Sono in vena di confidenze. Che l'innalzamento dei prezzi fosse anche dovuto a quella che chiamiamo sbrigativamente speculazione è un sospetto che è venuto a molti comuni cittadini, come il sottoscritto. Il ministro #Cingolani, a differenza dei comuni cittadini, riveste un ruolo cui ragionevolmente si attribuisce il controllo di leve importanti per correggere le storture della speculazione. Allora lo "sfogo" del ministro mi fa sorgere più di qualche domanda. Il mondo è una macchina complessa, lo è sempre stato ma nell'ultimo mezzo secolo la complessità ha preso un abbrivo e forse ci è sfuggita di mano. Non sappiamo, non vogliamo o non possiamo più controllare quella complessità? La politica ha ancora in mano le leve che le si attribuiscono o è definitivamente diventata l'ancella dell'economia? Di strali sulla speculazione ne abbiamo sentiti tanti con la crisi del 2008 che pareva che la speculazione avesse ormai i giorni contati! Abbiamo creduto e sperato che future, derivati e altre scommesse del mercato avessero fatto ormai abbastanza danni. Non è così. La crisi economica del 2008 non è stata l'occasione per 'uscirne migliori', come si usa dire da qualche tempo?
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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uno che è ministro a sua insaputa mi verrebbe da dire
RispondiEliminaE ho come l'impressione che non abbiamo ancora visto nulla...
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