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martedì 28 giugno 2011

Voci

Saramago è noto per la sua opera narrativa ma nella sua produzione ci sono anche due raccolte di poesie, Le poesie possibili e Probabilmente allegria. Le poesie precedono l'attività narrativa del grande scrittore portoghese e nei versi di Saramago è possibile vedere il nucleo del pensiero che poi si dispiegherà nei suoi romanzi. I versi di Saramago, scritti "come chi l'unghie a sangue si rosicchia", contengono già tutto il suo universo narrativo nella sintesi secca che è della poesia che quasi si chiude a guscio per proteggere il carico prezioso di significato.
Vorrei condividerne tante ma una in particolare mi ha dato un'emozione fortissima quando l'ho letta poco fa ed è la sola che propongo con l'invito a leggere le poesie di Saramago, se amate la poesia naturalmente.

Ricetta

Prendete un poeta non snervato,
un fiore e una nuvola di sogno,
tre gocce di tristezza, un tono ambrato,
una vena che sanguina terrore.
Quando l'impasto bolle e si rimesta,
luce di un corpo femminil versate,
condite con un pizzico di morte:
un amor di poeta lo richiede.

José Saramago, Le poesie possibili. In Le poesie, Einaudi, 2002.


Il motivo della mia emozione è perché mentre leggevo questi versi mi tornava in mente la versione "apocrifa" della scena delle tre streghe intorno al calderone dal Macbeth di Shakespeare che avevo scritto qualche tempo fa in questo post. Chissà, forse la voce di Saramago aleggiava nell'aria mentre scrivevo quella versione "spuria", frutto "di una manipolazione di un testo già ampiamente corrotto". Un gioco naturalmente, una semplice assonanza, nulla di paragonabile ai versi di Saramago.

1 commento:

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