La canzone dei vecchi amanti
Certo ci fu qualche tempesta,
anni d'amore alla follia.
Mille volte tu dicesti basta,
mille volte io me ne andai via.
Ed ogni mobile ricorda
in questa stanza senza culla
i lampi dei vecchi contrasti,
non c'era più una cosa giusta,
avevi perso il tuo calore
ed io la febbre di conquista.
Mio amore, mio dolce mio meraviglioso amore,
dall'alba chiara finché il giorno muore.
Ti amo ancora, sai ti amo.
So tutto delle tue magie,
tu della mia intimità,
sapevo delle tue bugie,
tu delle mie tristi viltà.
So che hai avuto degli amanti,
bisogna pur passare il tempo,
bisogna pur che il corpo esulti
ma c'é voluto del talento
per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti.
Mio amore, mio dolce, mio meraviglioso amore,
dall'alba chiara finché il giorno muore.
Ti amo ancora, sai ti amo.
Il tempo passa e ci scoraggia,
tormenti sulla nostra via,
ma dimmi c'é peggior insidia
che amarsi con monotonia.
Adesso piangi molto dopo,
io mi dispero con ritardo,
non abbiamo più misteri,
si lascia meno fare al caso,
scendiamo a patti con la terra
però é la stessa dolce guerra.
Mon amour
mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
de l'aube claire jusqu'à la fin du jour
je t'aime encore, tu sais, je t'ame.
Traduzione di Franco Battiato di La chanson des vieux amants di Jacques Brel (in Fleurs, 1999)
Fortunata la persona che ha te a dedicarglieli :)
RispondiEliminaLa canzone è splendida, e l'interpretazione di Battiato la sfronda di ogni manierismo arricchendola di verità. Fa venir voglia di dedicarla a se stessi, di rivolgerle a se stessi queste parole...
Oh, finalmente leggo delle parole, vere.
RispondiEliminamusica per le mie orecchie, quella di Jacques Brel, poi:)
RispondiEliminaMeraviglioso il testo e meraviglioso Battiato. Chissà perché non mi stupisce neanche un po' il fatto di incontrarlo qua...
RispondiEliminaUn abbraccio, mio caro amico.
E complimenti per il Blog Deratzingerizzato: quella foto con l'aspirante sterminatrice di gay è una delle più colossali vergogne dell'umanità.
Zio Scriba, se andiamo nell'archivio fotografico scopriamo altre foto vergognose. Rimanendo in tema di "operatori di pace" c'è una bella foto di Giovanni Paolo II e Pinochet! E' uno strano concetto di pace quello che alberga da quelle parti. Qualcuno mi dirà che anche Gesù ha frequentato dei criminali, ed è vero ma a quanto è dato sapere non mi risulta che ne accettasse il finanziamento!
RispondiEliminaColgo l'occasione per augurare buone feste a te e a tutti gli ospiti di questo blog. A presto.
La lettura e ancor più l'ascolto mi hanno fatto venire la pelle d'oca.
RispondiEliminaAbbracci
Nou
Battiato ha scritto canzoni d'amore indimenticabili, ma è riuscito ad addolcire canzoni come questa che in Brel è quasi un grido, mentre qui assume tonalità più lievi e malinconiche tipiche, forse, del fatalismo siciliano e di tutto il sud dell'Italia in generale. Il mio in bocca al lupo affinché il dono che scrivi di desiderare faccia parte della tua realtà e della tua vita al più presto.
RispondiEliminaCiao
Amo questo cantautore e la canzone ...è proprio una poesia.
RispondiEliminaBuone Feste!
Che le prossime festività siano per te giorni lieti e sereni assieme alle persone più care.
RispondiEliminaCari saluti e un abbraccio Nou
Un abbraccio anche agli ulivi e al Salento :)
Caro Garbo, posso dire di essere fortunato. Il mio più che un desiderio è una dedica. Sono "appena" quindici anni che nella mia vita c'è quel dono e mi auguro che possa esserci ancora a lungo.
RispondiEliminaCara Nou, non manco mai di abbracciare gli ulivi quando sono giù ;-)
Ricambio a tutti gli auguri per un felice anno nuovo.
Jacques Brel....
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