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domenica 8 luglio 2012

Il chiodo fisso

"Oggi nell’esercito mettono gli uomini da una parte e le donne da un’altra. Dormono in posti diversi perché giustamente possono crearsi dei disguidi [...] Dunque se ci sono degli omosessuali dichiarati che vogliono praticare la loro omosessualità devono essere messi in camerate separate. [...] E’ una questione di buonsenso – aggiunge Giovanardi - se avessi due o tre persone che non solo sono gay ma vogliono praticare in maniera attiva la loro omosessualità, avrei qualche imbarazzo a essere in una camerata con loro. Le camerate separate sarebbero una cosa assolutamente normale." (Il Fatto Quotidiano)

Questo dichiara l'on. Giovanardi, presumibilmente per evitare che si faccia sesso in caserma. Bene, dopotutto le caserme non possono certo trasformarsi in casematte del sesso. Quello che lascia sgomenti di quest'uomo è la frusta monotonia dei suoi argomenti di elezione, preoccupantemente analoga a quella che si osserva in certi stati psicotico-maniacali a carattere compulsivo dovuti a eventi drammatici che polarizzano in maniera anomala il carattere, come traumi particolarmente severi o scottanti delusioni d'amore, oppure dovuti ad eccessiva esposizione a forme di realtà ipersemplificate che potremmo definire monodimensionali, dove la dimensione privilegiata è ipertrofica rispetto alle altre, come ad esempio i film pornografici.
Ma devo lasciar perdere valutazioni che richiedono competenze diverse da quelle di un biologo che anziché rivolgersi alla psicologia potrebbe erroneamente indirizzarsi verso l'etologia, peraltro con il rischio di trovare risposte soddisfacenti anche in questa disciplina!
Entro invece nel merito dell'efficacia della "proposta" che l'on. Giovanardi ha formulato valutando sicuramente, con la precisione che gli è riconosciuta, tutte le premesse e le possibili conseguenze. Se la separazione di camerate per uomini e donne serve a prevenire attività sessuali in caserma, l'on. avrà pensato che "è una questione di buon senso" separare omosessuali da eterosessuali. Per cui se adesso ci sono camerate separate per uomini e donne, presumibilmente nel fantastico mondo dell'on. Giovanardi ci dovrebbero essere camerate separate per uomini eterosessuali, donne eterosessuali, uomini omosessuali, donne omosessuali, uomini bisessuali, donne bisessuali e mi fermo qui che la lista potrebbe arricchirsi di novità categoriali sconvolgenti persino per un uomo di aperte vedute come l'on. Giovanardi.
Ebbene, dalla regia mi fanno sapere che gli omosessuali fanno sesso prevalentemente con altri omosessuali (fatta eccezione per alcuni sedicenti eterosessuali magari felicemente coniugati), per cui la soluzione concepita per prevenire attività sessuali in caserma sembra in definitiva un'iniziativa per promuoverle! Sempre ragionando come sembra fare l'on. Giovanardi, ovvero l'omosessuale fa sesso, sempre e comunque, soprattutto se dichiarato! Pertanto, salvo che nella mente dell'onorevole non albergasse il recondito obiettivo di trasformare le caserme in luoghi di piacere per omosessuali, allora dovrà cercare una soluzione differente.
Un suggerimento potrebbe essere una cameretta singola, se si chiude un occhio sulle attività onanistiche!
Se invece l'on. Giovanardi non avesse intenzione di soffermarsi sulle diaboliche varietà che l'onanismo assume, allora potrebbe ascoltare attentamente LZ Granderson in questa conferenza dove, sorpresa sorpresa, scoprirà che gli omosessuali non fanno solo sesso. Quasi tutti sono dediti per la maggior parte del tempo a vivere la propria vita, serenamente se possibile e se nessun coglione rende ancora più difficile un compito già gravoso e incerto, per chiunque!


PS del giorno dopo - M'è ritornato in mente questo delizioso video, buona visione e buon ascolto!

15 commenti:

  1. E' possibile che il tizio da te citato sia di tutto: etero, omo, lesbo, misto, mancino, destro, ambidestro...
    Nel tempo ha detto tante di quelle castronerie, che la cosa che più mi... sconvolge, no sarebbe troppo, che mi... lascia perplesso, ecco così va bene, è il fatto che tu gli abbia dedicato un post intero, e mi abbia costretto a leggerlo tutto.
    Se, correttamente, nel titolo avessi solo scritto "Gio..." avrei capito e sarei passato subito oltre.
    Esattamente quello che succederà il giorno che deciderai di dedicare il tuo tempo a un "Bo..." qualunque.
    Sono un ciucio (travestito da gatto) e so per esperienza personale che "lavare la testa all'asino" è tempo perso e acqua persa; ti dirò, meglio lasciar perdere l'asino (gli asini), tempo e acqua guadagnati.
    Ciao, buona settimana.

