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mercoledì 26 agosto 2009

Italiani brava gente

Il viceministro della Giustizia Angelino Alfano (quello effettivamente in carica è l’avv. Ghedini) ha lanciato il grido di allarme sul sovraffollamento delle carceri italiane (leggi). Il sovraffollamento della popolazione carceraria è un problema complesso che diverse associazioni hanno da tempo denunciato ed aveva ragione Karl Popper a dire che “il grado di civiltà di un Paese si misura dalle condizioni delle sue carceri”. E' di pochi giorni fa una sentenza della Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo che condanna l'Italia al risarcimento dei danni morali un cittadino bosniaco per essere stato oggetto di «trattamenti inumani e degradanti» (leggi).
Il viceministro pone l’accento sul numero di detenuti stranieri che occupano gli istituti penitenzieri e invoca l’intervento dell’Europa. Sorvolo volutamente sulle motivazioni prevalenti della carcerazione degli stranieri in Italia che si possono leggere a questo link, sorvolo anche sulla abnorme lunghezza dei processi in Italia e sulla (forse) inevitabile detenzione cautelativa, dico che il viceministro ha ragione e che il problema va affrontato a livello comunitario. Nel caso l’Europa risponda all’appello, come spero, chiedendo ai diversi paesi un impegno proporzionale alla demografia carceraria di ciascun paese mi sono fatto due conti per l’Italia. Sono i soliti calcoli della serva, tutta roba da rivedere attentamente e magari con dati aggiornati che si riferiscono allo stesso anno ma alla grossa qualche indicazione la danno. Io ho preso quello che ho trovato in rete, niente che non costasse una o due ore di tempo libero.

Nel 2006, in base ai dati del Ministero degli esteri, i detenuti italiani nei paesi dell’attuale UE erano circa 2.250 (di cui 1.140 in Germania) su una popolazione di residenti in Italia di circa 59 milioni di abitanti (circa 3,8 detenuti italiani in Europa ogni 100.000 abitanti in Italia. Sarebbero 4,8 detenuti ogni 100.000 italiani residenti se considerassimo tutti i detenuti italiani nel mondo).
Il viceministro Alfano afferma che su 63.000 detenuti nelle carceri italiane oltre 20.000 sono stranieri (diciamo 20.500). Dai rapporti dell’associazione Antigone riguardo la provenienza geografica dei detenuti stranieri emerge “la netta prevalenza dal Nord Africa (netta prevalenza), in particolare maghrebini (Marocco, Tunisia e Algeria in testa) e dai paesi europei non appartenenti alla UE, in particolare Albania, ex Jugoslavia e Romania” (dati del 2001, oggi la Romania fa parte dell’UE ma nonostante il clangore mediatico non ritengo il dato possa introdurre variazioni di rilievo nelle mie stime). Nel 2001 su 28.098 detenuti stranieri circa il 50% erano di provenienza non UE. Considerando invariata la percentuale e ponendo che la restante parte di detenuti siano di provenienza UE, oggi possiamo stimare che circa 10.250 detenuti stranieri nelle carceri italiane siano europei (ho qualche ragione di ritenere il valore una sovrastima ma va bene così). In altre parole ci sarebbero 2,1 detenuti europei nelle carceri d'Italia ogni 100.000 abitanti UE (oggi circa 498 milioni).

Quindi, tirando le somme, l’Italia avrebbe 2,1 detenuti europei nelle sue carceri a fronte di 3,8 detenuti italiani nelle carceri della UE. Un rapporto quasi 1 a 2.
Se, come mi auguro, l’Europa dovesse rispondere all’appello del viceministro Alfano per finanziare la costruzione di nuove carceri in base al principio di contribuzione proporzionale, spero che l’Italia sia pronta a fare la sua parte.

Per avere un quadro più completo del problema dell’affollamento nelle carceri potrebbe essere utile la lettura di questo documento del Consiglio dell'Europa. Da osservare soprattutto la terza colonna di valori della tabella a pagina 21 dove si riporta la popolazione carceraria ogni 100.000 abitanti, e la colonna ‘g’ delle tabelle nelle pag. 46 e 47, dove è riportata la percentuale di prigionieri stranieri nei diversi paesi. Si noterà che gli stranieri nelle prigioni non sono un problema solo italiano, del resto da quanto ho scritto qualche paese, come la Germania, potrebbe sostenere di avere un grosso problema con gli italiani nelle sue prigioni!

Se ne consiglia la lettura prima di andare al meeting di Rimini, meglio se letto invece di andare al meeting di Rimini.

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