"C'è grossa crisi" diceva il messia di Quelo, "qua non sappiamo più quando stiamo andando!"
Un ultraliberista, convinto di essere originale e di buon gusto, invoca la nazionalizzazione di Monte Paschi, della serie "tutti comunisti con i soldi degli altri".
Un tizio che ha autorizzato due condoni edilizi, ha millantato opere di bonifica mai effettuate, ha creato New Town invece di tutelare il patrimonio artistico a L’Aquila, ha cercato di affossare le politiche europee sulla riduzione delle emissioni atmosferiche di gas serra, ha "risolto" l’emergenza rifiuti a Napoli smaltendoli come fa la camorra da anni, ha prospettato la messa in campo dell’esercito per la costruzione di centrali nucleari, ha tentato di privatizzare l'acqua che ancora si combatte con gli imbecilli che si è lasciato dietro, adesso dice che da parte sua e del suo partito c'è sempre stata grande attenzione per l'ambiente e punta sulla green economy. In futuro qualcuno che non vanterà differenza tra la faccia e le terga dirà di lui che "per molti versi ha fatto bene". A proposito, visto che stiamo parlando di "un narcisista di successo" consiglio vivamente la lettura di questo post.
Monti promette di ridurre le tasse. Leggevo qualche tempo fa che è incredibile la quantità di cose che un tecnico non può fare e che un politico può fare. A suo onore va detto che nella sua lista ci sono anche poveri terremotati, che i suoi nipotini sono tanto dispiaciuti della sua entrata in politica e che di tanto in tanto è possibile vederlo insieme alla moglie «mentre passeggiano in corso Buenos Aires a Milano»!
A sinistra, tra una figura di merda e l'altra, si discute di voto disgiunto, che date le condizioni in cui siamo si potrebbe più correttamente chiamare voto schizofrenico!
Quelli che non sono né di destra né di sinistra saranno pure tanto bravi e onesti ma quello che penso di loro l'ho già detto nei commenti di questo post.
Poi c'è chi predica l'astensionismo, e sono quelli che sopporto meno, soprattutto quando citano il Saggio sulla lucidità di Saramago senza capire un cazzo dell'impegno politico di quel gigante. Comodo l'astensionismo, così ci si può lamentare di tutti e tenersi fuori dalla mischia e magari non si considera neanche il fatto che alle elezioni non c'è quorum per cui se votano in tre, dico tre, chi prende due voti governa per la maggioranza degli italiani.
La situazione è disperata. Non vedo alternative, voterò SEL. Non mi riconosco nel PD, dove a volte il pluralismo confina con la dissociazione schizoide, e sono stanco di una sinistra con l'opposizionite cronica. Sono consapevole che se PD-SEL non raggiungessero la maggioranza ci sarebbe un'alleanza con la formazione di Monti ma se così dovrà essere che ci sia almeno una forte componente di sinistra, alla camera e al senato. Non mi piace l'idea di una coalizione con Monti, non mi piace per niente, ma l'alternativa sarebbe l'ingovernabilità del paese e la storia mi insegna che quando un paese è senza governo i "narcisisti di successo" trovano terreno fertile.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
Per carità, alla larga dai narcisisti lì sul cesso...
RispondiEliminaIl vero dramma è che si rischia di avere maggioranze diverse alla camera e al senato, per colpa del porcellum.
Che povero paese.
Caro Antonio,
RispondiEliminasto in Lombardia e ho deciso per il voto schizofrenico. Voterò per Sel al Senato, in qualche modo contribuisco al cosiddetto voto utile per non rendere il duo Bersani/Vendola in balia di Mr. Monti. Poi per contribuire a superare lo scoglio del del 4% alla Camera, voterò Rivoluzione civile (non mi piace la logica dello scoglio che elimina le voci di dissenso in Parlamento, avrei potuto votar per i 5 stelle ma penso che riescono a superare lo scoglio da soli). Poi alla regione Lombardia un voto ai 5 stelle glielo do, sono utili per qualche protesta al Pirellone, ma il voto disgiunto all'Ambrosoli non lo farò mancare. E poi se rileggo il mio ultimo post sul lavoro che ho inserito oggi sul mio blog mi viene voglia di mandarli a c... tutti. Ma in fin dei conti voterò perché sento che ci sarà un'ondata di vento e voglio contribuire a soffiare. ciao
E' molto difficile decidere per il meglio. Forse Francesco vede più chiaramente di me con la sua soluzione del voto disgiunto(v. il mio post).
RispondiEliminaIl vento soffia ed è bene alimentarlo.
Queste elezioni sono le più sofferte.
