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mercoledì 11 aprile 2018

La rosa dell'alba

La rosa dell'alba
non sboccia la mattina,
servono molte ore di luce
per sentire il suo profumo.
Chi le diede il nome
conosceva l'attesa
dei petali chiusi nella notte.
Scrigni di silenzio le spine.
Sguardi la schiudono
nei pomeriggi di aprile.

4 commenti:

  1. Veramente bella questa poesia e le parole che hai scritto. Complimenti per come scrivi e per il tuo blog che visito con piacere.
    Un salutone e alla prossima

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  2. La foto con questa inquadratura è anche una poesia.

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  3. Le scritte sui muri, il carattere usato, la bordatura della porta, i calici sul tavolo e il mazzetto di fiori mi danno l'idea di un locale "tipico", ma poi ho pensato che niente impedisce di scrivere sui muri della propria casa, di usare i calici che ritieni più opportuni o di mettere un mazzetto di fiori di campo recisi nel proprio centro tavola.
    La poesia è molto bella, dolce e delicata ... la signora la cui sagoma vediamo di spalle, potrebbe essere la rosa dell'alba da te suggerita, la cui essenza non si rivela all'alba (dall'ingannevole nome che la descrive) ma nei pomeriggi d'aprile, dopo lunga e paziente attesa e dopo un'amorevole cura e premura di sguardi.
    Ciao, un abbraccio

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