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giovedì 10 marzo 2022

Frammenti dal '900 in corso

e ci svegliammo all'alba del novecento quando la storia, lungi dall'essere finita, era appena cominciata, gli imperi si annusavano il culo e la guerra nei balcani, faglia d'imperi dai nomi cangianti, continuò con aggiornamenti di numerazione e temperatura. La febbre risalì per un ospite inatteso, appena sfebbrati si ritornò ai vecchi giochi per ricordare che la storia non è un passatempo virtuale. 

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Tra gli attori manca EU ma evidentemente l'attenta analisi dei fatti tralascia i comprimari.

Se mostri la foto di questa donna al putrido trio della destra italiana non sanno nemmeno chi è, non sono ancora spente le loro manifestazioni di simpatia per il dittatore russo ma in questi giorni ci tocca leggere le loro nauseanti dichiarazioni da statisti di sta minchia.




La storia a volte è così complessa che non si sa cosa dire e tutti i fili della matassa sfuggono. E' una fortuna per l'umanità avere fini intellettuali che non si lasciano sfuggire nulla!
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L'attuale "avvicinamento a Bruxelles" del gruppo di Visegrad è la nuova versione del "ne usciremo migliori" in voga nel pieno della pandemia?

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Stando ai bilanci di fine secolo breve la guerra fredda per la Russia è finita alla fine del 1989, con la caduta del muro di Berlino. Non se ne parla e forse non se ne parlerà ma mi chiedo se questi giorni non stanno decidendo la fine della guerra fredda anche per quest'altro lato del muro. Già, perché nonostante le roboanti dichiarazioni di vittoria quella guerra non era affatto finita se gli apparati messi in piedi all'indomani della II guerra mondiale, NATO per intenderci, hanno continuato a sopravvivere alle ragioni storiche della loro stessa fondazione. Mi chiedo se l'Europa, in un sussulto di dignità non solo storica, sarà capace di costituire un esercito di difesa europeo rinunciando a protettorati che vanno avanti per inerzia. Discorso vecchio, avviato e interrotto più volte, forse sarà ripreso anche se non a breve. Intanto auguriamoci che nel breve termine qualcuno in Russia si accorga che l'attuale zar va allontanato dal potere, magari un generale Brusilov se lo possono ancora permettere da quelle parti! 

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Con il trattato di Parigi del 3 settembre 1783 (detto anche trattato di Versailles del 1783), il Regno di Gran Bretagna, il Regno di Francia, il Regno di Spagna, le Province Unite e i neonati Stati Uniti d'America (ex Tredici colonie) chiudono il conflitto, che durava da otto anni, fra il primo e le altre quattro.
    
Il trattato di Versailles del 1871 pose fine alla guerra franco-prussiana e fu sottoscritto da Adolphe Thiers, della Terza Repubblica francese e Otto von Bismarck, dell'Impero tedesco, appena formatisi, il 26 febbraio 1871.

Il trattato di Versailles, anche detto patto di Versailles, è uno dei trattati di pace che pose ufficialmente fine alla prima guerra mondiale. 28 giugno 1919.

Voci da Wikipedia. In queste date c'è la plastica rilevanza del club europeo unito. In passato Versailles è stata la sede di trattati di pace. Oggi è il giorno dell'accordo tra Paesi europei che evidentemente finora sono stati in in guerra soft tra di loro e che un nemico comune compatta. Attenzione però che il nemico comune non è Putin con il quale hanno trattato fino a ieri. Iil nemico comune è l'austerità, quella vera, non quella risultata da un errore in excel di un coglione laureato in economia e che ha avuto il sostegno illustre, tra gli altri, della ex nuotatrice che adesso gioca a fare il capo della BCE.

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"È meraviglioso vedere come la natura si contenti di poco." Michel de Montaigne



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