Una signora a Padova concede in comodato d'uso la propria casa perché vengano ospitati gratuitamente sei immigrati tramite una onlus. La città è in rivolta, tremila firme per cacciare via gli "invasori". Il sindaco Massimo Bitonci, della Lega Nord, afferma che "mettere dei clandestini in case private è una scelta estremamente sbagliata. I cittadini mi hanno chiesto di intervenire perché questa sitazione è intollerabile". Contro gli immigrati stanno organizzando una fiaccolata "silenziosa". Una manifestazione pacifica, si direbbe!
Anch'io vorrei una fiaccolata. Una grande fiaccolata. Grande quanto l'Italia. Una fiaccolata che bruci tutto, anche me. Forse dopo questo sarebbe un paese migliore.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
martedì 12 maggio 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dici che il fuoco basti? Che poi dalla cenere non rispunti...
RispondiEliminaHo abitato a Padova per un tempo sufficiente per rendermi conto di come stava cambiando, di quali gravissimi errori sono stati fatti e continuano ad essere fatti, per dirti che comprendo benissimo lo sconcerto di fronte ad una notizia simile, di fronte alla reazione stupida, esagerata, assurda dei cittadini, tuttavia, senza giustificare nulla e nessuno, non possiamo imputare soltanto a stupidità, ignoranza ed egoismo una simile reazione. Quando sono andato via io dalla città a fine 99, il quartiere dove abitavo (una zona universitaria) era militarizzato giorno e notte. C'erano interi quartieri, come la famigerata via Anelli, impraticabili, sede dello spaccio cittadino e di molte altre attività illegali; ci sono stati degli scontri durissimi, ipotesi assurde come quella di erigere un muro (sfortunatamente realizzato) fra il centro commerciale più grande della città e tutto il quartiere "anelli" adiacente.
RispondiEliminaUn muro che è stato come perpetuare l'errore all'origine di tutto il problema, quello cioè di ghettizzare l'immigrazione (di cui pur si aveva necessità perché Padova e provincia tiravano economicamente come un treno giapponese all'epoca e la mano d'opera non bastava mai, soprattutto se era pagata in nero e a basso costo) in quartieri già malfamati, perché in via Anelli nelle casine verdi abitavano già in precedenza prostitute, travestiti e studenti universitari che volevano risparmiare qualche lira a costo di rimetterci qualche nottata di sonno per l'andirivieni, gli schiamazzi e qualche lite notturna. Non mi ha stupito che Padova, che pure non è Treviso in quanto ad apertura mentale, dopo decenni di politiche dell'immigrazione inconcludenti e ponziopilatesche, si sia ritrovata con Bitonci sindaco. Che sarà certamente benzina buttata sul fuoco, visto che il suo potere deriva dall'esasperazione, dall'ignoranza, dall'impotenza, che ingigantirà il problema invece di risolverlo, ma ai cittadini che si sono nutriti fino adesso di chiacchiere, persino queste prese di posizione completamente sbagliate possono sembrare qualcosa ... almeno finché qualcuno non presenterà loro il conto di tutti gli errori commessi.
Ciao
Lo so Garbo, tu hai ragione, l'immigrazione è tema delicato che va gestito con cautela, non prescindendo dalle esigenze dei diversi popoli che si incontrano, dalle loro tradizioni, dalle loro abitudini. Tutto questo non è stato gestito e le frizioni sono cresciute. Spesso, anzi sempre, in Italia le "risposte" della politica esplodono in seguito alle domande disattese a lungo. Tutto questo è vero ma se non avessimo dimenticato il nostro passato, se non avessimo avuto tutta questa fretta di uccidere il padre, di uccidere i nonni (e non mi riferisco alle carnevalate dei rottamatori ma a un processo molto più devastante) non avremmo prodotto movimenti fascistoidi come Lega & C. per rispondere a quelle domande, avremmo costretto i partiti civili a prendersi carico di quei problemi, avremmo trattato con l'Europa perché si prendesse la quota di responsabilità che le compete e lo avremmo dovuto fare da lungo tempo. Adesso la situazione è quella che vediamo. Noi italiani siamo i soliti fascisti latenti e l'Europa è quello che è, basta rileggersi il manifesto di Ventotene per capire quello che non è. Ciao.
RispondiElimina