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mercoledì 25 luglio 2018

#SalviniDeveRestituire49MilioniDi€

Provo a lanciare una iniziativa su fb. Entri nel profilo di #Salvini e per ogni post lasci un messaggio del tipo #tirafuoriisoldi #ricordatideisoldidarestituire #49milionidieuro #lesentenzesirispettano #cassazionetidiceniente? .... nessuna replica, nessuna raccolta di sfide o provocazioni, per nessun motivo.
Un messaggio per ogni post, tutti i giorni. Per smettere facciamoci bloccare.

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Due parole su questa iniziativa che in solitaria ho lanciato e in solitaria perseguo. Intanto trovo stimolante leggere quante specie popolano il pianeta Italia, a volte mi deprimo a volte mi diverto ma diciamo che non mi annoio. I soldi che la lega ha sottratto illecitamente non sono il mio principale interesse. Il mio interesse per quei soldi coincide con il fatto che sono il risultato di un reato sanzionato da una sentenza della corte di Cassazione che ne dispone il sequestro, fine. Per il resto mi fa abbastanza pena una politica portata avanti a suon di stop ai vitalizi, i parlamentari guadagnano troppo, no alle pensioni d'oro e altre menate di questo tipo. Per quanto non mi sfuggano le storture e le ingiustizie perpetrate da quanti indegnamente hanno occupato sacri scranni della vita politica di questo Paese ritengo che queste argomentazioni siano indice di un impoverimento del discorso politico che non prelude a niente di buono. Con questi argomenti non guardi alle prossime generazioni, al massimo guardi a fine mese. Ad ogni modo per tornare ai miei insistenti post sul profilo di Salvini per chiedere la restituzione del maltolto, lo faccio proprio perché ormai questo è l'unico argomento sensibile anche per molti suoi sostenitori. Non posso entrare in un mattatoio e parlare di valori etici, di solidarietà, di partecipazione pubblica, di diritto, di programmazione economica, di politica industriale, di programmi di sviluppo. Questo è la politica ma non vedo niente di simile né nel profilo di Salvini, né in quello di Di Maio. Allora insisto sul solo argomento che rende muti molti suoi sostenitori, il solo che capiscono: i soldi. Questo è il solo argomento finora che potrebbe incrinare il favore crescente nei confronti di Salvini e trovo francamente imbarazzante che i mezzi di comunicazione lo trascurino come fosse un incidente di percorso per la Lega di Salvini. Non lo è. Salvini non può dirsi estraneo alla gestione economica della Lega dei tempi di Bossi. Se lo fosse stato si sarebbe costituito parte civile nel processo e chiesto il rimborso a Bossi & co dei 49 milioni di euro messi sotto sequestro, lo avrebbe fatto in nome e per conto della Lega da lui diretta. Non facendolo si è reso responsabile di un danno nei confronti di milioni di suoi stessi sostenitori.


Tu non puoi farlo, Salvini lo ha fatto.

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Frequentare il profilo di Salvini significa leggere commenti strampalati perché a Salvini piace dare in pasto una polpetta avvelenata e poi guardare i cani avventarsi sulla polpetta, a volte sbranandosi tra di loro perché difettano anche di ironia e non si riconoscono tra di loro! A me interessano poco i commenti fatti di ingiurie gratuite e direi pure elementari, proprio da scuola elementare. Provo più interesse per quei commenti apparentemente di "buon senso" che però non ha niente di buono perché sbagliato alla radice ma la radice sembra ormai così lontana che pochi l'afferrano chiaramente. Si tratta piuttosto di luoghi comuni che per insistenza e diffusione si guadagnano il titolo di buon senso. Uno di quei luoghi comuni è "prendi i migranti a casa tua", indice di una perdita del concetto di pubblico e di collettività, concetti trascurati anche e soprattutto a sinistra. Già, perché ci fosse un tessuto di contenimento di queste derive i profili come quello di Salvini avrebbero anche il ruolo social(e) di fare da contenimento e valvola di sfogo per frustrazioni che attendono risposta, invece quel tessuto manca e va ricostruito, lentamente, con pazienza ma con intransigente rigore e senza tolleranza per gli intolleranti.

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Per chiarire alcuni concetti di base. A quanti ancora invitano i "buonisti" ad accogliere i migranti in casa propria rispondo che non lo faccio così come non accolgo a casa mia tutti i malati degli ospedali d'Italia, gli studenti delle scuole e dell'Università, i disoccupati e gli indigenti italiani ecc. ecc.
Per garantire i diritti, come quello alla salute, all'istruzione, al lavoro, alla dignità, io pago le tasse. Ripeto, io pago le tasse, non le evado come fanno molti "cattivisti". Poi posso anche fare beneficenza ma quello riguarda il privato e lo tralascio. Invece pagare le tasse, ripeto, pagare le tasse, non evaderle, garantisce che uno Stato continui a essere Stato. Stato sociale in particolare, quella cosa nata nel XIX secolo dove la collettività contribuisce per la garanzia dei diritti di tutti.

1 commento:

  1. Ultimamente non solo il profilo di Salvini ci mostra come siamo messi, su Fb davvero troviamo di tutto, più guardo i commenti e più mi domando perché lo faccio...

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