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  2. La cosa migliore sarebbe non avere l'esercito ed avere la pace. Ma stando all'attuale stato delle cose, e dato che con la fine della leva trattasi di truppe mercenarie: si potrebbe pensare a un trattamento di camera singola o doppia per chi lo desidera. Certo i costi verrebbero ad aumentare, una specie di spending army.

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  3. gattonero, se ti ho "costretto" a leggere un post fino alla fine è perché lo hai trovato interessante, escludendo un atteggiamento masochistico da parte tua. Per il resto concordo con te che ci sono argomenti più importanti ma se avessi dedicato un post al bosone di Higgs piuttosto che ai venti di guerra verso l'Iran che Obama sta rimandando a dopo le elezioni temo che avrei inciso in maniera ugualmente insignificante sul corso della storia! Da parte mia non ho "dedicato" un post al soggetto quanto ai suoi tristi argomenti di cui lui non è che un esponente, purtroppo insignito di un mandato rappresentativo che lo rende soggetto di interesse nell'opinione pubblica.
    Anche dalle mie parti c'è un proverbio che mette in guardia dal lavare la testa all'asino ma diciamo che ieri avevo acqua e sapone da sprecare! e poi chi è questo Bo...? ;-) Buona settimana a te.

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  4. "in certi stati psicotico-maniacali a carattere compulsivo dovuti a eventi drammatici che polarizzano in maniera anomala il carattere"

    per cortesia smettiamola con questa storiella per cui gli omofobi alla Giovanardi sono malati!! Hanno solo scoperto un giochino facile facile per andare sul giornale e portare avanti le loro battaglie politiche parlando d'altro.

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  5. Giovanardi dovrebbe scrivere delle commedie da cui trarre dei film che avrebbero un sicuro successo. E tu potresti proporti come sceneggiatore. Per soldi si fa questo e altro. Ciao.

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  6. Alberto, mi sfugge il senso del tuo commento e mi piacerebbe avere chiarimenti. In tutta sincerità devo dirti che venderei una carriera per una serata passata a chiacchierare con un amico davanti ad una bottiglia di vino, quindi questa storia dei soldi mi riesce difficile da capire. Ad ogni modo, senza troppi giri di parole, devo dirti che la mia intelligenza mi impedisce categoricamente ogni tipo di "collaborazione" con il soggetto in questione!

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  7. Naturalmente facevo dell'ironia, e mi scuso se non è stata capita o interpretata male. Ciao.

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  8. Grazie del chiarimento Alberto ma capirai che nei blog comunichiamo solo attraverso la parola scritta e a volte non è semplice cogliere il tono delle parole. Un saluto.

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  9. Trovo giusto, Antonio, ricordare al mondo, ma in particolare a questa nostra società italiana, a mio avviso, malata, chi e come sono i nostri politici.
    Per una volta non concordo con Gattonero, mi spiace.
    Ciao e buona serata!
    Lara

