In una delle sue bustine di minerva Umberto Eco scriveva nel 2009: "È che siamo stati abituati, dalla storia detta 'evenemenziale', a vedere tutti i grandi eventi storici appunto come catastrofi: quattro sanculotti danno l'assalto alla Bastiglia e scoppia la rivoluzione francese, qualche migliaio di scalzacani (ma pare che la foto sia stata artefatta) danno l'assalto al Palazzo d'Inverno e scoppia la rivoluzione russa, sparano a un arciduca e gli alleati si accorgono di non potere convivere con gli Imperi Centrali, ammazzano Matteotti e il fascismo decide di trasformarsi in dittatura.
Invece sappiamo che i fatti che sono serviti di pretesto o, per così dire, di segnalibro per poter fissare l'inizio di qualcosa, avevano un'importanza minore, e che i grandi eventi di cui sono diventati simbolo stavano maturando per lento gioco di influenze, crescite e disfacimenti.
La storia è lutulenta e viscosa. Cosa da tenere sempre a mente, perché le catastrofi di domani stanno sempre maturando già oggi, sornionamente."
Perchè mi è tornata in mente questa bustina? Perché quando ieri sera ho ascoltato la notizia delle minacce di Ryanair ai lavoratori in sciopero e della giusta sollevazione di scudi da parte del governo nei confronti dell'azienda mi è tornata in mente la notizia di tre anni fa del ministro Dario Franceschini che invece di intervenire sui conflitti contrattuali che determinano lo sciopero dei lavoratori dei musei interviene sul diritto di sciopero.
Il comportamento di Ryanair è una inaccettabile conseguenza estrema di una inaccettabile premessa.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Penso che il mondo del lavoro è ormai una vera giungla. E' stato liberalizzato a tal punto che ormai non so cosa si voglia di più. Fra le varie cose i piloti Ryanair non avevano neanche il tfr, oltre a varie forme di ricatto ignobili. Qualche mese fa avevo letto che gli steward se non vendevano qualche snack o altro durante il volo gli riducevano lo stipendio (già basso a 700 oppure 800 euro al mese). In queste condizioni di lavoro è facile fare soldi per il proprietario e gli azionisti della compagnia. Quindi Umberto Eco aveva perfettamente ragione e nel tuo post hai descritto bene la situazione odierna.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossina
Per analogia, solo oggi i media italiani mainstream sembrano essersi accorti di quanto sia ancora fascista la società italiana presente. A proposito del passato, lo stesso fascismo storico non si origina nel 1919, ma ben prima. Porto a esempio la storia della Venezia Giulia già subito dopo il 1870. Storia di nazionalismo italiano feroce contro genti di lingua slava, ungherese, tedesca. Lì è già operativo il fascismo, come pure all'indomani dell'armistizio di Villa Giusti, e poi con quel cialtrone di Rapagnetta (meglio noto come D'Annunzio). Vecchio ciarpame fascista lo vedremo celebrato a pacchi nel corso del 2018, con la retorica nazionalistica insopportabile della patria vittoriosa sul campo di battaglia.
RispondiEliminaOggi leggo su Repubblica che Ryanair ha accettato il sindacato piloti, l'ANPAC ha sciopero è sospeso anche se non tutti i sindacati sono d'accordo.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima