Ieri è stato lanciato un appello firmato da 6 intellettuali per invitare Grillo e il M5s a cogliere l'opportunità che queste elezioni hanno consegnato nelle loro mani.
"Una grande occasione si apre, con la vostra vittoria alle elezioni, di cambiare dalle fondamenta il sistema politico in Italia e anche in Europa. Ma si apre ora, qui e subito..." Così comincia l'appello, leggetelo fino in fondo e se lo condividete firmatelo.
Grillo o chi gli scrive i post ha liquidato l'appello con uno sberleffo, citando la canzone "Gli intellettuali" di Giorgio Gaber. Tra le poche cose del post di Grillo che non vengono dal testo di Gaber leggo che "La funzione principale degli intellettuali è quella di lanciare appelli. L'appello e l'intellettuale sono imprescindibili. Cosa sarebbe infatti un appello senza una lista di intellettuali che fanno a gara per essere primi firmatari?" e un'altra perla come "L'intellettuale non è mai sfiorato dal dubbio, sorretto com'è da un intelletto fuori misura per i comuni mortali."
Tra le caratteristiche che definiscono l'ur-fascismo delineato da Umberto Eco nel 1995 leggo:
"3. L' irrazionalismo dipende anche dal culto dell'azione per l'azione. L'azione è bella di per sé, e dunque deve essere attuata prima di, e senza una qualunque riflessione. Pensare è una forma di evirazione. Perciò, la cultura è sospetta, nella misura in cui viene identificata con atteggiamenti critici. Dalla dichiarazione attribuita a Goebbels ("quando sento parlare di cultura, estraggo la mia pistola") all'uso frequente di espressioni quali "Porci intellettuali", "Teste d'uovo", "Snob radicali", "Le università sono un covo di comunisti", il sospetto verso il mondo intellettuale è sempre stato un sintomo di Ur-Fascismo."
Da parte mia ho sempre pensato che l'intellettuale fosse colui che nell'azione è guidato dal dubbio. Insomma un soggetto in cui azione e dubbio sono inscindibili, altrimenti da un lato avremmo Don Chisciotte (azione senza dubbio) e dall'altro avremmo Amleto (dubbio senza azione). Nelle prime righe dell'appello dei sei intellettuali che invitano il M5s all'azione leggo "Nessuno di noi può avere la certezza che l’occasione si ripresenti nel futuro". Evidentemente Grillo ha la certezza che l'occasione si ripresenterà in futuro, quindi nessun dubbio. Azione sospesa fino alla conquista del 100% dei consensi. Ovvio che del parere degli eletti o degli elettori del M5s la ditta Grillo-Casaleggio continua a fottersene allegramente!
Quanto alla citazione del testo di Gaber, un intellettuale anche lui, quel testo fu scritto nel 1972 per criticare da sinistra l’immobilismo della sinistra. Basterebbe ascoltarla o leggerla con attenzione per capirlo. "Che fastidio questa foglia, batte sempre più forte, cosa posso fare? Niente, non c’è niente da fare. Va a finire che perdo l’occhio." Quindi il ricorso a quel testo è quanto meno inadeguato. La prossima volta potrebbe andare meglio citando i testi di Britney Spears, sono sicuramente meno impegnativi di quelli di Gaber!
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
In definitiva a quel tale e al suo guru non vanno a genio i giornalisti, i politici - su costoro ce ne sono molti sui quali mi trovano d'accordo - e adesso gli intellettuali. A quando gli operai, i pensionati e chissà chi altro?
RispondiEliminadov'erano gli "intellettuali" e il pd mentre le casse dello stato si sono prosciugate? e dove sono stati mentre c'era monti? anche a me non vanno a genio giornalisti e politici, così come stati finora tra l'altro in cambio di stipendi e agevolazioni di cui l'italia dovrebbe vergognarsi col debito che ha e presentandosi come paese democratico! in tanti abbiamo detto basta, anche gli "intellettuali" stavolta dovranno fare un passo indietro e rispettare quel parere mai considerato, né a destra né a centro né a sinistra finora: il popolo.
