Roma è la città dei generosi nasoni
che danno da bere ai viandanti assetati,
Roma è la città delle rovine prepotenti
degne della reverenza dei caduti,
Roma è la città dei vecchi casolari
che piangono l'orizzonte dell'infanzia.
Roma è la città millantatrice di salvezza,
continua a fare promesse che non sa mantenere.
Roma è il mausoleo dove giace il tempo
e noi figli suoi per nascita o adozione
siamo gramigna sulla tomba
incustodita.
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
bellissima
RispondiEliminaE' vero, mi piace molto. Evocativa e che racconta alcuni aspetti della città
RispondiEliminagrazie per il vostro apprezzamento, l'ho un po' modificata rispetto alla versione che avete commentato, è uno dei pochi privilegi che si hanno quando si scrivono promemoria per gli anni a venire. Cambi gli appunti, t'aggrappi a altre parole, t'impicchi ad altri versi.
RispondiEliminaNelle buche pozzanghere specchiano frammenti di città.
RispondiEliminaBella poesia!
Cara Nou, in effetti mi piace più la foto del testo ;-) Ti abbraccio.
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