Ciao Antonio
Nou
avrei votato anch'io sel, dopo il loro accordo col pd, anziché con altri, ero molto disgustata e non sapevo proprio a chi far dare il mio voto (visto che siccome sono cieca non posso votare da sola.. e visto che in italia il voto elettronico, almeno per le persone disabili, è ancora fantascienza).
RispondiEliminaalla fine avevo deciso di darlo a chi, seppur schifosi tanto quanto gli altri, quantomeno sarebbero stati più attenti a non rovinare del tutto questo pianeta, cioè i verdi.
poi i verdi si sono alleati con ingroia, che a me non è mai dispiaciuto, e voterò lui.
è il mio "inutile" voto, quello di chi vive da emarginata, discriminata, umiliata, ecc. ecc. in quanto italiana disabile, madre divorziata e pure donna (il massimo del razzismo in questa nazione!!): "inutilmente" voterò anch'io, sperando che il nuovo, qualunque esso sia (esclusa la destra estrema) possa cominciare a cambiare le acque in quella fogna putrida che è la politica italiana.
secondo me se si vuole cambiare, bisogna cambiare anche il modo di scegliere, non è più come prima, non eleggiamo niente se non un simbolo che deciderà per fatti propri cosa fare del nostro voto, per questo non mi fido più di chi in politica già c'è da tempo.
un tempo che non esiste perché è tutto da cancellare.
ciao, laura
Lo confesso senza pudore: ho ancora le idee confuse e annaspo nella liquidità.
RispondiEliminaCarissimi premetto che la scelta elettorale non è una scienza esatta, è il risultato di considerazioni contingenti che ognuno tenta di oggettivare in qualche modo ma lungi da me ritenere le mie considerazioni corrette e le altrui errate.
RispondiEliminaZio Scriba dice che il rischio è avere maggioranze diverse alla Camera e al Senato per via di una legge porcata, del resto da tanto padre poteva nascere solo un porcello. Tutti temiamo il pareggio al Senato e sappiamo che l'unico che può pareggiare con il centrosinistra è il putridume delle libertà che ha stuprato l'Italia fino all'altro ieri. Tutti danno per scontata la maggioranza per il centrosinistra alla Camera ma chiedo, siamo sicuri che sia scontata? L'abilità in campagna elettorale del capo banda delle libertà è nota, io penso che bisogna essere delle pecore per seguire un simile soggetto ma tant'è. Alle elezioni manca meno di un mese e può succedere di tutto, anche alla Camera.
Anch'io voglio una sinistra forte ma la voglio al governo, proprio per bilanciare le derive liberiste del PD. Rivoluzione Civile aveva un’opportunità di rinnovare la sinistra, di farne un movimento di partecipazione civile, hanno preferito rinnovare i vecchi organici di partito. In altre circostanze li avrei votati, spero che alla Camera superino la quota di sbarramento ma posso esprimere un solo voto e non potrà essere per loro. Alla scorsa tornata votai Rifondazione e non SEL perché ritenni Vendola responsabile di una scissione prematura, scissione che determinò la mancata rappresentanza parlamentare della sinistra. Vendola sbagliò i tempi ma le critiche mosse a Rifondazione erano valide e purtroppo vedo che non sono ancora prese in considerazione. Guardo con sospetto la conduzione personalistica di SEL ma questa volta il mio voto andrà a quel partito.
Ho parlato di voto schizofrenico perché votare per il governo in un ramo del parlamento e per l'opposizione nell'altro mi sembra schizofrenico ma date le condizioni definite da una legge scritta da psicopatici anche la schizofrenia diventa una strategia condivisibile, vitale in qualche caso.
Caro Francesco, ho letto il tuo post e condivido la centralità del lavoro, tu sei molto attento politica di grande respiro per cui mi chiedo come il M5S abbia potuto suscitare il tuo interesse anche se lo sosterrai solo alle regionali. Anche lasciando perdere l'apertura a casa Pound di Grillo, la chiusura ai diritti degli immigrati o il recente invito a bombardare Roma, argomenti che considero determinanti, come ti regoli riguardo alla totale assenza di una visione di quello che io, te e la Costituzione vediamo a fondamento della Repubblica? Ha ragione Nou a dire che queste elezioni sono le più sofferte e le nostre scelte, tutte in qualche maniera lacerate, ne sono la testimonianza.
