Dopo un’abbuffata senza freni ho dolori di stomaco e conati di vomito.
Un virus infame ci ha dichiarato guerra.
Le case sono distrutte da bombe di calore
e per le strade non si contano i cadaveri sventrati,
generosi di frattaglie che i migliori cuochi della nazione
ne farebbero prelibatezze da vincere sfide epocali.
I bambini vanno in giro scalzi e le poche scarpe rimaste
le conservano come reliquie appartenute alla Madonna.
Non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dalla terza guerra mondiale
che ha prosciugato i conti in banca e arricchito i piagnoni in doppio petto
che ci tocca morire investiti da un autobus dopo il vaccino.
Ne abbiamo fatta di strada da quando per riprenderci la libertà
toccava salire in montagna e morire a vent’anni.
Oggi è sufficiente togliersi, sprezzanti, la mascherina chirurgica.
Che ingenui che erano prima!
Basta, vi prego.
Non servitemi più aria fritta che non ce la faccio più a mangiarne.
Troppa frittura fa male al fegato e io ho perso mia madre per il fegato.
Bisogna andarci piano con il fritto. Anch'io ne vado matto. Qui in Liguria oltre al fritto misto di pesce in molte zone si preparano le verdure impanate e fritte, ma il più delle volte devo limitarmi.
RispondiEliminaUn salutone e resisti
Beh, è chiaro che anch'io mi unisco al commento di Berica. "L'Aria Fritta" politico - sociale ha distrutto pezzi di classi sociali in Italia e nel mondo.
EliminaAvevo preso spunto dal fritto misto per smorzare un po' il commento. Ma con il fritto ci vado comunque con attenzione, lo mangio ma senza esagerare.
Un salutone
Hai ragione! Basta aria fritta, basta con le ingenuità; la realtà ha superato e ha lasciato indietro anche i racconti distopici.
RispondiEliminaAderisco alla tua analisi.
P.S. i fritti sono buonissimi e non fanno così male al fegato come il (falso) senso di impotenza.
aria fritta da anni direi e a qualcuno piace anche
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