F.W. Nietzsche, La nascita della tragedia, § 7, 1872.
"Noi addestriamo dei giovani a scaricare napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere «cazzo» sui loro aerei perché è osceno."
Colonnello Walter E. Kurtz (Marlon Brando nel film Apocalypse now, 1979. F.F. Coppola)
"La satira ha quindi innanzitutto questa natura ambivalente: distrugge e nel contempo rinnova. L'attacco della satira al potere è secondario rispetto all'attacco più importante: quello contro la morte. La satira è il popolo che festeggia la sua vittoria contro la morte."
D. Luttazzi, Se Dio avesse voluto che credessimo in lui, sarebbe esistito. Micromega, 10/2006.

Accusano di volgarità quanti gridano come possono il dolore per le assurdità che ormai si fatica a scorgere per esserne completamente circondati, ma le accuse arrivano puntuali quando si manifesta un barlume di critica.
Chiediamoci senza ipocrisie, chi ha realmente offeso Vauro con la sua vignetta, i morti sotto le macerie o il despota di turno e i suoi sogni di gloria?
Se la vignetta di Vauro offendeva la memoria dei morti sotto le macerie del terremoto, allora come mai nessuno ha trovato da dire nulla sulla vignetta del 1° aprile scorso, quando nel Mediterraneo ci fu l'ennesima tragedia di disperati che tentavano di raggiungere le coste italiane?
Chi oggi accusa Vauro di volgarità è davvero così volgare che ha potuto pensare che di questa si potesse ridere?

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