RispondiEliminail resto diventa solo una grande rottura di 00: non ci sarà mai accordo tra chi leccava il nano uveico prima e l'androide monti poi, e chi non vuole ponte sullo stretto e tav, non ci sarà mai accordo tra chi si dimostra democratico con primarie assurde e poi decide tutto a porte chiuse, basta co ste porte chiuse, abbiamo pagato abbastanza il prezzo di stare fuori da quelle stanze! dove stavano gli "intellettuali" prima di una rivoluzione pacifica che ormai è iniziata? possibile che non l'avevano capito che stava succedendo tra la gente? allora ho ragione io quando dico che sono stati tutti troppo distanti dalla realtà, che ognuno pensa alla sua poltrona o scrivania, dipende se è un politico o un "intellettuale".
personalmente non ho le ansie che hanno gli "intellettuali" e loro derivati, nel peggiore dei casi sarà ufficiale il default che finora hanno cercato di nascondere, un po' come il fallimento della regine lazio e del comune di roma (fallito da anni ma.. nun se po' dì, che stai a scherzà!). ci sarà da ridere se vince un grillino a roma, vedrete solo a roma quanti soldi girano, e non solo tra politici, ma anche tra gli "intellettuali" con le loro presenze, testimonianze e consulenze..
baaaasta! il pdl spero finisca per sempre, il pd non ha dimostrato né di saper perdere né di volersi rinnovare né di capire che è finita la pacchia, per loro.. anche se a molti è arrivata notizia che finirà la pacchia per noi del popolo, pensa che czta, stiamo così da sempre!! e loro ci parlano sopra... le loro parole hanno annoiato anche il web ormai.. bla bla bla.. stamattina le bollette che pago con mille euro di pensione da cieca civile e nessun'altra entrata, chi me le paga? lo trova qualche intellettuale il posto in ospedale per mia madre stamattina che ha un ricovero urgente da troppo tempo e gira da una barella all'altra?? il pd e gli "intellettuali" si misurano a fatti, non a parole e posso assicurarti che il posto in ospedale per un intellettuale e per un politico non manca mai, anche se potrebbero permettersi una clinica privata!
basta.. e lo dico disgustata dal fatto che non siamo poi così in tanti a volerlo sul serio: pensa se i garibaldini si fossero messi d'accordo con i vari re, non avremmo mai festeggiato i 150 d'unità d'italia, avremmo ancora il duce forse o staremmo ancora sotto DC e via dicendo: non ascolto chi non ha problemi di soravvivenza, diventano sempre di meno questi privilegiati, se permettete ascolto la gente come me, che ha detto basta.
Te pensa: manco sapevo cosa fosse l'ur-fascismo, ho dovuto cercare su Google.
RispondiEliminaPerò la mia "pancia" ne sa più della mia testa perché è da parecchio che mi dice no-buono riguardo a 'sta gente.
Aldo, non credo mancherà molto a vedere quello che temi. Quando la situazione economica peggiorerà ancora di più per operai e pensionati a causa delle "lungimiranti" politiche di Grillo allora vedrai che non andranno più a genio neanche loro, già qualche giorno fa dal suo blog ha detto che la spesa delle pensioni è insostenibile. Ricordo che quando l'ha detto Monti c'è stata una mezza rivolta, giustamente. Con Lui (con la maiuscola) invece va bene!
RispondiEliminaLaura, intanto Garibaldi si mise d'accordo con un re e in effetti quell'obbedisco gli costò caro. Poi mi risulta che sia con il pd, sia con Monti quegli stessi intellettuali non sono stati morbidi in moltissime circostanze ma è tipico degli intellettuali non essere né letti né ascoltati. Poi per quanto riguarda "il popolo" mi pare che ultimamente, a parte diverse migliaia di troll in giro per la rete, "il popolo" taccia e a parlare sia soltanto Grillo (è di ieri il suo ukase che se i suoi si alleano con il pd lui lascia, mi pare che per democrazia diretta intenda il controllo diretto, non è esattamente questo la democrazia diretta). Poi, a proposito di chiacchiere, non mi pare che sulla gestione della sanità o di molto altro Grillo abbia le idee chiare, ad esempio nel suo programma pare ci sia acqua, sanità e istruzione pubblica, poi nel suo blog, che mi risulta essere la sede del m5s, c'è la volontà di tagliare la spesa dell'amministrazione pubblica addirittura per finanziare il reddito di cittadinanza (quindi deve trattarsi di un taglio epocale) per cui a occhio e croce l'acqua, l'istruzione e la sanità pubblica la farà con questa mazza privata, scusa il francesismo. Se le parole sono queste allora non mi aspetto grandi cose sui fatti (che sono più complicati). Infine dimmi come intendi uscire da 'sto casino, prediti l'ultima parola e fine. Io aspetto fiducioso che "il popolo" conquisti il palazzo d'inverno. Un saluto
dalle8alle5, benvenuta. Bastava aprire il link che ho messo su Umberto Eco per leggere direttamente la fonte di quella definizione ;-)
Antonio, scorro di fretta ma tornerò a leggermi e a rileggermi questo post che per quanto mi riguarda va assaporato fin nelle virgole.
RispondiEliminaSu Grillo concordo con te, con Aldo e con dalle8alle5. Altro che autodeterminazione dei popoli, altro che distruzione della casta, altro che bonifica dalla cattiva politica: qui mi sembra di assistere ad un futurismo bellicoso e cieco, un insieme di furore ideologico (composto da un magma di idee peraltro in contrasto l'una con l'altra) che rasenta il fideismo, ma estetizzante, letterario, fatto di proclami vuoti come contenitori di plastica usati e riciclati. Mi aspetto a breve che Grillo si metta a parlare per onomatopee come il Palazzeschi di "lasciatemi divertire".
Sugli intellettuali io sposo in eterno (mio personale ur-qualcosa) "Non chiederci la parola" di Montale, il mio mantra personale. So che la citava anche Andreotti, pazienza.
Di Gaber, molto pedestremente (accanto ad altri suoi testi sardonici, critici, sconfortati, cinici e disincantati, certo), io ricordo il suo "libertà è partecipazione", che mi sembra tutto il contrario dell'atteggiamento dei nuovi vincitori di queste elezioni. Non c'entra specificamente nella questione, ma mi sembra indicare una netta presa di posizione che illumina anche la pochezza delle nostre sciagurate vicende odierne.
Errata corrige: "Mi aspetto a breve che Grillo" è da intendersi, ovviamente "mi aspetto a breve che quello che scrive i testi a Grillo"...
RispondiEliminaQuelli che volevano e vogliono i miracoli dovrebbero darsi da fare e concorrere alla riuscita, invece di criticare. La critica al PD è ormai nauseante. Dovrebbero criticare tutti i politici, compreso Grillo che, come "quelli che", ama criticare con il piacere di distruggere. Che lui voglia/vogliate, oh grillini, il cambiamento è una balla a quanto pare, lui vuole/volete invece il potere per poter picchiare metaforicamente si spera, ma questo avrà dei riflessi fisici sulla vita del popolo che piangerà, piangerà molto e si morderà le mani per non aver capito e correrà dietro ai grilli, quelli veri, per potersi sfamare. I grilli veri e metaforici scompariranno (spero) dalla faccia dell'Italia. Sembra che ai grillini (che delusione!) non sia bastato il ventennio appena trascorso, con il capo indiscusso? Sembra ne rincorrino un altro ancora peggiore?
RispondiEliminaNon avranno il 100% con le prossime elezioni, perché ci sono tante persone che hanno capito da prima e che stanno capendo in questi giorni.
Una vera occasione per questo misero Paese sta andando sprecata. Molti punti d'incontro con chi vuole il vero cambiamento ci sarebbero, ma non si vuole fare il miracolo.
Purtroppo è la neolingua, il neopensiero, il neosemplificatore. Ma non dobbiamo farcene una ragione se abbiamo ancora un po' di intelligenza in corpo che faccia da anticorpo.
RispondiEliminaIo ho aderito all’appello degli “intellettuali” perché ritengo che la situazione sia molto grave e che bisognerebbe superare ogni diffidenza, ogni interesse di bottega e ogni preclusione per dare risposte al Paese; sia Bersani, sia Grillo (e non nomino il terzo individuo in gioco perché il senso di schifo che provo anche al solo pensarlo è troppo forte) si giocano tutto, credibilità e futuro politico ma, ancora più grave, il futuro dell’Italia è sospeso a ciò che verrà fatto e deciso in questo momento.
RispondiEliminaAbbiamo perso fin troppo tempo dal 1992 ad oggi dietro ciò che rimaneva del più grande partito di sinistra europeo, la Lega, Berlusconi e ciò che rimaneva del “centro” o dei cosiddetti “moderati”; ci siamo crogiolati troppo sull’idea che la giustizia e le carte bollate potessero risolvere un’anomalia politica che era sempre più difficile affrontare socialmente e politicamente.
L’immobilismo, la rissosità interna, la voglia di protagonismo, l’inconcludenza, decenni di opposizione senza alcuno spiraglio di governo ci hanno consegnato dei leader della sinistra incapaci di governare e che quando se ne offre loro la possibilità non sanno che pesci prendere, tanto è vero che D’Alema prende a modello il blairismo, una sorta di tatcherismo di sinistra che è stato catastrofico … come la carriera di Tony Blair, e Veltroni prende a modello John Kennedy, che impegnò gli USA nella catastrofica guerra in Vietnam e nel fallimentare tentativo di invadere Cuba con lo sbarco nella Baia dei Porci.
Ma trovo sbagliato e ingiusto prendersela solo con Grillo e con l’M5S se questo accordo non si realizza, certo che le dichiarazioni sia di Grillo, sia di Casaleggio sono dure e taglienti e sembrano negare ogni possibilità che ciò accada e forse spingono verso un accordo PD-PDL che sarebbe la fine per entrambi (perché i rispettivi elettori non capirebbero e perché non credo e non crede quasi nessuno che potrebbe fare davvero qualcosa di buono) pur di avere la forza fra qualche mese per poter governare da solo.
Ma può anche darsi che davvero finora non ci siano dei veri presupposti, può darsi che al di la delle dichiarazioni (mai fidarsi delle dichiarazioni in politica, bisogna valutare sempre i fatti) nemmeno il PD voglia davvero un accordo con Grillo e stia cercando un alibi perché l’inciucio con Berlusconi sembri l’unica soluzione possibile (in fondo con Berlusconi hanno in comune lo scopo di conservare poltrone e potere che mai come adesso sono a rischio per tutti).
Ho letto gli otto punti di Bersani e se la situazione non fosse drammatica ci avrei riso sopra, o queste persone sono davvero dei tragici incapaci che anche in una situazione di emergenza così grave non sono capaci di dare delle vere risposte al Paese che non siano dei cataplasmi inutili e generici e che non tengono alcun conto fra l’altro dei punti ineliminabili della controparte con cui si pretende di allearsi.
Un accordo serio avrebbe dovuto essere un invito ad una delegazione del M5S affinché si costruisse insieme un programma comune su cui basare la possibilità di un governo congiunto, non certo il “papello” bersaniano su cui viene richiesta una fiducia che l’altro non può rifiutare, pena l’accusa di populismo e di assenza di responsabilità.
(segue)
Per finire, non mi piace quest’opera di demonizzazione di Grillo e soprattutto dei grillini, questi ultimi è gente come me che ha votato per anni a sinistra finché il senso di schifo non ha prevalso, oppure persone deluse da Berlusconi e dai partiti di destra; entrambi abbiamo fatto con molta difficoltà questo passo (io sono passato dal PD all’IDV prima di arrivare a Grillo e se avessi avuto sentore di qualcosa di serio non avrei abbandonato il PD), non è stato certo indolore, ma forse l’abbiamo ritenuto necessario, non tanto e non solo perché le idee di Grillo ci hanno convinti (io non le condivido tutte), ma perché trovo improrogabile ormai azzerare i vecchi schieramenti partitici (non abolire i partiti), mandare a casa i “professionisti della politica” che si sono ritagliati fette di potere non sui loro risultati quando hanno governato o come opposizione, ma perché si sono radicati nel tessuto dello Stato indebolendone i principi democratici.
