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sabato 19 febbraio 2011

Momenti solenni

Ho letto su alcuni blog (nel blog di Lameduck e in quello di Alberto) la proposta di organizzare per il 6 aprile prossimo un appuntamento davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ciascuno con una buona manciata di monetine in memoria di un altro storico momento della storia patria. Per ammissione dello stesso Alberto la proposta è una boutade perché "quando la storia si ripete diventa una stantia sceneggiata". Ha ragione Alberto a suggerire modi di manifestare che siano più creativi, "dalle pernacchie in poi", raccogliendo le osservazioni di Zio Scriba.
Da qui prendo le mosse per fare una proposta che non è per niente una boutade ed è invece estremamente seria, direi quasi solenne. Di solito nei momenti più alti della nazione ci si unisce nel fatidico minuto di silenzio che si può osservare in ogni luogo, al lavoro, per strada, in casa, ovunque. Tutti si fermano per un minuto di solenne raccoglimento, in piedi, mano sul cuore e in religioso silenzio. Ebbene, sulla scia di quella manifestazione di solennità per il 6 aprile propongo il "minuto del pernacchio" da osservare con la stessa identica solennità del minuto di silenzio, in piedi e con la mano sul cuore. Caro Alberto, altro che pernacchie, qui parliamo di ben altro e siccome la cosa richiede preparazione, studio e abnegazione tocca prepararsi per tempo per arrivare pronti all'appuntamento. Quale miglior Maestro di Eduardo De Filippo per studiare la difficile pratica del pernacchio?


Da L'oro di Napoli, Vittorio De Sica, 1954. Il professore.

Il 6 aprile non c'è bisogno di andare a Milano davanti al Palazzo di Giustizia, anche perché il celebre ospite atteso per quella data potrebbe trovare mille scuse (ops! legittimi impedimenti) per non presentarsi. Potremmo invece metterci d'accordo per un'ora precisa, diciamo mezzogiorno, e quando l'orologio scatta si parte all'unisono da tutti i punti d'Italia con il minuto del pernacchio.
Se cominciamo il tam tam da subito potremmo arrivare preparati al giorno designato!

4 commenti:

  1. orgoglioso di essere stato il primo, da Alberto, a parlare di pernacchie, e del fatto che tu abbia rilanciato l'idea... :-))
    Ciao!

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  2. Hai ragione Zio Scriba a richiamare la paternità della proposta. Non mi ero accorto del tuo commento sul post di Alberto e provvedo subito a correggere il post. Ammetterai però che un coro di pernacchi, come insegna Don Ersilio Miccio, è cosa più impegnativa di "un bel concerto di pernacchie"! ;-D

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  3. Caro Antonio,
    io mi associo all'idea, e intanto mi alleno per il fatidico giorno ... non vorrei stonare col resto dell'orchestra, dovrà essere un unico, indimenticabile, intonato epiteto collettivo che faccia comprendere inequivocabilmente il nostro comune pensiero ;-)
    Ciao

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  4. Garbo, a giudicare dai commenti saremo in tre a rispettare il minuto del pernacchio, rischiamo pure di essere internati!

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