C'è un'invarianza nelle leggi dell'universo che va dalle masse stellari al dolore delle creature che conoscono la morte. Come i buchi neri il dolore attrae qualunque cosa nelle sue vicinanze e la distrugge, la porta al di là di un orizzonte degli eventi che non ci è dato conoscere. Le congetture si moltiplicano. Così nascono le religioni e le teorie scientifiche più ardue.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
venerdì 15 settembre 2023
Invarianze
C'è un'invarianza nelle leggi dell'universo e la fisica dei buchi neri è la stessa del lutto. Come una stella collassando forma un buco nero dal quale nulla esce, neanche la luce, e oltre l'orizzonte degli eventi non ha senso lo scorrere del tempo, così quando la vita di chi amiamo si spegne il tempo collassa in un giorno inghiottitoio, resta intrappolato e non passa.
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Siamo buchi neri già senza alcun apparente trauma. Poi cominciamo a collezionare fratture, dolori, delusioni, batoste, tradimenti, dietrofront, offese e il nostro iniziale buco nero diventa anche respingente, spesso baluardo sconosciuto a noi stessi, indefessi a custodirne confini senza un oltre.
RispondiEliminaNon so cosa accade alle stelle e alle masse cosmiche inghiottite dai buchi neri, ma per quanto riguarda l’uomo egli risorge sempre in qualche modo: talvolta arricchito dall’esperienza della perdita, talaltra impoverito, insterilito, contorto, come un albero sopravvissuto ad una catastrofe atmosferica. Le religioni e le teorie scientifiche più o meno ardue tentano di dare un senso al dolore e alla vita stessa.
RispondiEliminaCiao