Qui, negli anni di siccità, si usava mettere nella bocca della statua del Santo una sarda salata, perché anche lui sentisse i morsi della sete, come li sentivano i suoi fratelli. Oltre alle preghiere per la pioggia si ricorreva a questa sollecitazione, per ricordare al Santo che toccava a lui intercedere.
Società antiche, dove ognuno faceva il suo mestiere, e non c'era ragione alcuna perché un santo facesse eccezione.
Inutile dire che sono in pochi ormai a ricordare questa tradizione. Il sacro antico è arretrato, ha ceduto il posto al nuovo sacro. Dei mestieri nessuno sa più quale sia il suo, neanche i santi.
Buona festa di San Martino, buon vino novello.
