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lunedì 30 novembre 2009

Un anello mancante al CNR

L'ultimo rantolo, in ordine di tempo, del creazionismo in Italia è addirittura del vicepresidente del CNR Roberto De Mattei, con il libro da lui curato "Evoluzionismo: il tramonto di un'ipotesi". Questo sì che è un paese votato alla scienza e alla ricerca!

Una volta un creazionista disse che l'insormontabile problema della teoria evolutiva è rappresentato dai cosiddetti anelli mancanti tra l'uomo e la scimmia, poi sollecitato dagli scienziati evoluzionisti di fronte alla scoperta dei fossili di pitecantropo il creazionista sostenne che se prima l'anello mancante era uno da quel momento in poi sarebbero stati due![1]

Il revival di Zenone è già divertente di suo ma quello che mi lascia davvero perplesso è tutta l'energia e la passione che i paleontologi spendono per cercare i cosiddetti anelli mancanti[2] tra i fossili quando ve ne è una tale disponibilità di vivi e quasi vegeti che davvero l'immane sforzo può sembrare incomprensibile!


[1] S. Jones, Scienza darwiniana e fantascienza biblica. MicroMega, 1/2006, p. 133.
[2] Prove dell'evoluzione ce n'è talmente tante che solo chi ha gravi difficoltà a disporre del linguaggio scientifico
può dire di non vederle. L'evoluzionismo non è faccenda in cui credere o meno, l'evoluzionismo di stampo darwiniano e tutti i suoi innumerevoli sviluppi e consolidamenti si conoscono o non si conoscono. Se l'argomento ti interessa consiglio la lettura di Sean. B. Carroll, Al di là di ogni ragionevole dubbio. La teoria dell'evoluzione alla prova dell'esperienza. Codice Ed., 2008.

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