proprio da ridere o da piangere. Possibile che non venga compreso che con la restituzione e l'abolizione dell'IMU si va incontro ad una catastrofe per i Comuni specialmente per quelli che già navigano in brutte acque?
    Un caro saluto,
    aldo.

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  2. La questione dell’Imu è pura demagogia, voluta da Berlusconi come carta vincente per presentarsi alle prossime (nel senso di “tra breve”) elezioni, quando farà cadere Letta come ha fatto cadere Monti. Allora Letta e il PD saranno gli unici responsabili del disastro di questo governo, mentre Berlusconi si giocherà la carta dell’abolizione dell’Imu che avrebbe strappato alla sinistra che ama le tasse. Naturalmente nessuno toccherà l’attuale lelle elettorale, e se lo facessero sarebbe solo per peggiorarla: in queste condizioni chi ottiene poco più del 30% dei voti e riesce ad ottenere la maggioranza anche in Senato può governare perché questa legge elettorale gli da i seggi in Parlamento per poterlo fare, nonostante la somma dei voti dell’opposizione sia molto maggiore di chi vince le elezioni. Credo che il PD sia in dissolvimento, forse è un’ipotesi nata male e, se in precedenza credevo che ci potesse essere un rinnovamento dall’interno (Serracchiani, Marini, Puppato, Civati, ecc.), oggi credo che sia tutto da rifare su basi più solide e completamente nuove rispetto a questa sorta di ammucchiata di satrapi persiani, ciascuno più attento al proprio potere, alle proprie ambizioni personali che a portare avanti un qualche progetto di governo, tutti bravi a dividere e a spaccare e nessuno capace di unire i diversi personalismi e narcisismi. Naturalmente l’abolizione dell’Imu è anche un regalo che Berlusconi fa a se stesso e agi amici, così come vene proposto e come ne scrivi tu, abolire l’Imu indipendentemente dalla grandezza della casa. Questo (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/06/imu-brunetta-ha-5-mila-e-500-ragioni-per-voler-voler-cancellare-tassa/584171/) articolo del Fatto fa capire ad esempio quanto sarebbe vantaggiosa per Renato Brunetta ad esempio questa abolizione indiscriminata, quello stesso Brunetta che aveva in precedenza piagnucolato (senza ritegno) di aver dovuto fare un mutuo per pagare l’Imu che il suo governo aveva proposto e che lui stesso come parlamentare ha votato in Parlamento quando Monti decise di anticiparla.
    Sul Movimento di Grillo, è la più grande delusione di questo periodo: sfiorare il 25% dei voti per non governare? Assurdo! Il “così fan tutti” potrebbe però essere molto pericoloso: da un lato ci sono i costi della Democrazia che l’impeto di tagliare spese e privilegi rischia di non farci vedere, e dall’altro l’esercizio più o meno prolungato corrompe e da assuefazione come una droga.
    Ciao

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  3. Ha ragione Garbo. È pura demagogia. E quanti sono poi quelli che ne sono esenti perché la tassa che dovrebbero pagare è inferiore a 200 euro?

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  4. Ci sono dei post in cui mi dispiace non ricevere molti commenti, questo è uno di quelli. Non che alla cosa non sia abituato ma a volte mi sembra che da questa mia incompletissima "statistica" si possa concludere che la demagogia ha effetti molto estesi. Ad ogni modo grazie per i vostri contributi.

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  5. l'Imu nn dovrebbe essere pagata da chi ha una casa standard e ci paga un mutuo sopra, i benestanti, e ce ne sono in questo paese, devono pagarla anche sulla prima casa, chi guadagna di più deve pagarla in proporzione fino a quando in questo paese non si ragionerà in termini di proporzionalità ci sarà sempre ingiustizia sociale.

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    1. Ernest quelle che menzioni sono solo alcune delle storture dell'IMU, poi c'è la beffa di chi paga l'affitto per un lavoro da miseria e ha dovuto lasciare una casa piccola in paese e sopra ci paga l'UMU per la seconda casa, poi ci sono le storie di quanti hanno perso il lavoro ecc. ecc e poi ci sono le storie dei miserabili come Brunetta di cui dice Garbo e che ringrazio.

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