Non si può esagerare abbastanza
l'importanza del mondo
(del nostro, intendo)
probabilmente il solo
in cui si possa uccidere
con arte a anche creare
opere d'arte destinate a vivere
lo spazio di un mattino, sia pur fatto
di millenni e anche più. No, non si può
magnificarlo a sufficienza. Solo
ci si deve affrettare perché potrebbe
non essere lontana
l'ora in cui troppo si sarà gonfiata
secondo un noto apologo la rana.
Eugenio Montale. Da Quaderno di quattro anni, 1977.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
Ciao Antonio, non conoscevo questi versi di Montale, che trovo molto interessanti, specie nell'epilogo:
RispondiElimina"ci si deve affrettare perché potrebbe
non essere lontana
l'ora in cui troppo si sarà gonfiata
secondo un noto apologo la rana."
Troppo si è gonfiata, per esempio, la rana del nostro disgusto per la realtà non-politica italiana.
Un abbraccio.
Vincenzo
C'è poco da elogiare. Non è il caso di esagerare l'importanza del mondo. Basterebbe riconoscerla.
RispondiElimina@Vincenzo. Fa parte dei componimenti 'leggeri' di Montale, la bellezza dei grandi è che offrono infinite chiavi di lettura ma sono convinto che in questo caso il poeta abbia spinto il suo sguardo ben oltre le miserie del tempo odierno degli italiani! Un abbraccio a te.
RispondiElimina@Marziano. Che ci sia poco da elogiare è quello che emerge dal gioco retorico del componimento, riguardo al riconoscimento dell'importanza del mondo bisogna fare attenzione al mondo che Montale intende, un mondo dove "la bussola va impazzita all'avventura / e il calcolo dei dadi più non torna."