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domenica 27 gennaio 2019

La continua memoria

Antonio Gramsci diceva che la storia insegna ma non ha scolari. Oggi è grande lo scoramento per una società piena di livore e rabbia, che si fa guidare da gentaglia che non sa coltivare la forza della gentilezza e che alimenta il rancore, la frustrazione, la forza bruta e lo fa per un tornaconto elettorale che non porterà lontano. Oggi è grande lo scoramento che il giorno della memoria può sembrare una presa in giro, una vuota celebrazione, e invece è proprio per questo che è ancora più urgente tornare sui vecchi orrori e pensarli in continuità con quelli di oggi, con la sistematica coltivazione dell'odio per i migranti, per i reietti, per i diseredati.

6 commenti:

  1. " un tornaconto elettorale che non porterà lontano".
    Davvero lo credi?
    I sondaggi la dicono diversa, diversissima purtroppo. Raramente come in questo caso chi governa ottiene più sostegno dell'odio, seminato ad arte in un campo che sotto sotto non ha mai respinto un passato vergognoso.
    Ignorare non significa solo non sapere: ignorare significa non VOLER sapere.
    Ecco, noi, gli italiani ma anche buona parte dell'Europa, ignoriamo.

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    1. Gattonero, c'era uno che diceva che lo statista deve guardare alle generazioni. Sono cresciuto alla luce di chi ha concepito la storia dell'emancipazione umana in termini di classi sociali che si avvicendano. Partendo da qui ti dico che c'è più senso dello Stato nell'unghia del mio dito mignolo di quanto ne possa concepire Salvini, Di Maio e le loro bande di idioti al seguito, quindi sì, lo ripeto, questi qui non porteranno lontano, possono portarci solo alla guerra civile e per come la vedo potrebbe non essere una brutta cosa.

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  2. Se per sconfiggere questo clima di caccia al diverso, dovremo diventare degli odiatori con il fucile in mano, l'avranno voluto loro e cioè quelli che pensano che degli sbruffoni al governo possano assicurare loro una vita tranquilla.
    Non vogliono capire, i più non riescono a fare un ragionamento complesso...

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  3. Sono d'accordo anch'io che non porterà lontano, tutto ciò che cresce in fretta e male non fa molta strada (vedi Renzi, fino a qualche mese fa eravamo tutti renziani e l'ex sindaco di Firenze era quotato al 40%, adesso non lo salutano più nemmeno i suoi genitori).
    La barbarie è sempre in agguato, all'inizio ti viene da ridere, chi se ne fa paladino è sempre un essere ridicolo e ti viene spontaneo sottovalutarlo (come è successo con Mussolini, con Hitler, con Franco, come sta succedendo in Italia, in Venezuela e in altre parti del mondo.
    Poi il fenomeno cresce a dismisura, molti si piegano al suo passaggio, come quando passa la china e tutti si scoprono giunchi; lo guardi attonito, ti chiedi come è potuto accadere, come può succedere che un Paese civile e democratico neghi l'attracco a poche decine di disperati, come ci si scanni fra stati europei cercando di scaricare reciprocamente le proprie responsabilità e le persone come se fossero oggetti molesti, come può accadere che lo stato d'Israele getti pesticidi su quei pochi terreni coltivabili della Striscia di Gaza ancora in uso ai palestinesi perché hanno bisogno di nuova terra per nuovi coloni.
    Quando prevale chi odia e chi agita la paura sorgono i peggiori incubi (due guerre mondiali potrebbero bastare, ma è passato troppo tempo, i testimoni diretti del massacro e della barbarie sono quasi tutti morti, e c'è chi tira troppo la corda incurante che si spezzi perché non comprende il significato e le conseguenze del suo spezzarsi o non vede l'ora di sfogare la sua violenza credendo che questo possa portargli un vantaggio).
    Il ridicolo e l'imbecillità di ogni fascismo si combattono con la serietà e l'impegno, il trionfalismo, la retorica, la demagogia e il populismo si combattono con l'ironia, mostrando a tutti l'estrema stupidità di ogni mossa che vuole sembrare solenne, ma che riesce solo ad essere comica e grottesca. Per quanto riguarda l'odio, invece, non esistono soluzioni, può essere prevenuto, ma una volta che prevale è come un fuoco che divora tutto ciò che è infiammabile, persone comprese.
    Ciao