RispondiEliminaIn fondo, se mi guardo indietro e cerco cosa hanno fatto per me (per noi) queste persone, trovo all’inizio qualcosa di buono in economia nel primo governo Prodi e il divieto di fumare nei locali pubblici (che fu approvato dal governo Berlusconi su proposta dell’allora ministro Sirchia, che oltre quel provvedimento non mi è simpatico per niente), per il resto ricordo l’ultimo governo Prodi che nacque inquinato da Mastella come ministro della giustizia (la volpe a guardia del pollaio), con la proposta della due comari Bindi e Pollastrini dei Pacs, poi dei DICO … e poi non DICO più! Alla fine la Bindi quando l’ultima proposta naufragò nei dissensi disse che se ci andava bene era questo, altrimenti nulla. La Bindi non ha idea che democrazia significa creare proposte condivisibili, non offrire minestre indigeribili ai propri elettori (e anche della sua performance alla sanità è meglio tacere … è stata quella che ha reintrodotto l’elettroshock in psichiatria).
Mi pare che questa demonizzazione, la diffidenza verso chi magari era amico fino a qualche mese fa e si poteva supporre che la pensasse come noi, è l’indizio più evidente che il berlusconismo ha lasciato il segno e che la macchina del fango non era soltanto unilaterale, ma purtroppo diffusa.
Grillo, Casaleggio e i “grillini” o “cinquestellini” possono essere criticabili, come tutti, ma prima dobbiamo cercare di comprenderli, perché comprendendoli ci rendiamo conto che si innestano sul vuoto (sul baratro ormai) lasciato da quella che fino adesso si è definita politica, fatta da gente che da decenni è al potere e da un tizio che è entrato incontrastato in politica come un’anomalia sfruttando la debolezza e l’impreparazione cronica dell’avversario, il duo immenso potere economico e mediatico, l’ignoranza dell’italiano e riorganizzando e trasformando forze che pur proponendosi all’interno del circuito democratico delle libere elezioni, avevano idee poco o per nulla democratiche.
A meno che non vogliamo sdraiarci sul comodo materasso ideologico di chi si sente puro e duro e dall’alto di questa convinzione critica tutto ciò che è diverso come qualcosa di sbagliato e persino di pericoloso.
Ciao
Garbo mi elenchi i difetti della sinistra nazionale e internazionale, li conosco bene ma vogliamo fare un passo avanti o continuiamo a sbrodolarci di "quand'eravamo"? Tu almeno il pd lo hai votato qualche volta io non l’ho mai votato perché non lo consideravo neanche di sinistra, pensa un po’. Sono d’accordo con Nou, la critica al pd è ormai nauseante. A me non frega un accidente se a governare sarà Bersani, anzi preferirei che fosse uno di quegli invisi intellettuali! Converrai però che almeno la prima mossa sta al pd, perchè se è vero che il pd non ha vinto è anche vero che m5s non ha la maggioranza. Contano le elezioni in questo paese? A te è sembrato di vedere qualche apertura ultimamente nel m5s per l’eventuale soluzione di un governo di alto profilo? Non me ne frega un accidente di letture dietrologiche, mai fidarsi delle dichiarazioni ok, ma arrivare a ignorarle è troppo. Tu stai vedendo niente che non sia una chiusura totale del m5s? Vuole governare da solo! Se fosse il bitumato a dire una cosa simile come reagiresti? Tu vedi niente che non sia un rifiuto categorico ad appoggiare qualsiasi governo? No, perché potrebbe essermi sfuggito! Non ho voglia di parlare di etica della responsabilità e di etica dei principi ma forse una rilettura della politica come professione di Weber aiuterebbe. Voglio che questo paese sia governato da forze democratiche (e questo esclude il pdl) e francamente mi viene il voltastomaco quando sento Grillo che vuole far crollare i partiti, e nel frattempo anche il paese, perché poi alle prossime elezioni prenda il 51% o il 100%. L’unica cosa che leggo in