Alle politiche di febbraio 2013 il M5s ha preso il 27,27% dei voti a Roma. Alle amministrative di maggio 2013, meno di tre mesi dopo, le proiezioni dell'istituto Piepoli accreditano il 13,5% dei consensi al candidato sindaco per la capitale Marcello De Vito: meno della metà del febbraio scorso.
Complimenti Grillo, Casaleggio e compagnia belante, avete insegnato a tutti come si dilapida un credito politico enorme. Neanche il Pd era riuscito a fare tanto in così poco tempo!
Ma forse il risultato ottenuto è esattamente quello desiderato da Grillo, i voti sufficienti per abbaiare senza sporcarsi troppo. Nei prossimi giorni Grillo verificherà se il risultato è quello desiderato da quanti hanno votato il M5s alle politiche e hanno continuato a votarlo alle comunali.
Mi auguro che il M5s sappia costruire un'identità, perché al momento è meno chiara di quella del Pd.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Può avere identità una realtà liquida come quella dei cinque stelle?
RispondiEliminaSe va avanti così - pardon se va indietro così - si avranno ottime speranze di indurlo a fare qualcosa per coloro che hanno votato il 5 stelle.
RispondiEliminaUn cri cri che è durato solo un'estate? o forse molto meno!! Si sta ancora cercando la strada da seguire!!
RispondiEliminaa volte alcuni commenti possono essere più illuminanti di mille post...oggi ne ho letto uno proprio sul blog di Grillo
RispondiElimina"Bisogna essere onesti: potremo anche definirli trolls, ma quando arrivano quelli del PD, il livello nel blog si alza, e di parecchio.
Io ho una mezza idea: che siano quelli che provengono dalle file del vecchio PCI, che sono stati fottuti dall'unione con la Margherita.
Questa gente é preparata ed abituata a discutere ed approfondire gli argomenti.
Sono dei poveri disgraziati a cui i vari D'Alema, Veltroni e Bersani hanno sputato in faccia.
Non li snobberei.
antonella g. 28.05.13 09:14"
Grillo e i suoi hanno sbagliato tutto, il risultato alle politiche "esigeva" che facessero di tutto per governare; fare politica è fare compromessi, realizzare ciò che riesci a realizzare piuttosto che niente. Anche il momento lo esigeva (e lo esige tuttora), molte persone sono alla disperazione, avrebbero avuto una luce di speranza che si è chiusa definitivamente con quell'immane porcata che è il governo Letta. Grillo non ha considerata che possono tagliarlo fuori con una legge elettorale ancora più assurda di quella che abbiamo e la proposta avanzata dalla Finocchiaro sui "movimenti" non lascia adito a dubbi in proposito. E poi ha stufato tutto il "purismo", il discutere di scontrini, cosa mi spetta di rimborso ... cose che sono molto lontane dai problemi della gente. Il voto di Grillo è un voto "liquido", un voto di protesta, non c'è vera adesione alle idee, ci sono identità anche molto diverse che hanno votato per l'M5S, ci si ritrovava soltanto nel: Tutti a casa", un po' sarebbe calato comunque il consenso nel momento in cui ti proponi e ti definisci, ma proprio per questo devi cercare di solidificarlo con qualche atto politico che incontri approvazione e risolva qualche grave problema.
RispondiEliminaCiao
P.S. Ti ringrazio per la citazione, si è trattato di un post che mi sono divertito a scrivere, spero che chi lo ha letto si sia divertito anche lui a leggerlo.
Dopo il post di ieri di un invasato livoroso che ancora troppi stanno scambiando per un veggente sono letteralmente stomacato da quel movimento fino a quando rimane ancorato ai vari pupazzetti che se ne fanno portavoce. Nessun commento da parte mia, solo l'invito a leggere questo post di keynesblog.
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