di rotaie sferraglianti di un treno merci,
di foglie accartocciate e crepitio di passi crudeli,
di finestre aperte sul nulla e porte murate,
di onde ostinate che si frangono sugli scogli.
Sono bravo a unire i punti
che disegno volti nell'aria,
il mio da bambino,
quello di mia madre, di mio padre,
tanto giovani che gli anni non dovevano passare,
dei miei nonni che avevano meno dei miei anni,
quello delle grandi madri
che il mondo era cominciato con loro.
Insieme uniamo i punti in un ricamo di voci
sul telaio dei giorni cuciamo destini
e la vita sembra ancora vera.
bella bella...
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