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giovedì 22 ottobre 2009

Strani tempi

Succedono cose strane ultimamente. I gesuiti recuperano il pensiero di Marx, Tremonti si vota al posto fisso e sul mio blog scrive Cleo e per di più riceve un commento!
Non ho parole...sul terzo evento.
Mentre per i primi due ne avrei alcune, poche, per evitare di scrivere "complicatissimi testi che nessuno ha ancora decifrato". Ad ogni modo per facilitare la lettura ho provveduto a fornire lo strumento richiesto, :-).

E' condivisibile l'esortazione di Civiltà Cattolica: "non conviene, oggi come in passato, lasciare semplicemente alla sinistra la critica dell'economia politica di Marx." Benvenga il confronto tra i diversi punti di vista su Marx, come su ogni grande pensatore. Benvenga il riconoscimento che la flessibilità è un mostro culturale quando significa semplicemente trasferire il rischio imprenditoriale sui lavoratori. Benvenga tutto questo anche e soprattutto quando viene da parti inattese, ma mi aspetterei che su questi temi la sinistra dicesse qualcosa, dicesse che su Marx ci ha pensato a lungo, che ha letto le sue opere, che è da tanto tempo che ha imparato a distinguere il pensiero di Marx dall'abuso che ne è stato fatto, mi aspetterei che dicesse che il mondo del lavoro e tutte le storture del sistema produttivo capitalistico sono state da sempre l'assillo del pensiero di sinistra, mi aspetterei che la sinistra incalzasse il governo ogni giorno con proposte che mettano in pratica quanto Tremonti ha affermato con il suo slogan.
E invece, niente, a parte poche voci, come Vattimo e Gallino, la sinistra si ritrova attonita e muta di fronte a temi che sono costitutivi della sua storia ma che per decenni ha messo da parte, ha rimosso, ha trattato come tabù da non nominare, se non in ristretti circoli intellettuali, pur di farsi accettare nel 'mondo dei grandi'.
Altro che lasciare la critica del pensiero di Marx alla sinistra, da un po' di tempo a parlare di Marx e dei temi di sinistra sono rimasti Civiltà Cattolica e il Wall Street Journal!

Comunque sia, sulla profondità di pensiero dei gesuiti non c'è mai da dubitare. Come dice Vattimo, non è chiaro quale sia il loro disegno (altrimenti non sarebbero gesuiti!) ma sono sicuro che, dopo averci pensato a lungo (altrimenti non sarebbero gesuiti!) arriveranno a qualcosa di interessante (altrimenti non sarebbero gesuiti!). Magari copieranno un po' da Lukàks, un po' da Fromm, sicuramente anche dallo stesso Vattimo e chissà da quanti altri, senza dubbio e opportunamente ci metteranno qualcosa del Nuovo Testamento ma alla fine qualcosa di interessante ne verrà fuori. Quasi dimenticavo! Per l'esegesi di Marx i gesuiti non mancheranno di ispirarsi a Marx, non necessariamente quello di Treviri.
Se sulla riflessione dei gesuiti non ho dubbi, mi permetto di esprimere tutta la mia perplessità sul 'pensiero' di Tremonti. Ci mancava soltanto che Berlusconi si dicesse in sintonia con il suo Ministro dell'Economia perché fossero chiari due possibili scenari. Il primo scenario, Berlusconi è davvero finito, Tremonti (non Fini) gli sta preparando il de profundis e Berlusconi è subito corso ai ripari saltando in sella alla proposta di Tremonti. Il secondo scenario, l'operazione è soltanto il bieco tentativo di intercettare i voti di una sinistra orfana della propria storia e del proprio pensiero. In entrambi i casi il messaggio è uno solo, la sinistra non serve. Il silenzio della sinistra dà tremendamente ragione al messaggio.

1 commento:

  1. Ah grazie! Un bacione all'umano e al felino una spruzzata di erba gatta... anzi... se può interessare, su L'orologiaio miope c'è un testo su come depilare una lince, magari Cleo è in vena di di beauty salon...

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