giro nei siti frequentati dagli esagitati del m5s è “tutti a casa, tutti a casa” e non mi sembra lontano dal “pensiero” del leader. Ti sembra un atteggiamento responsabile o l’atteggiamento di un invasato preso dal delirio di onnipotenza sdraiato “sul comodo materasso ideologico di chi si sente puro e duro”? Garbo tu hai più strumenti di me per leggere queste manifestazioni, è possibile che non ti dicano niente? Io non ho alcuna intenzione di demonizzare nessuno ma nemmeno di innamorarmene. Mi vengono in mente i primi versi di Urlo di Ginsberg, "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia...", qui siamo di nuovo alla tifoseria, spiacente, io non tifo per nessuno, preferisco ragionare. Non penso con le mie viscere ma con la mia testa. Hai letto quegli otto punti del cazzo di Bersani e giustamente li trovi puerili, invece il programma del m5s lo hai trovato di una coerenza e di una completezza ineccepibile? Tutto quello che vedi scritto nel blog di Grillo (ops la sede del m5s) lo trovi inattaccabile? Basta, sto rivedendo all’opera gli stessi dispositivi retorici del ’94, “i giornali ce l’hanno con noi e bla bla bla”, le stesse manifestazioni di adesione isterica al culto del capo. Demonizzare no, ma antenne alzate sì per Dio, se le avessimo tenute alzate a suo tempo non staremmo a questo punto.
RispondiEliminaGrazie per l’invito a capire il m5s, è da tempo che cerco di farlo, da sinistra ma ti assicuro che cerco di farlo. Invece per quanto riguarda il suo capo lo ritengo indegno della mia considerazione da quando diede della “vecchia puttana” a Rita Levi Montalcini e la prese per il culo quando lo querelò perché lei aveva 94 anni e lui poteva dire “aspetto con ansia” l’esito del processo! Sforzati tu di capire lui e il suo compare, da parte mia ho abbastanza elementi per sperare il m5s se ne liberi.
Antonio, sono d'accordo con te su molte cose, vedo Grillo, vedo Casaleggio e mi chiedo: chi sono questi due coglioni? Casaleggio poi talvolta invece di usare categorie logiche o psico-logiche per comprenderlo, mi trovo a scivolare inavvertitamente su categorie psico-patologiche ... pensa un po' te. Poi però mi guardo anche intorno e quasi quasi, con tutti i dubbi e le lacerazioni del caso (che ti assicuro non sono stati indolore) mi paiono ancora qualcosa di necessario ... è necessario distruggere per ricostruire, i primi conquistadores spagnoli con Cortez bruciarono le loro navi per non essere tentati a ritornare indietro, perché sappiamo che finché hai una catapecchia che ti aspetta, per quanto fatiscente, sarai sempre tentato di rinuncare e abbandonare ogni impresa, per quanto necessaria e nobile possa essere. Parli di dietrologia, dici che non ti interessa farla, ma come pretendi di capire il presente e progettare il futuro se non hai mai fatto i conti col passato. E il passato per me è quello: due sinistre, una che si è spazzata via da sola per assoluta inconcludenza e inettitudine e per la tendenza al litigio interno e al cedere a voglie di protagonismo (e penso ai Bertinotti, ai verdi, a Ingroia, Diliberto, ecc.; e dall'altra la sinistra del PD e di Sel, che non so bene quali valori di sinistra ancora portino avanti e che mi sembrano più organizzati alla conservazione del potere che a governare davvero il Paese (in tandem con Berlusconi, avversario forte ma debole allo stsso tempo, perché con una destra seria come quelle europee non ci sarebbe stata storia alcuna, con Berlusconi vivacchiano, sopravvivono li da anni indisturbai e nessuno chiede loro conto di ciò che fanno o hanno fatto perché in fin dei conti poi alla fine prevale l'antiberlusconismo nel momento del voto, la scelta del "meno peggio"). Se ti fa piacere, sono imbarazzato anch'io riguardo a certe dichiarazioni sul blog di Grillo o di alcuni dei suoi