I panni appesi alle pleiadi
asciugano al vento sui fili
stesi da un lato all'altro del buio.
Lampi di luce nelle notti d'estate
si schiantano negli occhi,
vetri cavi di clandestine distillerie.
Una sera in riva al mare
basterà a darci pace,
creature assetate di attesa.
***
La liquida incostanza del mare ci parla dei moti interiori, dell'assenza di un appoggio, di un terreno solido, di una base. In mare puoi solo nuotare o galleggiare, imparando a chiedere aiuto all'acqua. In mare le distanze ingannano e quello che vedi vicino non è mai così vicino come credi. Il mare è ciò che siamo davvero, il nostro ritratto più intimo. La casa più antica, quella da cui veniamo e che portiamo dentro, a prova di dimenticanza. Il mare di notte è il mare che confessa a sé stesso quello che di giorno non dice. Per questo il mare al buio fa paura.
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