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  10. In un anno di frequentazione (obbligata) di caserme in giro per l’Italia non mi è sembrato che fossero luoghi particolarmente dediti all’esercizio del sesso, non è mai capitato che, spente le luci dopo il contrappello, qualcuno abbia iniziato un’orgia. Eppure, gli omosessuali c’erano, dichiarati o meno e, sarà strano per Giovanardi, non abbiamo corso alcun pericolo né avevamo la sensazione che potesse essere pericoloso o “imbarazzante” dormire o condividere le attività e le intere giornate con chi ha fatto scelte sessuali differenti dalle nostre.
    Ecco, Giovanardi dovrebbe farsi carico del suo “imbarazzo” quando sente parlare di omosessualità; normalmente l’eterosessualità di ciascuno di noi riposa sulla nostra naturale omosessualità (più o meno conosciuta, più o meno accettata, più o meno integrata nella vita di ciascuno di noi), così come anche la scelta omosessuale più esclusiva, se equilibrata, integra componenti eterosessuali inequivocabili che magari non si esprimono nella scelta del sesso del partner, ma nel rapporto col partner e con altri certamente si.
    Sono sempre esistite persone come Giovanardi, sono quegli imbecilli che nei bar o dovunque ci sia qualcuno ad ascoltarli, esprimono le loro frustrazioni sotto forma di opinione e anche di soluzione: sono quelle persone che semplificano i problemi o li deformano secondo i loro limiti intrinseci, li trasformano alla portata del loro intelletto o del loro equilibrio emotivo, poi ne forniscono una soluzione altrettanto limitata della loro analisi e semplicistica.
    Sono quelli che valutano come minaccia l’arrivo di immigrati clandestini, senza minimamente sospettare (o affrontare) l’immane tragedia umana che colpisce singole persone, famiglie, Nazioni, continenti interi, e invocano misure più severe per bloccare questi arrivi, arrivano pure a concepire l’assurdità di costituire la clandestinità come reato (è come se si colpevolizzasse la fame, la speranza di un futuro migliore per la nostra famiglia, per i nostri figli), e chiedono espulsioni più rapide ed efficaci.
    Queste persone, purtroppo, giungono persino ad occupare incarichi di responsabilità nelle maglie dell’amministrazione della cosa pubblica; esiste il mimetismo, l’ipocrisia, il tacere le proprie convinzioni profonde se sono considerate impopolari e potrebbero creare bufere intorno a chi si esprimesse in questi termini, fino al chiedere ed ottenere le dimissioni oppure la nomina ad un incarico prestigioso venga respinta (Rocco Buttiglione fu trombato quando aspirava a diventare commissario per la giustizia, libertà e sicurezza del Parlamento Europeo, a causa delle sue posizioni sull’omosessualità e sul ruolo della donna).
    Il fatto allarmante accade quando i topi escono dalle loro fogne, quando esprimono liberamente e a testa alta “opinioni” che sono tese a discriminare, umiliare, ghettizzare, colpevolizzare, ..., (e storicamente, su questa strada, si è giunti anche a privare della loro libertà, a torturare, a farne cavie per esperimenti, a bruciare o gasare chiunque possa fungere da bersaglio per le frustrazioni accumulate dal singolo, dal popolo intero o da coalizioni che mettono una parte di mondo contro un’altra parte ... come è accaduto nella Seconda Guerra Mondiale).
    (Segue)

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  11. Sono segnali preoccupanti quando un movimento qualunquista, xenofobo, maschilista, omofobo, discriminatorio e pericoloso (potete aggiungervi tutti gli aggettivi che ritenete opportuni) come la Lega Nord giunge ad essere il partito più votato nelle regioni più ricche del nord (Piemonte, Lombardia e Veneto), quando arriva al governo della Nazione, quando persone come Bossi, Maroni, Calderoli, ..., diventano ministri, fanno delle leggi, quando il nulla assoluto come Irene Pivetti diventa Presidente della Camera, la terza carica dello Stato.
    Quando personaggi come Borghezio, Giovanardi, Buttiglione, Cicchitto, Gasparri, Berlusconi, ..., la lista sarebbe piuttosto lunga e non si limiterebbe ad una sola parte politica o sociale, diventano personaggi importanti, trovano telecamere e microfoni aperti, addirittura vengono invitati in dibattiti proprio perché possano esprimere delle “opinioni” che sono ormai note al solo scopo di fare comunque notizia, scalpore, per cui non sai se è meglio indignarti, respingere tali assurdità, oppure startene zitto per evitare che ricevano ulteriore risonanza.
    In ogni caso questi sono diventati i temi di dibattito, questi gli uomini che pubblicamente ne dibattono; è triste constatare come non solo la qualità delle persone politiche, lo stile, la raffinatezza, si siano deteriorati, ma anche il livello stesso del dibattito si è notevolmente impoverito.
    Si rischia davvero di passare per ignavi se non si interviene e di lasciare campo libero a tanta banalità e alle palate di volgarità che girano e fanno notizia (complici giornalisti, direttori di giornali o di rete, che non sono migliori dei personaggi che invitano e che creano la rissa); oppure, di intervenire, magari con toni diversi (se riesci a farti ascoltare ... difficile infrangere il tono del: “Capracapracapracapra ... ad infinitum” di Vittorio Sgarbi), e rischiare di farti travolgere da un vecchio adagio che ammonisce: “Mai discutere con un imbecille, ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza”.
    Un abbracci

    P.S. A me il post è piaciuto.

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  12. C'è poco da aggiungere al commento di Garbo che nella sua analisi può vantare quelle competenze che io nel post dicevo di dover mettere da parte.
    Da parte mia aggiungo solo un richiamo alla morbosità di quei giornalisti, solitamente privi di cervello e colonna vertebrale, che danno voce a soggetti come Giovanardi senza metterli letteralmente alla berlina. Caro Garbo, troppo lunga diventerebbe la lista di quanti usano le parole senza preoccuparsi di cosa possano causare, valanghe di parole vomitate da teste vuote. Da diverso tempo ho ormai rinunciato a seguire trasmissioni dove fosse presente anhe uno solo di questi "ospiti". Gente maleducata e indisponente, come Sallusti e Belpietro, tanto per aggiungerne altri due alla tua lista, avvelena il dialogo, non è educata al dialogo. E' dando ascolto a questi soggetti che è diventato normale stuprare le parole e farne scempio, lasciarle dissanguate di senso e emozioni, prive di storia e di futuro che non sia un gorgo nero nel quale saremo contenti di non esserci.
    Un abbraccio a te Garbo.
    ps, grazie.

