"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
martedì 11 maggio 2021
Cadeva la pioggia
Cadeva pioggia di pane sul tuo letto di rose,
cadevano i sorrisi sui silenzi di biancheria pulita,
il luogo della verità non ti aspettava,
con le mani e la bocca impastavamo menzogne
per domani vestiti di vento.
Ti saluto dai campi di pietra
dove le rose hanno il tuo nome
e un suono di campane le accarezza,
ogni giorno le innaffio con le tue parole.
Ti saluto da questo lato delle nuvole
dove il rumore è assordante e il silenzio non fa paura.
Imparerò a guardarti con un sorriso
come un tempo a muovere i primi passi
quando il miracolo era nei pochi metri in piedi.
Ti saluto dalla terra dei santi ubriachi di giorni,
bevitori senza misura di lontananza e vino guasto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Che bella questa poesia. Belle le parole come nel passaggio "Ti saluto da questo lato delle nuvole dove il rumore è assordante e il silenzio non fa paura".
RispondiEliminaUn salutone
Tutte le mie rose hanno un nome.
RispondiElimina