Raccoglitrici di olive, Agro di Melendugno, 1973. Photo Sacchetto Luigi - AFIAP Didascalia aggiunta il 31-12-2012. |
Curva nera di tempo
genuflessa intorno al Dio dell'olio
nell'ora dell'adorazione.
Donne rotonde come il mondo
raccolgono olive
per la luce dei morti
e il pane dei vivi.
Non molto tempo fa, la foto è del 72 se ricordo bene, la raccolta delle olive era opera delle donne, gli uomini erano tra i rami, pettinavano con i rastrelli i ramoscelli per far cadere le olive che non erano andate giù da sole. Intorno all'albero si realizzava un'ara circolare e partendo dall'esterno le donne raccoglievano con le mani le olive, le fitte e le cijare (le fitte sono quelle più dense sotto l'albero, le cijare sono quelle più sparse). Non c'erano le reti, quelle sono venute dopo, le "reti poste intorno dai contadini a sposare se stessi a loro", immagine meravigliosa di Fabrizio, la raccolta avveniva ancora a mano e in molti posti del mio Salento continua ad essere così. Poi è venuto il tradimento, la raccolta non è più uno sposalizio con l'albero, ancor meno un'adorazione. Si stendono le reti, una macchina fa tremare gli alberi, li scuote, le olive cadono, si avvolgono le reti. Fine.
Fimmine fimmine ca sciati alle ulie
cujiti e fitte e puru le cijare
E' la strofa di una variante della canzone che ho messo in questo post.
Un uomo del Sud
come immagina Dio
se non come storto olivo
e perenne rovina?
Vittorio Bodini, Inediti 1949-1960. In Tutte le poesie a cura di Oreste Macrì. Ed. Besa, 2010.
Oggi in Salento si potrebbe consumare l'ennesimo scempio, la domanda che si poneva Bodini non ha più l'attesa risposta. Nel cuore del basso Salento, in Puglia, tra i comuni di Maglie e Otranto si vuole costruire un'autostrada. Quei comuni sono già serviti da una strada statale ampia e scorrevole a due corsie. Costruire l'autostrada significa passare sopra secoli di storia, sradicare migliaia di ulivi secolari, molti sono millenari.
Cosa io pensi della democrazia del click è cosa nota tra chi legge questo blog ma ad ogni modo gli strumenti vanno usati. In rete c'è una petizione promossa su Avaaz.org che chiede:
«Al Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio al Consiglio dei Ministri e a tutto il Parlamento.
Col presente appello-petizione si vuole chiedere di fermare la folle e insavia costruzione della mega autostrada a 4 corsie nel cuore del basso Salento fra i comuni pugliesi di Maglie e Otranto. Oltre 8000 ulivi ed essenze di pregio da estirpare sono la misura arborea di un'ecatombe intollerabile che prevede un simile martirio di territorio e la dissipazione e scempio di preziosissime e innumerevoli testimonianze della civiltà greco-romana e cristiana e del lavoro millenario della nostra civiltà contadina. Le nostre firme chiedono l'intervento per salvare, ora, l'entroterra otrantino e quindi con una moratoria di tutti, tanti, i previsti progetti di iper-ampliamento autostradale, di strade esistenti e fermare la costruzione di altre strade fortemente impattanti e certamente ridondanti per l'intera Puglia salentina e salvare il suo unico e meraviglioso mosaico paesaggistico storico naturale impregnato di cultura e mitologia.»
Vi prego firmate la petizione.
Chi non è salentino può chiedere con questa petizione di salvare quegli alberi, chi è salentino, se ancora ricorda qualcuno inginocchiato sotto quegli alberi, allora dovrà fare di tutto per impedire la costruzione di una autostrada inutile e dannosa.
Capisco perfettamente la tua rabbia di fronte allo scempio. Perfettamente perché io coltivo un centinaio di alberi di ottime taggiasche. Ma purtroppo scempi di uliveti ce ne sono un po' dappertutto. Guarda QUI, ultima foto.