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  13. "solitamente privi di cervello e colonna vertebrale, che danno voce a soggetti come Giovanardi senza metterli letteralmente alla berlina"
    Ecco credo che il punto, o comunque un punto importante, stia qui. E vale non solo per Giovanardi ma per tutto il circo.

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  14. Aggiungo due brevi considerazioni: Giovanardi interpreta la separazione fra maschi e femmine nell’esercito come qualcosa che risponde al pericolo di chissà quali promiscuità sessuali potrebbero crearsi se dormissero insieme nelle stesse camerate, lo stesso equivoco lo riporta quando sostiene la necessità di isolare gli omosessuali. Non prende minimamente in considerazione che potrebbe trattarsi di una questione di privacy e di intimità, già molto limitata quando si vive insieme agli altri, una privacy che non ha niente a che vedere col sesso.
    Poiché sarebbe molto costoso riadattare gli stabili delle caserme per costruire camerette singole o doppie (che non avevano nemmeno i sottufficiali e gli ufficiali di complemento almeno fin che ne ho fatto esperienza io), è più semplice dividere le persone per sesso nelle camerate e nelle campate, perché è più facile per una donna condividere la propria intimità con altre donne piuttosto che con degli uomini (e questo vale anche per i maschi).
    Per quanto riguarda il sesso poi, sembra completamente assente nella mente di Giovanardi che per far sesso con qualcuno necessita il tuo assenso, che si tratti di una donna o di un omosessuale; nessuno ti costringe se sei contrario e non sarà la condivisione di una campata, di una camerata o di una stanza a far si che qualcuno faccia sesso se non vuole. A meno che il “pericolo” paventato (non è, infatti, scontato che un omosessuale voglia fare sesso con Giovanardi ... dovrebbe essere proprio disperato) non incontri un proprio desiderio inconfessato, che si scontra con fortissimi divieti di natura morale e con l’intima inaccettabilità di questa tendenza.
    Sarei curioso di sapere cosa ha in testa Giovanardi riguardo ai rapporti umani, sembrano popolati di fantasmi sessuali anche, e forse soprattutto, di natura omosessuale, almeno a giudicare da ciò che dice con grande sprezzo del ridicolo (pur tenendo in debita considerazione che ormai Giovanardi viene intervistato per questo e sembra che pensi solo questo, mentre spero per lui che la sua testa sia popolata anche da altre idee, auspicabilmente meno inquietanti di queste).
    Non ho voluto fare una analisi psico-pato-logica dell’omofobia, né tantomeno di Giovanardi, che non conosco affatto e che sarebbe stato alquanto stupido da parte mia tentare di capire sulla base di alcune dichiarazioni pubbliche “estorte” da alcuni “giornalisti” (come quando hanno chiesto a Cassano cosa ne pensava delle dichiarazioni di Cecchi Paone).
    Ciao

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  15. "Sarei curioso di sapere cosa ha in testa Giovanardi riguardo ai rapporti umani"... ti piacciono le imprese impossibili! Fare una collezione di creature da bestiario medioevale è meno arduo, chiedimi di catturare un basilisco, di ammaestrare un'araba fenice, l'impresa è fattibile, giorni fa chiacchieravo piacevolmente con due sciapodi all'ombra del loro piede ma sapere cosa ha in testa Giovanardi no, non è impresa nella quale posso cimentarmi. A proposito di bestiario medioevale, visto che hai nominato Cecchi Paone, ritengo si sempre importante distinguere l'omofobia, e Giovanardi è omofobo, da espressioni che possono risultare colorite per ragioni culturali di chi le riferisce ma che non sono omofobe, e questo è il caso di Cassano quando gli è stato chiesto da un imbecille cosa pensava delle dichiarazioni di un altro imbecille. Non amo quello che chiamano politically correct quando è solo una banale maschera, un maquillage di parole che non implicano il rispetto dell'altro. Le situazioni che ci capita di vivere, le espressioni che si usano sono meravigliosamente complesse e non sopporto la codificazione del linguaggio a poche banali locuzioni accettate, anche questo è assassinio delle parole. Ciao.

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