Sono più di trent'anni che faccio questo lavoro, a contatto con eventi traumatici e purtroppo con la morte. Ho sempre fatto entrare i parenti e chiuso la porta lasciando più del dovuto che tutto avvenisse nel segno del cuore e delle emozioni, ieri mattina mi sono sentita una merda. Non ho potuto nemmeno farla entrare per farle vedere la madre e purtroppo non la potrà più vedere, nemmeno per l'ultima volta, perché viene "chiusa" una vita in modo irreversibile.» Matilde S., Infermiera in Pronto Soccorso.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
domenica 15 novembre 2020
Oggi sono a casa
«Oggi sono a casa, un giorno di ferie per pulire e per staccare. Ieri un decesso per Covid in PS. Questo virus ha ribaltato anche il concetto di morte nella nostra cultura, parlo di noi del Sud. È assurdo non poter nemmeno salutare per l'ultima volta i propri cari, ma c'è un protocollo sanitario da fare rispettare nella salvaguardia di tutti e intanto vanno a puttane sentimenti e voglia di fare abbracciare alla figlia la propria madre che non è stato nemmeno possibile farle vedere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il personale sanitario che sta fronteggiando questo tremendo virus sta vivendo un dramma di portata epocale. E non esagero, perché per quanto mi riguarda già da questa primavera avevo quanto meno intuito che questo virus è entrato violentemente nella storia dell'Umanità e nelle nostre vite.
RispondiEliminaCapisco ancora di più le parole di questa infermiera perché mia madre (che è morta un paio di anni fa) ha lavorato anche lei come infermiera per 30 anni in un ospedale di Genova, mia sorella è andata in pensione dopo 42 anni di lavoro in un ospedale, suo marito è medico ed ho altri parenti che lavorano in ospedale nel nord Italia.
Quando leggo degli insulti e dei recenti comportamenti di violenza di alcune persone (negazionisti o cos'altro siano) contro le persone che lavorano nelle ambulanze, questo comportamento mi riempie di amarezza e penso quanto sia profondamente ingiusto maltrattare coloro che ci salvano la vita.
Un salutone
Un saluto a te e grazie per la tua testimonianza. Sono necessarie queste testimonianze in questi tempi di pandemia non solo virale ma anche di irrazionalità e egoismo. Per questo motivo ho pubblicato questo testo che è un messaggio inviato da una persona per me molto importante, la sorella di mia mamma.
Eliminacredo che molti stiano sottovalutando l’impatto psicologico del COVID nei confornti di molti
RispondiElimina