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mercoledì 8 maggio 2013

Nell'era dell'informazione

La rassegna stampa della Camera dei Deputati era un servizio on-line di grande utilità perché rendeva disponibili gli articoli dei principali quotidini italiani a chiunque avesse accesso alla rete. Gli articoli erano disponibili ad un giorno dalla loro pubblicazione, mentre nel giorno in corso erano disponibili solo le prime pagine dei quotidiani. La rassegna aveva inoltre un corposo archivio di articoli a partire dai primi anni 90 e uno straordinario motore di ricerca che consentiva di trovare le informazioni in tempi rapidi.

Di tanto in tanto ho consultato la rassegna stampa perché consentiva di avere una panoramica su diversi punti di vista e consentiva di ritrovare notizie ormai datate di cui avevo memoria. Spesso nei miei post ho richiamato articoli dalla rassegna stampa, articoli che non sono più disponibili alla lettura.

Ecco cosa ho visto oggi aprendo il sito della rassegna della Camera dei Deputati:

Clicca sull'immagine per ingrandire.
"A partire da venerdi' 15 marzo 2013 la Rassegna stampa quotidiana della Camera non è più consultabile nel sito Internet. La decisione è intervenuta a seguito di una richiesta della Federazione degli editori." Questo il lapidario comunicato che si legge nel sito, seguito dalla richiesta di nome utente e password per accedere al servizio.

Dal 15 marzo la rassegna è disponibile solo ai signori onorevoli deputati. Della sospensione se ne parlava già da dicembre scorso, ma la notizia mi è sfuggita. Le motivazioni della sospensione addotte dalla Federazione degli editori sono la salvaguardia della vendita dei giornali in edicola e l'immancabile violazione del diritto d'autore. Come si salvaguardi la vendita dei giornali in edicola impedendo l'accesso alle informazioni di una settimana prima o di dieci anni fa resta un mistero e resta inspiegata anche la conciliazione della protezione del diritto di autore con la salvaguardia del il diritto di accesso all'informazione, come aspetto passivo della libertà d'informazione riconosciuta dall'art. 21 della Costituzione.
Ho visto che c'è stata qualche mobilitazione per riattivare la rassegna e il PD ha fatto qualcosa a pochi giorni dalla sospensione del servizio. Nei primi giorni di aprile si parlava di trattative con la federazione degli editori  per riaprire il servizio.

C'è una petizione on-line per rendere disponibile al pubblico la rassegna stampa, purtroppo finora non ha avuto molte adesioni. Vi invito a firmare e diffondere il più possibile questa petizione. E' inaccettabile che questo tesoro di informazione sia accessibile solo ai deputati, mentre ai cittadini sia preclusa la possibilità di accesso.
Non so voi ma nella sospensione di questo servizio io ci vedo tutto l'oscurantismo della nostra gloriosa era dell'informazione.

5 commenti:

  1. Già, altro tentativo di bavaglio.
    Ho firmato.

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  2. Grazie per l'info. Sapevo della questione ma non della petizione. Adesso vado a firmare.

    RispondiElimina
  3. Firmato. Non lo faccio quasi mai, ma stavolta mi è parso davvero importante. Grazie di avermi informata.

    RispondiElimina
  4. Ciao Antonio, grazie per essere così attento e per l'informazione.
    Firmato.

    Nou

    RispondiElimina

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