portavoce, sono intervenuto sul blog della Lombardi di recente; considera che un po' lo sono, un po' li dipingono e un po' qualsiasi movimento di protesta che si presenti deve utilizzare un linguaggio semplificatore, immediato, tranchant, polemico, che crei una vasta eco di discussioni (non importa se positive o negative, purché se ne parli ... e lo sa bene Berlusconi questo, infatti ha ripreso parecchi voti sparandole sempre più grosse e sempre più incredibili). I primi socialisti e i primi comunisti che si affacciarono alla storia vennero considerati molto pericolosi, questo senso di pericolosità ha in parte giustificato il nazismo e il fascismo e la seconda guerra mondiale e perdura tuttora, quindi chi è stato ed è di sinistra dovrebbe sforzarsi più di altri di non cedere alla tentazione di valutare solo sugli aspetti coreografici e comunicativi, ma di scevrare quanto di buono possa esserci ... e dev'esserci per forza qualcosa di buono se due terzi degli elettori di Grillo sono ex-compagni delusi.
RispondiEliminaPer il resto, se vuoi leggere qualcosa di imbarazzante anche a sinistra, potrei consigliarti alcuni siti che ti farebbero rizzare i capelli in teta alle prime righe e dove Grillo farebbe la figura del moderato, di un Camillo Benso di Cavour.
(segue)
Io sposterei comunque il focus da Grillo, che ha dovuto strillare più di tutta la grancassa mediatica che l'ha attaccato e continua ad attaccarlo per farsi ascoltare, perché le innumerevoli proposte o proteste non-politiche (prima del M5S) passavano quasi inosservate anche quando raccoglievano firme da referendum, e cercherei di comprendere chi è quella galassia di persone differenti che ha votato per Grillo, cosa vogliono, che idee hanno, quale contributo possono dare. Io auspico un M5S senza Grillo e senza Casaleggio, in ogni caso trovo che la cosa migliore che possono fare i grillini è quella di fungere da ariete per ridiscutere il senso che stiamo dando alla politica in questo Paese, alla democrazia, alle istituzioni, alla libertà di stampa, perché mi pare che ci siamo un po' tutti addormentati (io per primo) sul fatto che il problema, l'anomalia, fosse solo Berlusconi e chi lo vota. Io credo che la sinistra (tutta), questa sinistra, non sia capace di governare, mentre ho un'ottima stima di chi vota a sinistra soprattutto se, come i conquistadores, si troverà con le navi bruciate e dovrà rifondare qualcosa a partire dalle proprie sole forze (che pure sono notevoli). Perchè credo che avesse ragione Moretti (allora e non oggi) quando disse che: "Con questi leader non vinceremo mai!".
RispondiEliminaCiao
antonio metti solo in risalto miei eventuali errori, ma non hai risposto alle mie domande, o se lo hai fatto non l'ho sentito, mi sono persa in miliardi di parole e parole..
RispondiEliminaquesta storia degli intellettuali è una cosa davvero ridicola, che quasi mette in imbarazzo gli italiani come me che hanno staccato la spina da questo life style, da questo modo di fare giornalismo e politica, da questo lamento perenne e da queste sconfitte che da qualcuno dipenderanno, o no??
mi vergogno di quanto sta succedendo anche da quella che si fa chiamare sinistra in italia, ed anche di tante parole per cui l'europa non sa se ridere o piangere (non è grillo che spaventa ma bersani, e non perché sia un rivoluzionario, il contrario!).
mi vergogno di dire che sono italiana come i finti e rifatti pdl a manifestare per liberare un ladro con la finta manifestazione di ieri fatta da quei deputati che abbiamo pagato e ancora paghiamo parecchio per fare casini, fatti loro e sputare continuamente contro la magistratura!
sto fuori da quel gregge che deve intervistare tutto e tutti, e che spesso inventa pur di riempire qualche pagina di giornale pagato sempre da noi: pochi giorni e sapremo molte cose.
