I post della tastiera #1:
Un saluto e buon lavoro a tutti i giorni di tempo per la verità non so come mai il nostro servizio clienti al centro del mondo del lavoro a tempo indeterminato e il solo uso personale che avrebbe provveduto al saldo della quota associativa annuale per il resto della documentazione richiesta per il ritardo ma non si può trovare in allegato il file che avrebbe dovuto essere un giorno come richiesto... buone feste ☺️ Cominci con una parola, la tastiera te ne suggerisce altre. Scegli la parola fino a quando non ci sarà un piacere che avrebbe provato a chiamarti ma non si può fare il punto di partenza ed ecco che arriva la star.😅
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I post della tastiera #2:
Buon appetito a qualcosa di più di un vostro cortese cenno per la sua riservatezza in ottemperanza al DL che avrebbe provveduto a fare il punto della sinistra e la morte di una nuova password e username o per il ritardo nella risposta ma sono stato in grado di gestire le risposte alle domande che mi hanno chiesto se potevo fare diversamente per il resto è tutto ok.
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I post della tastiera #3:
Penso che sia un dono della sintesi che ci sia un buon appetito amore mio oggi davvero siamo stati un abbraccio forte forte e un caro saluto a tutti voi umani e non.
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I post della tastiera #4:
Auguri ma il cubismo per la salute dei cittadini che hanno visto gorgonzola lo cambio per il nostro incontro di ieri sera lasci intendere che possano essere utili per la prima volta che potevi fare un salto a vedere se è possibile che parlando senza sapere che lingua stanno facendo un po' di pazienza perché sfugge qualcosa di nuovo purtroppo ☺️
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I post della tastiera #n.
Scelgo la prima parola poi il mio cellulare ne "suggerisce" tre, vado avanti "scegliendone" una fino alla fine, decisa (+ o -) arbitrariamente. Dopo la prima parola il concetto di scelta vacilla e vacilla anche per la prima parola anche se faccio finta di nulla. I tre suggerimenti sono definiti nello spazio virtuale della storia dei lemmi usati, risultato di un algoritmo che genera connessioni linguistiche sulla scorta delle ricorrenze passate. Navigo in una bolla linguistica di n possibili strade significali. Un percorso di triforcazioni successive. Se le parole di una frase sono n, le frasi possibili sono 3^(n-1). Per una frase di 30 parole esistono più di 68.630 miliardi di frasi. Un numero astronomico di possibilità. Perdersi nella vertigine è facile per chi è più attento all'abisso e non si fa distrarre dalla retta via!
Non tutte le scelte, se scelte sono, sono consentite. C'è uno "zoccolo duro" che non si può violare, se si vuole conservare una struttura di senso (diamo per scontato di sapere cosa voglia dire). C'è un edificio significale con regole precise, non solo linguistiche. Resta tuttavia un numero straordinario di possibilità morte, di strade non percorse a fronte di una sola tracciata e in quella vertigine perduta io mi perdo. Una vertigine che sfiora appena quella che chiamiamo intelligenza artificiale, banale modellino della nostra intelligenza che ne facciamo un gran parlare ma ancora non sappiamo cosa sia, come quell'altro totem davanti al quale ci inginocchiamo ma che sappiamo a malapena nominare: la coscienza.
Buon anno nuovo.
PS - per afferrare la dimensione della faccenda provate a immaginare che il gioco possa farsi su un computer più potente di un cellulare e con un software più sofisticato per costruire le proposizioni. Dalla cabala ebraica alla letteratura computazionale non è difficile immaginare il percorso.
Devo dire che sì, il cell propone andazzi a suo piacere, ma ti offre tre opzioni tra le quali scegli tu cosa ti aggrada meglio, e a me son capitate anche periodi niente male, alla fine, sensati e scelti ma pur sempre indirizzati da un algoritmo di dubbia provenienza. Anzi certa. Eccallà.
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