Nei piccoli paesi la vita si spartisce come si spezza il pane a tavola. Nessuno ne mangia da solo, a tutti tocca un pezzo e a volte capita che a uno tocchi il pezzo di un altro. È questo l'inferno e il paradiso della provincia e se non lo attraversi nei gironi dell'umana commedia che dalla nascita conduce alla morte non ci sono stelle che il firmamento possa mostrarti.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
venerdì 16 aprile 2021
giovedì 8 aprile 2021
Resterà il dolore
Resterà il dolore che non abbiamo confessato
sulle note del preludio n. 4 op. 28 di Chopin
spina conficcata negli occhi
e tutto quello che sapremo provare
è un senso di opprimente bellezza
che impasta la bocca di parole
che non sappiamo dire.
Negli occhi una lacrima battesimale,
nelle mani il sacro che rimane.
sulle note del preludio n. 4 op. 28 di Chopin
spina conficcata negli occhi
e tutto quello che sapremo provare
è un senso di opprimente bellezza
che impasta la bocca di parole
che non sappiamo dire.
Negli occhi una lacrima battesimale,
nelle mani il sacro che rimane.
sabato 3 aprile 2021
Il vento non basta
Il vento non basta per essere vento. È questo lo strazio benedetto d'essere umani, sentire il dolore di una carezza sulle mani che non bastano per essere mani. Impasto di simboli per le messe dei campi pesa sul cuore che non basta il cielo per tutta la luce che scorre tra le dita. Non basto io che oggi sono quello che è rimasto.
È tempo di sepolcri
È tempo di sepolcri, di vino che si fa sangue, è tempo di giardini cresciuti al buio e di resurrezioni rinviate, è tempo di attesa del rogo profano quando l'ultima penna sarà caduta, è tempo di tappe della croce dove passava il confine del paese che dopo era tutta campagna, è tempo di appuntamenti all'alba per partire zappa in spalla per un Golgota di terra rossa e pietre, è tempo di bocche di dama mangiate con un'altra bocca, è tempo di racconti ricorrenti di mia madre che alla fine della via crucis popolare ci chiediamo ogni anno quando sarà la prossima volta che faremo il giro dei sepolcri.
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