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giovedì 3 dicembre 2009

La ciabatta intelligente

L’altra sera ho fatto un discorsetto al mio dito indice. Gli ho detto: “Tu non mi capisci più, non c’è intesa tra noi, un tempo ci capivamo di più.” Lui voleva dire qualcosa, lo intuivo, ma non è riuscito a dire nulla, forse umiliato dalla mia decisione di prendere di petto la situazione che stavo rimandando ormai da troppo tempo. Il mio atteggiamento era deciso e quel suo silenzio non mi avrebbe impedito di arrivare fino in fondo alla mia decisione. Inoltre, mi irritava non ricevere alcuna risposta alle mie esortazioni e, mi rendo conto, sono diventato particolarmente duro quando gli ho gettato in faccia che dopotutto il dito più importante della mano era in pollice, per via di quella sua opponibilità. Alla fine gliel’ho detto: “Comprerò una ciabatta, una di quelle ‘ciabatte intelligenti’ che sanno quando è arrivato il momento di agire e fanno il loro dovere senza porsi troppi problemi e soprattutto senza chiedere alcun impegno. Fanno tutto loro, si prendono le loro responsabilità e non c’è bisogno di ricordargli nulla, non sono come te che premi l’interruttore solo se te lo ricordo io!” Lui voleva dire che poteva fare molte altre cose che le ciabatte non possono fare ma di fronte alla mia osservazione che quello che poteva fare dipendeva comunque dalla mia volontà, a differenza delle ciabatte intelligenti, non ha saputo opporre alcuna argomentazione. Il dado era ormai tratto, la rottura tra me e il mio dito era definitiva.
Il giorno dopo ho comprato la ciabatta intelligente ed ho collegato alle sue prese le spine dei miei apparecchi: il televisore, il digitale terrestre, il lettore dei DVD. Meravigliosa! Un prodigio della tecnica, la ciabatta capiva subito quando uno strumento era spento e toglieva la corrente a quelle fastidiose luci dello stand-by. Non era come le vecchie ciabatte che toccava staccare la spina o al massimo avevano un interruttore su cui il mio dito si esercitava se glielo ricordavo io. La nuova ciabatta invece era davvero sorprendente. Appena spegnevo qualcosa, lei aspettava qualche secondo per sincerarsi della mia decisione di non voler riaccendere l’apparecchio e poi lo spegneva definitivamente. Mi avevano parlato di queste ciabatte intelligenti, ti faranno risparmiare un mucchio di soldi, mi avevano detto. E’ vero, non bisogna sottovalutare la corrente che va via con quelle diaboliche luci di stand-by. Inoltre, le ciabatte intelligenti non sono neanche costose, il loro costo si ripaga con il risparmio in elettricità in appena due o tre anni. La mia ciabatta intelligente mi ha soddisfatto così tanto che poi ne ho comprata un’altra e l’ho collegata allo stereo ed al computer. Era davvero rassicurante sapere che loro avrebbero pensato al mio risparmio.
Il mio dito era visibilmente risentito della mia soddisfazione per le ciabatte intelligenti e a malapena nascondeva la gelosia nei confronti di questi meravigliosi strumenti del progresso. Quando gli ho comunicato che volevo mettere i rilevatori di presenza per l’accensione delle luci in casa e i temporizzatori ha avuto un cedimento, non avrebbe più avuto interruttori da premere, non si sarebbe più occupato dello spegnimento delle luci. E’ stato un duro colpo per lui. La verità è che il mio dito è davvero primitivo, non riesce proprio ad apprezzare le meraviglie della tecnica! Mi hanno assicurato che un giorno ci saranno ciabatte superintelligenti che si occuperanno anche dell’accensione degli apparecchi, capiranno cosa vuoi fare e loro avvieranno l’apparecchio giusto, quel giorno i computer non avranno più bisogno dei mouse e quindi taglierò il mio vecchio dito indice.

***

Pochi giorni fa ho letto un documento che parlava di questi prodigiosi strumenti per la casa del futuro, per il risparmio e l’efficienza energetica. Inutile dire che non ho nulla in contrario al risparmio o all’efficienza nell’uso dell’energia, anzi. Quello che mi fa paura è un futuro in cui delegheremo l’intelligenza ad apparecchietti che si occuperanno di noi, non per necessità ma per la nostra pigrizia.
Per superare l’orrore di solito faccio uso di droghe molto potenti!



La voce è di Eugenio Montale.

2 commenti:

  1. ho misurato quanto consuma la ciabatta "intelligente" a vuoto
    e il risultato e' 16watt. Un po' tanto, non trovate?

    Allora ho misurato uno a uno quanto consumano in standby gli apparecchiche ho intendo far controllare alla ciabatta:

    - il decoder del dtt consuma 9watt
    - la tv spenta consuma 4watt
    - il dvd consuma 5 watt

    Totale 18watt.

    La ciabatta ne consuma 16 + i watt dell'apparecchio che la controlla (il master)
    quindi se uso l'apparecchio che consuma meno in standby (la tv) come master con la ciabatta intelligente ottengo un consumo ad apparecchi spenti di 16+4 = 20watt.

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  2. NERv, benvenuto nel mio blog. Avevo un'idea di questi numeri per questo alla ciabatta intelligente ho sempre preferito il mio dito tonto che con un paio di calorie al massimo spegne l'interruttore della mia ciabatta idiota non appena smetto di usare quegli oggetti che un designer deficiente ha progettato con lo standby anziché farli spegnere totalmente.

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