(segue)
Per chi vota a sinistra la scelta è sempre stata difficile ma oggi vedo una difficoltà in più ed è proprio la presenza di Monti nell'agone politico. Data l'impresentabilità della banda delle libertà il centrosinistra sembra obbligato ad una intesa con Monti e non mi piace quell'intesa con un liberista di destra che considerò il capo banda delle libertà l'uomo della rivoluzione liberale. Inoltre Monti è disposto a "dialogare" con la banda delle libertà a patto che si liberino del capo banda, semplicemente perché le sue posizioni europeiste sono inconciliabili con i proclami del capo banda. Fatta salva la politica europea possiamo star certi che in economia ci sarà più intesa tra i centristi montiani e la banda delle libertà di quanta non potrà essercene con il centrosinistra, soprattutto se la componente di sinistra è forte. Ecco perché voglio che quella componente sia forte, per rendere meno necessaria l'intesa con Monti.
RispondiEliminaCara Laura, comincio con una battuta tanto per sdrammatizzare, tu dici che essere "italiana disabile, madre divorziata e pure donna" è il massimo del razzismo in questa nazione. Non è vero, ti manca di essere nera, ebrea e gay, poi avresti fatto l'en plein! Non è un caso che io non abbia mai parlato di voto utile/inutile, è una retorica che ritengo odiosa e scorretta. In democrazia non dovrebbe esserci un discorso del genere, semmai c'è l'anomalia di una legge antidemocratica che rende inutili i voti dei cittadini. Il tuo voto è utile quanto il mio, sopratutto perché, come ho detto prima, mi auguro che RC abbia una rappresentanza parlamentare. Posso capire il tuo disappunto per l'alleanza PD-SEL ma dimmi, siamo davvero convinti che l'unico ruolo degno della sinistra debba essere l'opposizione? Non siamo in alcun modo disposti a considerare la possibilità di incidere sulla vita politica dal governo senza tradire la nostra visione di giustizia e di uguaglianza?
Un saluto a tutti voi e buona domenica.
in questa nazione basta essere donna per essere messa da parte, poi se sei nera, ebrea, disabile o altro non cambia molto, credimi e molte donne potranno confermarlo: una donna italiana è disabile anche se non ha più vent'anni e se non ha un culo a zaino!
RispondiEliminaantonio io tanti ragionamenti, che fai e facevo anch'io una volta, non li faccio proprio più: fuori chi sta in politica da più di qualche anno.
si elezioni sofferte, ma perché la vera lotta stavolta è tra vecchio e nuovo, e se ancora ci ragioniamo troppo sopra non cambierà mai niente.
queste elezioni sono come il primo lancio in parapendio: bisogna buttarsi anche se si ha paura, affidarsi al vento e alle correnti ascensionali, di quelle che però non ti fanno precipitare bensì ti portano in alto.
quando mai la sinistra ha fatto vera opposizione finora? intendo quella roba che qui è chiamata sinistra? quando mai abbiamo avuto il piacere? devo tornare all'infanzia, devo ricordarmi di pertini e berlinguer? poi??
è il nuovo che deve avanzare, prendere potere e mettere un punto su un sistema corrotto, vecchio, trito e vissuto da soli uomini in modo troppo simile al calcio.
non guarderei il pelo sull'uovo: non c'è tempo stavolta di parlare tanto e chi si opporrà al vecchio non sarà mai benvisto: di ingoria e grillo in tv si dicono solo loro frasi che creano polemiche, mai un mini passaggio di programma o intenzioni pre-elettorali: addirittura il tg3 apre quasi sempre con berlusconi, ho detto tutto.
per il voto inutile, non mi riferivo a te antonio, ma a tutti gli altri italiani che non voteranno ingroia convinti di far bene a fare unione per mantenere il vecchio putridume! gli voglio bene, ma è uun'altra illusione per togliere voti al nuovo che avanza.
che sia grillo o rivoluzione civile, anche perché nonostante nessuno ne parli, è tra questi due che si spartiranno quei pochi voti che arriveranno dagli italiani, perché in molti non andranno a votare e molti saranno come sempre comprati, daranno il voto come dirà il capo n'drina, o addirittura in cambio di una lavatrice (ne ho viste parecchie di famiglie di almeno 150 persone votare insieme per un mafioso con la terza elementare in cambio di una lavatrice e un lavoretto stagionale - per una sola estate - al figlio più grande come bagnino: succede in calabria ma anche altrove e il pdl ne sa qualcosa, ma pure il pd, basta pensare che prima di scopelliti in calabria c'era loiero, un magnone del pd, che di certo non ha lasciato la regione come la lasciò marrazzo alla polverini, la lasciò molto peggio.
si bello parlarne di politica, ma non se ne può più di sentire sempre le stesse persone che ormai squallidamente si esprimono con performance di finte liti pubblicamente nonostante siano già tutti accordati, come sempre e come la storia politic italiana insegna, soprattutto quella degli ultimi 30 anni.
spero vinca il nuovo, anche se si sbaglia farà meno male di chi sta lì a magnà e a rubbà da na vita! buona giornata, laura
Cara Laura, sicuramente la novità di questa tornata elettorale è il M5S ma se il nuovo non mi dimostra di avere vista lunga non mi convincerà solo perché è nuovo. Non sono uno che aspetta le notizie calate dalla tv per informarsi. Ad ogni modo dobbiamo fare i conti con questa realtà e prima ancora di volere il nuovo io desidero ardentemente che non ritorni il vecchio, e per quanto possa sebrare strano a volte non è volendo il nuovo che si impedisce al vecchio di tornare.
