Non è lettura da affrontare alla leggera,
prima
devi bere qualcosa di forte,
un infuso
da preparare con cura
mentre ascolti Čajkovskij.
Alcol e fiele,
in dosi misurate.
Il primo
abbondante
di qualità scadente
il secondo
attento,
poco più
di quanto ne sopporti
poco meno
di quanto ti ucciderebbe,
aggiungi
poesia
e
bestemmie
quanto basta
lascia macerare al buio
in silenzio
per una vita
e un giorno,
poi bevi la pozione d’un fiato,
spera di rimanere in vita
distrutto
quanto è necessario
per vomitare l’anima sulla strada,
tra ladri
barboni
puttane
e altri santi.
Ora puoi leggere le poesie di Bukowski
per rubare
alla morte
5 dannati minuti
e molto
di più.
consiglio di lettura:
RispondiElimina"Mosca-Petuski" di Venedikt Vasil'evic Erofeev.
Ed Feltrinelli Le Comete.
Più che un elisir di lunga vita, mi sembra una pozione per sopportare la vita che ci resta. Bukowski (e Chinaski ne è l'alter ego narrativo) è uno scrittore irriverente, non è un poeta vate, uno di quelli che trasformano il fango in cui siamo immersi in in materia celeste, uno di quelli contro cui si scaglia Montale ne I limoni, quelli che parlano solo di bossi, ligustri e acanti, egli trasforma le illusioni che ci creiamo incessantemente perché la nostra vita sia più sopportabile, nei meno nobili meccanismi primitivi che generano ogni nostra azione e ogni nostro pensiero.
RispondiEliminaSi, c'è proprio bisogno della tua pozione per leggere Chinaski, perché potrebbe non piacerci l'immagine di noi che ci rimanda; troppa verità uccide, bisogna dosare tanta verità quanta possiamo sopportarne; anche nessuna verità uccide, perché la rassicurazione produce stasi e la stasi è l'anticamera della morte.
Ciao
Caro Garbo un elisir di lunga vita sarebbe quanto di più nocivo per tentare di capirla. Cosa poi uccida è cosa nota da tempo, in fin dei conti la vita è un gioco mortale, tutto sta a viverla da vivi. Grazie cbp per il consiglio e benvenuto, non conosco l'autore e mi incuriosisce. Un saluto.
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