Molti anni fa presi lezioni dall'acqua perché mi insegnasse la sua caduta lungo linee esatte. Le chiesi di condividere con me, giovane e inesperto, i segreti del suo essenziale sgocciolare nelle condotte che scendono dai tetti per gettarsi nelle cisterne scavate a mano e tornare in quel ventre da cui era fuggita tante volte e tante volte ritornata.
Quando le scuole che insegnavano l'elevazione erano affollate di studenti che venivano dai quattro angoli del mondo io scelsi, come pochi altri scolari, gli insegnamenti di colei che tornava alla terra dopo aver toccato il cielo il tempo necessario per un valzer di nuvole sulle note del vento.
Quella maestra mi insegnava la dignitosa oscenità della caduta, la sottile arte di seguire vie rettilinee seminando il sentiero di segni perché altra acqua seguisse il cammino. Gli enigmi dell'acqua erano impenetrabili, nessuno osava rompere lo specchio della prevedibilità. Troppo alto il rischio di non confermare le attese. Tutti gli allievi preferivano ignorare le ragioni della caduta, il suo senso scarno e preciso. Solo i più smarriti osavano rispondere alle domande della sfinge, io ero tra quelli, i più preferivano fare scena muta. Spesso li ho invidiati.
Mi preparavo a sostenere l'esame finale con quella maestra tanto inflessibile quanto comprensiva. Parlavo poco dei miei progressi nella disciplina che aveva l'esattezza verticale delle lacrime e il guizzo violento delle emozioni che assalgono per un nonnulla appena percepibile.
Il giorno dell'esame non mi presentai. Tutto quello che avevo imparato era vano. I tubi che accompagnavano il cammino dell'acqua erano rotti, rimanevano gli anelli di ferro che li reggevano, fossili di colonne vertebrali che correvano lungo la schiena delle case. L'acqua non aveva più la sua spina dorsale. Di quanto avevo faticosamente imparato restava solo la necessità della caduta. Quella necessità che per secoli ha governato uomini e dèi non bastava più a superare l'esame.
L'acqua elemento che si propaga, anche, oltre a cadere, per poi risalire vapore. Più dell'aria, più del fuoco, più della terra.
RispondiEliminahttps://francobattaglia.blogspot.com/2015/02/la-regola-dellacqua.html
Grazie per la segnalazione https://youtu.be/0UoHBJ0DnMY
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