ma pare che l'attesa sia sopportata da molti solo se si tratta di essere sodomizzati, come accaduto finora.
sono molto ignorante, me lo dico da sola e non vado come fanno tutti a cercarmi in rete con quali re ha preso accordi garibaldi, non me lo ricordo e me ne frego, il mio era solo un esempio come gli altri portati per farti capire che stiamo vivendo un cambiamento, del quale io non ho paura e non mi sento a disagio, a parte certe figuracce come gli intellettuali e i pdl fuori al tribunale (grotteschi entrambi!).
i primi della classe sono quelli che hanno rovinato tante cose: puzze sotto al naso anacronistiche e artefatte visioni del reale hanno stratificato di plastica e parole questa nazione.
è ridicolo fare gli intellettuali in quel modo, è ridicolo manifestare contro i magistrati (come se loro fossero entrati al parlamento a manifestare! bo? cosa volete sapere? se andranno d'accordo con pd? inutile ripetervi cosa li distingue e cosa non li farà mai avvicinare, ad esempio i rimborsi elettori e il finanziamento pubblico ai partiti, ecc. fino alla tav.
ciao, laura
Sarò breve, lasciamo perdere le mie considerazioni sul m5s. Non ho ancora capito se è una cosa seria o qualcosa "per metà geremiade e per metà pasquinata" ma diciamo che sono io a non aver capito niente. Adesso c'è un problema di dare un governo al paese, sia pure per fare un paio di leggi e riportarlo alle elezioni. Per fare questo cazzo di governo ci vuole il voto di fiducia. Come la mettiamo?
RispondiEliminaAntonio, cercherò di essere breve anch’io, anche se dovrò sforzarmi a farlo ... per me è una cosa contro natura :-). Cosa sia l’M5S non l’ha ancora capito nessuno e il miglior libro per spiegarlo o la ammissione più onesta è proprio questa: che non sappiamo cos’è e cosa potrebbe essere.
RispondiEliminaCredo che sia sbagliata l’impostazione sulla richiesta di fiducia all’M5S, dopo una campagna elettorale contro il PD e contro il PDL, sarebbe assurdo adesso concedere la fiducia ad un governo Bersani o ad un qualsiasi governo su proposta PD ... ne converrai. Una proposta del genere puoi farla e non capirne l’errore se hai una visione della politica come spartizione del potere (come quando un delegato è andato da Ingroia a proporgli due senatori sicuri se “desisteva” in alcune regioni a rischio, chiunque fosse sembrava Renzo Tramaglino con i due capponi che va dall’avvocato Azzeccagarbugli).
Diverso sarebbe individuare INSIEME al M5S alcuni punti di convergenza da fare al più presto, come emergenza per il Paese, in questo modo la fiducia non sarebbe verso un Presidente del Consiglio PD o su un programma PD, ma su un programma costruito INSIEME.
Se questo non è possibile, finiamo qui quest’agonia e torniamo alle urne ... allora è probabile con l’attuale legge elettorale che il M5S abbia i numeri per governare da solo (che non saranno il 100% e nemmeno il 51%, perché purtroppo ne bastano molti meno ... talvolta le cattive leggi ci si rivoltano contro, sia che tu le abbia volute, sia che tu non le abbia ostacolate con convincente convinzione, sia che tu non abbia fatto nulla per eliminarle quando avresti potuto).
Ciao
P.S. Mi sfugge quasi del tutto questa polemica contro gli intellettuali, qualcuno è in grado di illuminarmi in proposito?
Bene, speriamo facciano come dici, percorso che tra l'altro condivido, se non altro si vedrà quale sia la reale volontà di far parte di un esecutivo dei 5s. Non vorrei sembrarti pessimista ma ho la sensazione che potrebbero rifiutare. Visto che citi il Manzoni anche a me viene una citazione, adelante con juicio, non mi sembra di vederne molto ultimamente. Ciao
RispondiEliminaPS - gli appelli degli intellettuali infastidiscono il manovratore!