Alcune vecchie stime, piuttosto approssimative, dicono che il peso di tutte le formiche del mondo va da 30 a 300 milioni di tonnellate. Il peso stimato degli esseri umani, considerando 7 miliardi di individui, è di circa 350 milioni di tonnellate. Se per il peso delle formiche risultasse più corretta la stima più bassa, allora le formiche peserebbero meno di un decimo del peso dell'intera umanità, mentre se fosse più corretta la stima più alta allora la distanza tra il peso degli esseri umani e quello delle formiche si accorcerebbe di gran lunga.
E riguardo al materiale che le formiche riescono a trasportare, ci hai mai pensato? Poniamo il caso che il tuo peso sia di 65 kg, se tu avessi la forza di una formica rispetto al tuo peso saresti in grado di sollevare 3,25 tonnellate. Niente male eh! Una formica riesce a sollevare fino a 50 volte il suo peso. Per non parlare di alcuni acari che trascinano fino a 1180 volte il loro peso su una superficie orizzontale e fino a 530 volte su una superficie verticale.
Le formiche che vedete in questa foto e nel video stanno trasportando in questi giorni le pagliuzze di graminacee nel loro formicaio. Sono giorni che sono in fila sulla panca del parco dove vado a correre e chissà quanta strada fanno nel prato per raggiungere il formicaio. Una attività continua, instancabile. Non ho fatto stime di quanto materiale stiano trasportando ma con i numeri che ho dato sarà facile immaginare che si tratta di quantità notevoli, ben oltre quello che possiamo pensare di primo acchito.
Ma torniamo al peso di tutte le formiche del mondo. E' difficile fare una stima precisa, non si possono mica contare tutte le formiche del pianeta e pesarle una per una, ma se alle formiche aggiungiamo solo le termiti allora possiamo avere una ragionevole certezza che il peso di tutte le formiche e di tutte le termiti supera quello degli esseri umani andando da 475 a 745 milioni di tonnellate contro i nostri 350. Mi direte che anche la stima delle termiti può essere molto incerta, è vero. Allora sarei pronto a scommettere la vita che aggiungendo gli altri insetti della terra il peso degli esseri umani al confronto sarebbe una pagliuzza paragonata al peso di una montagna.
Ma se può sembrare ovvio che tutti gli insetti del mondo pesino più di tutti gli esseri umani provo a rilanciare. Ti sei mai chiesto quanto pesano i batteri? La stima del loro peso è stata fatta non considerando il contenuto di acqua, quindi per confrontarla con quella degli esseri umani dobbiamo fare la stessa cosa, togliere il peso dell'acqua. Il peso secco di 7 miliardi di esseri umani è di 105 milioni di tonnellate, quello dei batteri va da un minimo di 350.000 milioni di tonnellate a un massimo di 550.000 milioni di tonnellate. I batteri pesano da 3300 a più di 5200 volte il peso degli esseri umani. Anche se la stima corretta fosse quella più bassa si tratterebbe di una massa enormemente più grande di quella degli esseri umani. L'avreste mai detto?
Cosa voglio dire con questi numeri? Niente più di quello che ho detto. Spesso quello che non si vede pesa più di quello che si vede, bisogna imparare a guardare. Una sola formica non pesa niente, un solo batterio neanche lo vedi ma se li metti tutti insieme allora sei di fronte a una schiacciante maggioranza. E noi, i piccoli della specie umana? Ci comportiamo come formiche singole che non pesano niente, come batteri che neanche si vedono o riusciamo ancora a mettere insieme i nostri pesi? Sono davvero tanto lontani i tempi in cui qualcuno poteva lanciare il monito: piccoli di tutti i paesi, unitevi!
e mi viene da dire... se le formiche poi si incazzano?!?
