Briatore si lamenta perché la privacy dei ricchi non è salvaguardata.
Chi l'avrebbe mai detto che la risposta a una delle creature più semplici del XXI secolo l'avrebbe data anzitempo uno degli uomini più complessi vissuto tra XIX e XX secolo?
"E, di sera, noi pranzavamo in albergo, dove le lampade elettriche, inondando di luce la grande sala da pranzo, la trasformavano in una sorta d'immenso e meraviglioso acquario che chiamava la popolazione operaia di Balbec, i pescatori e anche le famiglie piccoloborghesi, invisibili nell'ombra, a schiacciarsi contro la sua parete di vetro per contemplare, lentamente ondeggiante in turbini d'oro, la vita lussuosa di quella gente, per i poveri non meno straordinaria di quella dei pesci e dei molluschi più strani (una grossa questione sociale: sapere se la parete di vetro proteggerà sempre il festino degli animali meravigliosi, se l'oscura folla che scruta avidamente nella notte non verrà a coglierli nel loro acquario e a mangiarseli)."
M. Proust, in All'ombra delle fanciulle in fiore.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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Beh, complimenti. Perché hai trovato un riferimento veramente perfetto. Chissà, Briatore dubito che ci sarebbe mai arrivato.
RispondiEliminaUn salutone
Ciao, le letture di Briatore non mi assillano, come la sua vita del resto. Piuttosto mi preoccupa la mutazione antropologica che dai tempi di Proust a oggi è avvenuta in quegli strati sociali che erano dei pescatori e delle famiglie piccolo borghesi. A presto
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