RispondiEliminaRimanendo nel terreno della sinistra ed allo scontro tra SEL e RC rispondo con le parole di Norma Rangieri sul Manifesto di ieri.
"La scelta di coalizzarsi con il Pd per affrontare la sfida del governo del paese, o quella di dare forza elettorale a un movimento-partito per condizionare dall'esterno il Pd sono non solo due opzioni legittime, ma anche il frutto di una sconfitta storica della sinistra. Quel che non persuade e anzi semina un disorientamento crescente, è assistere a uno scontro sterile, persino fittizio, utile solo a prosciugare consensi a entrambi gli schieramenti. Se lasciamo da parte le modalità (pure importanti) con cui si è giunti a queste tattiche di «coalizione», e guardiamo ai contenuti, non si potrà negare la prossimità dei due campi e le ragioni di un'affinità politico-culturale che li unisce. [...] E' troppo chiedere di mantenere alto il livello del confronto? E' possibile evitare di ferirsi con le armi spuntate del «tradimento» da scagliare contro i rispettivi eserciti?"
A presto.
L'ho già detto e lo ripeto io non ho mai smesso e mai smetterò di andare a votare e il mio voto andrà alla SEL.
RispondiEliminaCosì non avrò nulla da rimproverarmi, spero.
Ciao Anto',
aldo.
Capisco il rischio dell'ingovernabilità che può spingere a votare il PD (che guarda a Monti) e SEL, invece che, per esempio, a Rivoluzione Civile.
RispondiEliminaPenso che questo rischio si debba correrlo e che sia chiaro da subito che è il PD che non risponde alle aperture di Rivoluzione Civile e che anzi la osteggia, manco si trattase del partito di Mascella Ridens.
Con l'unione si fece questo ragionamento politico e poi quando si trattò di governare, l'esito fu catastrofico. Adesso, è vero che insieme al PD c'è solo un altro partito SEL, con il quale c'è una dichiarazione d'intenti, ma questo non toglie l'apertura del PD stesso a Monti (nel caso di problemi al Senato). Perché il PD non guarda verso sinistra, a Rivoluzione Civile? Il masochismo continua e allora che si sia consapevoli di quello che si vuole, senza sparare contro chi non si fa da parte per far vincere chi ha più voti nei sondaggi. La scelta politica individuale deve poggiare su un'adesione e un riconoscimento a un programma, poi su alleanze che possono e/o potrebbero cercarsi...
Vincenzo Errico
Caro Vincenzo, per molti versi condivido la riflessione di Marco Revelli nei confronti di Rivoluzione Civile, si è trattato di una occasione persa. Tuttavia sono arrivato ad una conclusione di voto diversa, per le stesse ragioni che hanno portato Luciano Gallino, un altro promotore di Cambiare si può, a sostenere SEL.
RispondiEliminaMi dici che Ingroia ha aperto al PD. E' vero, ed è vero anche che Ingroia ha aperto al M5S e per quanto le istanze del movimento di Grillo meritino attenzione non mi pare abbiano né aspirazione né statura per governare e questo paese ha bisogno di un governo.
Mi chiedi perché il PD non guarda a sinistra, cosa vuoi che ti dica? Vent'anni di rinnegamenti, vent'anni di lavacri spirituali, vent'anni di imbecilli senza colonna vertebrale "ma anche" senza midollo, come volevi che andasse a finire la faccenda? Detto questo ognuno fa la sua scelta, in piena libertà e coscienza senza dare retta a menate ignobili come "voto utile" o "farsi da parte", questi sono argomenti che non appartengono alla democrazia. Se PD-SEL non vincono devono interrogarsi sui voti che non hanno preso loro non su quelli che hanno preso gli altri, solo la viltà e la pigrizia intellettuale fa confondere i due termini. Da parte mia voterò SEL ma mi auguro che ci sia una nutrita rappresentanza di RC e anche di M5S perché fa bene alla democrazia, pur nella magmatica (spero non pericolosa) situazione che delinea il movimento di Grillo.
Un saluto