RispondiElimina“ Ma se una fucilata aveva ucciso il coniglio, se i cannoni rigati di Cialdini scoraggiavano già i soldati napoletani, se il calore meridiano addormentava gli uomini, niente invece poteva fermare le formiche. Richiamate da alcuni chicchi di uva stantia che don Ciccio aveva risputato via, le loro fitte schiere accorrevano, esaltate dal desiderio di annettersi quel po’ di marciume intriso di saliva di organista. Si facevano avanti con baldanza, in disordine ma risolute: gruppetti di tre o quattro sostavano un po’ a parlottare e, certo, esaltavano la gloria secolare e la prosperità futura del formicaio n. 2 sotto il sughero n.4 della cima del monte Morco; poi insieme alle altre riprendevano la marcia verso il sicuro avvenire, i dorsi lucidi di quegli insetti vibravano di entusiasmo e, senza dubbio, al di sopra delle loro file, trasvolavano le note di un inno”. (Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo, p. 116).
RispondiEliminaPiù avanti, a pag. 123 e in quelle immediatamente successive il principe Fabrizio e don Ciccio Tumeo si raccontano come in occasione del Plebiscito in cui la Sicilia chiese l’annessione al Regno d’Italia, fu azzerata la volontà degli elettori contrari con brogli elettorali.
I piccoli insieme possono “pesare” più del grosso, senza alcun dubbio, ma hanno più difficoltà a mettersi insieme pacificamente e ad adottare strategie comuni; le formiche e le termiti, a quanto sembra, ci riescono benissimo, noi esseri umani tendiamo invece a far decidere il più grosso e il più pre-potente per tutti. Sono d’accordo che ciò che non si vede spesso conta di più di ciò che si vede, e che l’invisibile domina il visibile, da Anassagora fino a Merleau-Ponty è questa la preziosa lezione che il pensiero occidentale ci consegna. Ma una volta fatto tesoro di ciò, non possiamo non chiederci con Woody Allen: “Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura?”.
Ciao
Il meccanismo è antico, divide et impera. Una massa disaggregata può essere dominata facilmente, non guidata perché questo impero non ha direzioni, ma dominata. Fino a quando le formiche si incazzano e allora fanno le rivolte che a volte la storia registra con il pomposo nome di rivoluzioni!
RispondiEliminaL'unico modo per essere coesi è avere obiettivi comuni: difesa e allargamento dei diritti, salvaguardia dell'ambiente dal degrado, salvaguardia del patrimonio artistico e paesaggistico, affermazione dei principi di uguaglianza e solidarietà. E' diventata moneta fuori corso, circola ancora tra pochi superstiti. Le masse trovano coesione quando devono tifare per una squadra o, peggio, quando devono farlo contro un'altra squadra. I valori di coesione sono quelli più miopi: familisti, campanilisti, fintamente nazionalisti. Manca una direzione, un catalizzatore per fare riscoprire quello che è sepolto in tante persone, il piacere di fare qualcosa di utile insieme, di utile per il singolo individuo e per la collettività, per oggi e per domani, quando non ci saremo. Una volta questi catalizzatori erano i partiti, adesso sarebbe il terzo settore ma i segnali di questi giorni, gli attacchi alle onlus e alle associazioni di beneficenza, sono pericolosi sintomi di ulteriore degenerazione. Il falso principio mercatista che ogni individuo persegue solo la sua massima utilità è stato ripetuto così tante volte che ci si è convinti che sia vero. E' stato reso vero. Abbiamo bisogno di catalizzatori meritevoli di fiducia, perché l'unico modo per ritrovare il collante sociale è questo, non ce ne sono altri, potersi fidare dell'altro. La fiducia tradita è il cancro della società. Ci sono tante iniziative meritevoli ma è a livello di politica nazionale e sovranazionale che non riesco a vedere niente oltre i proclami di rito. A proposito di mondo invisibile, se ti capita di andarci vedi anche se c'è parcheggio perché temo che ormai a piedi non si muove più nessuno, o si va in auto o si resta a casa. Un saluto :-)
È un sempre un piacere leggerti, Antonio. E anche i tuoi amici commentatori sono del pari interessanti. Salute!
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