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venerdì 26 giugno 2020

Nella terra assetata...

Nella terra assetata dei suoi morti mettiamo le parole tra i sassi dei muretti a secco, preghiere nel muro del pianto. Ossa bianche di terra secca affiorano da altre epoche, dove ieri è davanti agli occhi e altri domani abbiamo alle spalle, il presente è un piatto di pasta, una sedia impagliata, un cesto di vimini intrecciato da mani assenti, aghi di un filo che cuce l'una all'altra vite per un abito da sposa da indossare una sola volta.
È negli occhi questa terra rossa, negli ultimi occhi che guardano mondi ancora giovani e da rifare. Fuori dagli occhi ci sono ancora cose in attesa di un nome.
Non basti terrasanta, non ci bastano le braccia dei cippi di vite, dannati imploranti perdono per una redenzione che non verrà, non ci bastano i nodi alla gola nei rami degli ulivi morti, non ci basta la stoppia bruciata del grano di domani, non ci basta il mare salato di storia. Non basta assentarsi, allontanarsi, dimenticarsi. Non bastano le vecchie foto per continuare a riconoscersi. Non bastano. Non bastiamo alla martellante domanda che davvero sia già accaduto tutto.


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