RispondiEliminaCerto che firmo, Antonio.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
Ciao,
Lara
Ops, scusa, QUI.
RispondiEliminaGrazie a tutti.
RispondiEliminaCiao carissimo, tra le cose da combattere dovresti anche inserire il rubacchiare foto qui e là e pubblicarle senza nemmeno citare l'autore. La foto della raccolta di olive che dici "è del 1972 se ricordo bene" è in realtà del mio amico Luigi Sacchetto ed è stata tratta da una sua cartolina. La furbata è stata di cambiarne l'orientamento in senso orizzontale ma l'aquilotto non è riuscito ad annullare l'effetto retino di stampa.
RispondiEliminaBuon lavoro
ringrazio il mio amico ANONIMO.Dici di non tollerare la spazzatura e ti permetti di riprodurre una mia foto in maniera che non oso pronunciare, danneggiando la mia reputazione di fotografo; se proprio ci tieni comperati un diritto di pubbblicazione così avrai una foto tecnicamente valida da pubblicare rendendo il tuo sito meno volgare.
RispondiEliminaLuigi Sacchetto
L’idea di appropriarmi di una foto altrui non mi ha mai nemmeno sfiorato. Ad ogni modo chiedo scusa a quanti possono essere stati tratti in inganno riguardo alla foto di apertura di questo post ma se c’è un errore che mi rimprovero, e so che sarà faticoso per me perdonarmi, è la superficialità e la frettolosità con cui ho accennato alla foto. La foto è celebre nel Salento ma non altrove e aver considerato la sua celebrità mi ha fatto dare per scontato che fosse chiaro che la paternità della foto non è mia. Del resto io avevo 5 anni quando la foto è stata scattata! Tuttavia riconosco che pur non avendo mai detto che la foto è mia non ho neanche detto che non è mia ma, ripeto, si è trattato di una leggerezza, non di una frode premeditata. Normalmente posso passare giorni tra i miei libri o in rete a cercare un riferimento, una citazione che si affaccia alla memoria. Ricordavo questa foto che, come dicono correttamente i commentatori che mi precedono, è una cartolina di Luigi Sacchetto. La cartolina mi era stata regalata molti anni fa insieme ad un libro ma quel libro era a casa dei miei genitori, così non ho potuto attingere alla fonte quando ho scritto il post. Ho cercato in rete ma senza successo, l’unico sito dove ho trovato la foto che ricordavo è in questo video (al 20° secondo). E’ bastato un "cattura schermo" per prendere la foto. Ricordavo vagamente l’anno che in realtà è il 1973 ma non l’autore e ricordavo bene l’orientamento della foto che era speculare a quello riportato nel video. Ecco perché ho cambiato l’orientamento in senso orizzontale, come acutamente fa notare l’anonimo. Adesso ho la cartolina con me e noto che l’orientamento che io ricordavo è corretto, particolare che non sarebbe certo sfuggito all’autore della foto o a chiunque possieda la cartolina. A proposito, considerando il giusto moto di indignazione suscitato dal sospetto di una ruberia, mi chiedo quale sentimento morale possa suscitare il sospetto che qualcuno possa firmarsi deliberatamente con il nome di un’altra persona.
RispondiEliminaRiguardo al rilievo di volgarità del mio sito, sarebbe indelicato da parte mia chiedere dove e perché la sensibilità del commentatore che mi precede sia stata offesa, immagino costerebbe fatica entrare nel merito, sarebbe come voler rinnovare una ferita ad un senso estetico sicuramente molto lontano dal mio e che probabilmente è più simile a quello dell'amico anonimo, sarei quasi tentato di dire perfettamente coincidente. Pertanto posso solo consigliare di evitare di ferire il proprio gusto frequentando questo sito.
...e dire che sarebbe bastato un elegante “Bella foto, è tua?” perché io scrivessi tutto quello che ho scritto adesso.
Felice anno nuovo.