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  4. Penso che prima o poi anche questo Matteo cadrà, le illusioni sono tutte di breve durata e sempre piu' di breve durata, anche quelle più egoiste e fasciste, alla resa dei conti si scontrano con la realtà dei fatti, della miseria neoliberista e della società che ribolle ... purtroppo non torneranno in vita quelle persone disperse in mare, umiliate, allontanate, e dopo questi governanti non è detto che ne arrivino di migliori (peggiori è difficile, ma non si sa mai).

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  5. Questo paese passa da una epidemia all'altra, ormai in maniera compulsiva. Abbiamo attraversato la berlusconite, come si augurava Montanelli, pensando erroneamente che ci volessero pochi mesi, ci abbiamo messo vent'anni! Poi è venuta la renzite, una fiammata, perché dopotutto la conflittualità interna alla sinistra (e so bene quanto la parola sinistra centri poco con renzi) è servita a espellere quell'antigene in poco tempo. Adesso siamo in piena salvinite, quei coglioni dei 5s fanno solo da contorno e, per certi versi, da ammortizzatore. Durerà poco? Non credo. La durata dipende da due fattori. La dialettica interna a una fazione politica e il colore degli italiani. Parlare di dialettica nella destra becera che è nata con berlusconi e continua peggiorando con salvini è un ossimoro, lì uno comanda e gli altri obbediscono. Il colore degli italiani lo individuò Primo Levi, sono grigi. Se gli tocchi la famiglia fanno il diavolo a quattro, per il resto se ne fottono. Il senso dello Stato è uno sconosciuto, oltre l'orizzonte concepibile, quello del cortile di casa propria. E' con questo concime che crescono i piccoli cesari.
    Nou, un ragionamento complesso? Siamo in mano a un manipolo di analfabeti funzionali che si credono statisti e gli italiani non sono da meno. Nel bene o nel male i governanti sono espressione del popolo, anche se sul senso politico del termine popolo c'è molto da dire e a me sembra che il popolo non ci sia più, ha lasciato da tempo il posto alla massa. Garbo, l'europa ha molte responsabilità e in quelle si insinuano le accuse strumentali di salvini che, ricordiamolo, si allea con i paesi di Visegrad che non vogliono sentire parlare di ricollocamento dei migranti, boicotta la revisione dell'inviso regolamento di Dublino (firmato da Maroni) e poi accusa l'europa di non fare niente per i migranti. Diciamolo chiaramente, a salvini serve che l'europa non faccia niente e lui è un elemento chiave di questo stallo. Salvini se lo sta coltivando in casa l'odio e generalmente è l'odio che ti coltivi da solo quello che ti soffoca, non parlo dei suoi avversari politici ma dei suoi sostenitori. Prima o poi anche l'armata brancaleone lega-5s si scontrerà con la realtà e sarà un impatto duro, Alligatore io non sono ottimista sul futuro. In questo paese le persone che fanno un discorso complesso sono guardate con sospetto, chi parla piano è considerato un debole, chi dice che una cosa va studiata prima di parlare è considerato un ignorante... come possiamo immaginare che a un certo punto, allo stadio culturale in cui ci troviamo, venga votato un soggetto simile? Costruire coscienza politica è un processo lento, qui ormai si è sfilacciata e temo che siamo nel pieno di un feedback positivo, può andare solo peggio, fino a una qualche rottura catastrofica del tessuto sociale. Spero con tutto il cuore sbagliarmi ma il pessimismo della ragione mi dice altro. Saluti a tutti.

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