Il sindaco Nicola Maffei (PD) dopo la tragedia di Barletta: «Non mi sento di criminalizzare chi, in un momento di crisi come questo viola la legge assicurando, però, lavoro, a patto che non si speculi sulla vita delle persone».
L’assessore al welfare della Regione Puglia, Elena Gentile (PD), replica alle dichiarazioni rilasciate del sindaco di Barletta: «Mi auguro che le parole del sindaco della città di Barletta siano il risultato di una temporanea sconnessione dalle responsabilità politiche. Una sorta di fuga psicologica di chi, tra gli altri, dovrebbe invece preoccuparsi della corretta applicazione delle norme sulla sicurezza e sulla regolarità’ dei rapporti di lavoro.»
Brevemente, a parte il fatto che le parole di Nicola Maffei sono prive di senso perché se la legge sulla sicurezza serve a tutelare la vita delle persone davvero non si capisce come possa essere rispettato il patto che il sindaco evoca violando quella legge!
Il fatto importante è che in un paese normale ci sarebbe da ragionare su quello che il codice penale chiama "apologia di reato". Questo in un paese normale ma Luciano Gallino ci ricorda implacabilmente in quale paese viviamo.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Diciamo che le ultime dieci parole annullano, per fortuna, quelle pronunciate prima: il lavhorror illegale e deregolarizzato è SEMPRE uno speculare sulla vita delle persone...
RispondiEliminaA Barletta c'é stato un crimine annunciato. Punto.
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