Esprimo tutto il mio sdegno per il vigliacco, feroce, assurdo atto terroristico di oggi alla redazione di Charlie Hebdo di Parigi consigliando di leggere i libri dell'economista Bernard Maris, ucciso durante l'azione terroristica. E' l'unico modo perché una mente brillante continui a parlare.
Mi auguro che l'Europa, quello che resta dell'Europa, non si chiuda nell'incubo eurocentrico delle stucchevoli sfilate della solidarietà e cerchi con tutti i possibili canali diplomatici l'appoggio dei paesi islamici chiedendo che prendano le distanze dal terrorismo in nome dell'Islam...con quale credibilità l'Europa possa intraprendere questa strada non riesco a immaginarlo ma è l'unica strada che va percorsa. Spero che gli assassini che sostengono di avere ucciso in nome di Allah non siano affiancati da cretini che sostengono crociate contro le comunità islamiche ma ascoltando le dichiarazioni di leader fascisti che brindano a questo eccidio per il prossimo successo elettorale posso dire che la mia speranza è mal riposta.
Infine grido forte il mio sostegno a Charlie Hebdo, un giornale satirico che qualche volta non ho trovato gradevole ma a differenza di vigliacchi incappucciati non ho mai pensato che la sua voce andasse soppressa e con Gérard Biard, caporedattore di Charlie Hebdo sopravvissuto alla strage, affermo che c'è bisogno di giornali dichiaratamente atei, anticlericali e senza autocensure.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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sono completamente d'accordo: c'è bisogno di giornali dichiaratamente atei, anticlericali e senza autocensure e aggiugo che abbiamo bisogno di più atei, anticlericali e senza autocensure, non abbiamo bisogno di "tengo famiglia".
RispondiEliminaDecisamente sono finiti i tempi in cui i francesi (e noi con loro) dicevano: "Oui, je suis Catherine Deneuve". Vanno combattuti il fanatismo e l'intolleranza, il fascismo e la barbarie ... ma come cazzo si fa ad uccidere per una risata ... come cazzo si fa ad uccidere ... a spegnere delle vite per qualsiasi ragione?
RispondiEliminaUn abbraccio
P.S. Il nuovo anno inizia proprio bene ... spero proprio che questo non sia il preludio per un nuovo medioevo perché dalla paura nasce la violenza, la barbarie, mentre la risata è liberatoria.
Consiglio vivamente la lettura del post di Cinzia Sciuto. Breve, conciso, puntuale e assolutamente condivisibile. Da ateo mi associo alla sua accusa di blasfemia.
RispondiEliminaSono profondamente d'accordo col post Cinzia Sciuto. Non c'è blasfemia più grande, e irraggiungibile, di quella di uccidere esseri umani. Nessun'altra blasfemia può esserle comparata. Le vignette di Charlie Hebdo non mi piacciono: le trovo gratuitamente oscene, spocchiose, non prive di violenza ideologica. Ma proprio per questo, scevra da ogni simpatia e stima superflua, condanno appassionatamente il massacro. Scrivo anche qui quello che sono andata ripetendo un po' dappertutto in questi giorni: Al di là delle grandi questioni - la libertà di espressione, il ruolo sociale della satira, la perniciosità del fanatismo religioso, il valore del multiculturalismo, la tolleranza, la mescolanza, la vicinanza, la testimonianza, la militanza - qui per me la faccenda sta ancora più a monte, proprio al grado zero della nuda autocoscienza individuale e collettiva: sta nella mera, elementare constatazione dell'assurdità di opporre, ad un uomo inerme, che faccia cose simpatiche od odiose, argute o idiote, amabili o insopportabili, concilianti o provocatorie, un uomo con un kalashnikov: di opporre ad una vignetta, un disegno fatto con le matite colorate!, una sventagliata di mitra in faccia, un disegno di morte. E' questa mostruosa sperequazione, contraria alla logica e all'intelligenza, che io respingo gonfia di rabbia, sopra tutto e prima di tutto. E' per questo che non si deve darla vinta a questi subumani psicopatici.
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